Ultima modifica 17.03.2020

Generalità

Il nervo frenico è il nervo misto bilaterale, che ha il compito di innervare il muscolo diaframma.
Il diaframma è il muscolo della respirazione per eccellenza.
Il nervo frenico origina a livello del collo, dai rami anteriori della radici spinali C3, C4 e C5. Quindi, dirigendosi verso il basso (per la precisione verso il diaframma), passa nelle vicinanze dell'arteria succlavia, della vena succlavia, dei polmoni e del cuore.
Il decorso del nervo frenico nella metà destra del corpo umano è leggermente diverso dal decorso del nervo frenico di sinistro.
Il nervo frenico può essere protagonista di una condizione medica nota come paralisi diaframmatica.


Nervo Frenico

Nervo frenico e sue diramazioni. Immagine dal sito teachmeanatomy.info

Breve ripasso di cos'è un nervo

Per capire appieno che cos'è un nervo, è necessario partire dal concetto di neurone.
neuroni rappresentano le unità funzionale del sistema nervoso. Il loro compito è generare, scambiare e trasmettere tutti quei segnali (nervosi) che consentono il movimento muscolare, le percezioni sensoriali, le risposte riflesse ecc.
In genere, un neurone consta di tre parti:

  • Il cosiddetto corpo, dove risiede il nucleo cellulare.
  • dendriti, che equivalgono a delle antenne di ricezione dei segnali nervosi provenienti da altri neuroni o da recettori situati in periferia.
  • Gli assoni, i quali sono dei prolungamenti cellulari aventi la funzione di diffondere il segnale nervoso. L'assone ricoperto da mielina (guaina mielinica) è detto anche fibra nervosa.

Un fascio di assoni costituisce un nervo.
I nervi possono trasportare le informazioni in tre modi:

  • Dal sistema nervoso centrale (SNC) alla periferia. I nervi con questa proprietà prendono il nome di efferenti. I nervi efferenti controllano il movimento dei muscoli, quindi sono a capo della sfera motoria.
  • Dalla periferia al SNC. I nervi con questa capacità prendono il nome di afferenti. I nerviafferenti segnalano al SNC ciò che hanno rilevato in periferia, pertanto ricoprono una funzione sensitiva (o sensoriale).
  • Dal SNC alla periferia e viceversa. I nervi con questa doppia capacità prendono il nome di misti. I nervi misti svolgono una doppia funzione: motoria e sensitiva.

Cos'è il nervo frenico?

Il nervo frenico è il nervo misto bilaterale, che, tra le varie funzioni, ha l'importante compito di innervare il muscolo diaframma.
I fasci di assoni che lo compongono derivano, in parte, dal plesso brachiale e, in parte, dal plesso cervicale. Il plesso brachiale e il plesso cervicale sono due importanti formazioni reticolari pari di nervi spinali, aventi la funzione di innervare, rispettivamente, gli arti superiori (dalla spalla alla mano) e il tratto collo-tronco.


Nel linguaggio anatomico, il termine “pari” indica che un dato elemento – sia questo un osso, un vaso sanguigno o una struttura nervosa – è presente sia sulla metà destra che su quella sinistra del corpo umano

DIAFRAMMA: POSIZIONE E FUNZIONE

Il diaframma è quel muscolo, di forma laminare, che risiede sul margine inferiore della gabbia toracica e separa la cavità toracica da quella addominale.
Oltre a mantenere separati gli organi del torace dagli organi dell'addome, questo particolare muscolo laminare svolge un ruolo fondamentale durante il processo di respirazione:

  • Nella fase di inspirazione, si contrae, spingendo gli organi addominali verso il basso e inducendo il sollevamento delle costole più vicine a lui. Ciò espande il volume della cavità toracica e permette ai polmoni di incamerare l'aria necessaria.
  • Nella fase di espirazione, si rilascia, permettendo agli organi addominali di risalire (N.B: questo avviene anche grazie al supporto dei muscoli addominali) e alle costole inferiori di ritornare in posizione normale.
    In questa fase, il volume toracico si riduce in maniera evidente.

Anatomia

Ciascun nervo frenico deriva, principalmente, dal ramo anteriore della quarta radice spinale cervicale (radice C4) e, in misura minore, dai rami anteriori della terza e della quinta radice spinale (radice C3 e radice C5).

DiaframmaFigura: posizione del diaframma.

