Ultima modifica 28.01.2020

Gli ormoni steroidei sono messaggeri chimici prodotti a partire dal colesterolo ed in grado, come tutti gli altri ormoni, di influenzare l'attività di gruppi più o meno ampi di cellule bersaglio. Per via di questa origine comune, gli ormoni steroidei presentano la struttura tetraciclica (ciclopentanperidrofenantrene) caratteristica del colesterolo.

Classificazione

In relazione ai recettori con i quali si legano ed interagiscono, gli ormoni steroidei possono essere raggruppati in cinque categorie: glucocorticoidi, mineralcorticoidi, androgeni, estrogeni e progestinici.

Ormoni steroidei

Secrezione e modalità di azione

Gli ormoni steroidei, a differenza di quelli peptidici, sono sintetizzati solamente da pochi organi e non vengono immagazzinati in tessuti di riserva, bensì prodotti all'occorrenza e prontamente liberati nel plasma. In questa sede, in virtù della loro scarsa solubilità in acqua, devono necessariamente legarsi a proteine di trasporto:

specifiche, come le SHBG (proteine di trasporto degli ormoni sessuali) e le CBG (globuline leganti i corticosteroidi)

ed aspecifiche, come l'albumina.

Soltanto la quota libera, scorporata da tali proteine o legata ad esse in maniera blanda, rappresenta la frazione biodisponibile ed attiva dell'ormone.

Le proteine di trasporto mantengono una riserva circolante di ormoni, importante in caso di improvvisi cambiamenti della loro concentrazione. Hanno inoltre la capacità di prolungare la vita media degli stessi, proteggendoli dalla degradazione; dall'altro lato, però, ne limitano l'azione, bloccando il loro ingresso nelle cellule (solo la quota libera, quindi scorporata da tali carriers è biologicamente attiva). Dal momento che il catabolismo degli ormoni steroidei è affidato al fegato, i livelli circolanti dipendono:

dalla velocità di sintesi;

da eventuali apporti esogeni (terapie ormonali);

dalla concentrazione delle proteine di trasporto;

dalla funzionalità epatica.

Mano a mano che il fegato rimuove gli ormoni steroidei dal plasma, le proteine di trasporto obbediscono alla legge di azione di massa e rilasciano l'ormone in modo proporzionale, mantenendo costante il rapporto tra ormone libero ed ormone legato. Le quote di ormoni steroidei circolanti sono particolarmente esigue, nell'ordine del milionesimo/miliardesimo di grammo per millilitro di sangue.

Grazie alla loro lipofilia, gli ormoni steroidei sono in grado di attraversare la membrana plasmatica in entrambi i sensi (ecco perché non sono immagazzinabili), e legarsi a specifici recettori citoplasmatici e nucleari per espletare la propria azione genomica (attivano la trascrizione e la traduzione genetica, stimolando la sintesi di nuove e specifiche proteine); tuttavia, in epoche più recenti - per alcuni ormoni steroidei come il testosterone, gli estrogeni e l'aldosterone - sono stati individuati anche recettori specifici di membrana, in grado di legarsi ad essi ed innescare risposte cellulari molto più rapide rispetto alle precedenti.

Ormoni steroidei in breve

MINERALCORTICOIDI: ormoni steroidei che aumentano il riassorbimento di acqua e sodio, favorendo l'escrezione di potassio e idrogenioni. Sono quindi importanti in presenza di ipotensione (pressione bassa), poiché aumentano il volume sanguigno. La sintesi dei mineralcorticoidi avviene nella zona glomerulare (più esterna) della corteccia surrenale. Il più noto ed attivo mineralcorticoide è l'aldosterone.

Principale patologia da eccesso: sindrome di Conn. Principale patologia da difetto: insufficienza surrenalica primitiva .

GLUCOCORTICOIDI: ormoni steroidei che hanno lo scopo di innalzare la glicemia, incrementando la produzione di glucosio a partire da alcuni amminoacidi e diminuendo il suo utilizzo periferico. Questi ormoni stimolano anche il deposito di glicogeno nel fegato e riducono la risposta infiammatoria ed immunitaria. Sono particolarmente importanti nel processo di adattamento a stress fisici intensi. La sintesi dei glucocorticoidi avviene nelle zone fascicolata e reticolare della corteccia surrenale. Il più noto ed attivo è il cortisolo. Principale patologia da eccesso: sindrome di Cushing. Principale patologia da difetto: morbo di Addison.

ANDROGENI: ormoni steroidei che influenzano le caratteristiche e le capacità sessuali maschili; hanno azione anabolica soprattutto a livello della muscolatura e del tessuto osseo. Nella donna sono secreti in quantità molto inferiori rispetto all'uomo. Gli androgeni sono sintetizzati dalle cellule interstiziali del Leydig (testicolo) e in piccole quantità anche dalla corteccia surrenale (importante per l'organismo femminile). Il più noto ed attivo è il testosterone, che viene poi trasformato nel potente androgeno diidrotestosterone in alcuni tessuti - quali prostata, genitali esterni e cute - che contengono l'enzima 5α- riduttasi.

ESTROGENI: ormoni steroidei che influenzano le caratteristiche e le capacità sessuali femminili; hanno azione anabolica soprattutto a livello del tessuto adiposo, osseo e muscolare. Nell'uomo sono secreti in quantità molto inferiori rispetto alla donna. Sono sintetizzati a partire dagli androgeni per opera dell'enzima aromatasi, soprattutto nell'ovaio, nella placenta durante la gravidanza e in misura inferiore in vari tessuti (specie in quello adiposo, che fornisce un contributo importante nell'uomo e nella donna dopo la menopausa). Il più noto ed attivo è l'estradiolo.

PROGESTINICI: ormoni steroidei che influenzano le caratteristiche e le capacità sessuali femminili; sono importanti per il corretto svolgimento del ciclo mestruale e della gravidanza. Il più noto ed attivo è il progesterone, sintetizzato in molti tessuti, perché precursore delle altre classi di ormoni steroidei.