I rami anteriori delle radici C3 e C4 appartengono al plesso cervicale, mentre il ramo anteriore della radice C5 fa parte del plesso brachiale.
Ritornando al nervo frenico, quest'ultimo inizia il suo decorso nel collo, esattamente sul bordo laterale del muscolo scaleno anteriore. Da qui, prosegue verso il basso (cioè verso il torace) e in obliquo, scavalcando anteriormente il muscolo scaleno anteriore e rimanendo al di sotto della cosiddetta membrana (o fascia) prevertebrale.
A questo punto, l'andamento del nervo frenico di sinistra e l'andamento del nervo frenico di destra varia l'uno rispetto all'altro. Infatti:

  • Il nervo frenico sinistro passa, anteriormente, al primo tratto dell'arteria succlavia e all'arteria brachiocefalica e, posteriormente, alla vena succlavia. Quindi, entra nel torace attraverso la cosiddetta apertura toracica superiore, scavalca l'arco aortico e il nervo vago e prosegue in direzione del diaframma, passando sopra l'apice del polmone sinistro e percorrendo superiormente la porzione di pericardio avvolgente il ventricolo sinistro.
    Il percorso del nervo frenico sinistro si conclude sulla metà sinistra del diaframma.
  • Il nervo frenico destro si porta anteriormente al secondo tratto dell'arteria succlavia e posteriormente alla vena succlavia. Quindi, entra nel torace, attraverso l'apertura toracica superiore, e prosegue in direzione del diaframma, passando sopra l'apice del polmone destro e percorrendo superiormente la porzione di pericardio avvolgente l'atrio destro.
    Il decorso del nervo frenico destro termina a livello della metà destra del diaframma.

BRANCHE DEL NERVO FRENICO

Al termine del suo percorso, sia il nervo frenico di sinistra sia il nervo frenico di destra dà origine a tre branche principali, denominate molto semplicemente: branca anteriore, branca laterale e branca posteriore.

VASCOLARIZZAZIONE

L'afflusso di sangue ricco di ossigeno al nervo frenico dipende dall'arteria pericardiofrenica. L'arteria pericardiofrenica è una diramazione dell'arteria toracica interna.

VARIAZIONI

In alcuni individui, l'origine o il decorso del nervo frenico possono subire delle variazioni, rispetto al quadro sopra riportato. Per esempio, è possibile che:

  • il nervo frenico di destra e/o il nervo frenico di sinistra decorrano anteriormente alla vena succlavia;
  • Il nervo frenico discenda in direzione del torace mantenendosi sul bordo laterale del muscolo scaleno anteriore;
  • Il nervo scaleno perfori il muscolo scaleno anteriore;
  • Il nervo frenico presenti un nervo accessorio, denominato nervo frenico accessorio. In genere, il nervo frenico accessorio discende posteriormente alla vena succlavia e si congiunge al nervo frenico circa a livello del torace;

Inoltre, è altrettanto possibile che:

  • Il nervo frenico riceva ulteriori branche nervose dai plessi brachiale o cefalico;
  • Il nervo frenico invii alcune branche a innervare il muscolo succlavio.

Funzione

Il nervo frenico comprende fasci di assoni con funzioni motorie e fasci di assoni con funzioni sensitive. Del resto, è un nervo misto.

FUNZIONI MOTORIE DEL NERVO FRENICO

Come già affermato, il nervo frenico è deputato al controllo motorio del diaframma, ossia il principale muscolo della respirazione.
Pertanto, dal corretto funzionamento del nervo frenico dipende un'adeguata ed efficiente respirazione.

FUNZIONI SENSITIVE DEL NERVO FRENICO

Attraverso i suoi assoni sensitivi, il nervo frenico innerva la pleura mediastinica, la parte centrale della pleura diaframmatica, la parte centrale del peritoneo diaframmatico e il pericardio. Si ricorda che i nervi con funzioni sensitive trasmettono informazioni dalla periferia – quindi dalle zone appena citate – al sistema nervoso centrale.

Clinica e patologie

Il nervo frenico può essere vittima di infiammazioni o danneggiamenti.
L'infiammazione del nervo frenico è responsabile di episodi di singhiozzo, mentre un danno a suo carico può portare alla comparsa di una condizione medica nota come paralisi diaframmatica.

SINGHIOZZO

Il singhiozzo è una contrazione inaspettata, involontaria e spasmodica del diaframma, che si esprime in un'ispirazione seguita dall'improvvisa e rumorosa chiusura della glottide.
Tra le cause che possono infiammare il nervo frenico e provocare, successivamente, singhiozzo, rientrano:

  • La presenza di un tumore o una cisti sul collo, che determinano un fenomeno di compressione a carico del nervo frenico;
  • Una condizione di gozzo tale per cui si verifica un fenomeno di compressione a carico del nervo frenico;
  • La presenza di reflusso gastroesofageo;
  • La presenza di un forte mal di gola (faringite) o di una forte laringite.

PARALISI DIAFRAMMATICA

Il danno al nervo frenico, che conduce alla paralisi diaframmatica, può essere la conseguenza di:

  • Un trauma meccanico, occorso per esempio durante una procedura chirurgica;
  • Una compressione, dovuta per esempio alla presenza di un tumore nella cavità toracica;
  • Una miopatia, risultante per esempio da una condizione di miastenia gravis;
  • Una neuropatia, derivante per esempio da una condizione di diabete (neuropatia diabetica).

La paralisi diaframmatica è responsabile di un movimento paradosso da parte del diaframma. In altre parole, il diaframma si eleva, durante l'inspirazione, e si abbassa, durante l'espirazione (cioè fa il contrario di quello che fa abitualmente).
Il trattamento della paralisi diaframmatica prevede una terapia causale (quindi un rimedio a ciò che reca danno al nervo frenico) e una terapia sintomatica.


Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza