La milza
Ultima modifica 29.05.2020
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos'è
  3. Anatomia
  4. Funzione
  5. Malattie della Milza
  6. Dolore alla Milza

Generalità

La milza è un organo impari di forma ovoidale, situato nella parte sinistra dell'addome, sotto il diaframma, in prossimità dello stomaco e del pancreas.

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Il suo compito è di produrre globuli bianchi, ripulire il sangue dai globuli rossi invecchiati e controllare la presenza di agenti patogeni e particelle estranee.
Pur essendo dotata di molteplici funzioni, molte delle quali svelate in epoca recente, la milza non è un organo indispensabile alla vita; nonostante ciò attualmente non si considera più valido il dogma per cui, in caso di asportazione, altri organi o apparati (fegatomidollo osseo in primis) possano sopperire completamente alle sue funzioni.

Cos'è

Milza: Cos’è

La milza è un organo impari dell'addome, simile a un grande linfonodo, che agisce principalmente da filtro del sangue.
La milza è un organo linfoide appartenente al sistema immunitario.

Anatomia

Struttura della Milza

Di forma ovale, la milza pesa tra i 160 e i 200 grammi (negli uomini pesa di più) e misura in media:

  • 12 centimetri in lunghezza;
  • 8 centimetri in larghezza;
  • 3 centimetri in spessore.

Per via della struttura, la milza è paragonabile a un grande linfonodo.

Secondo la più classica delle descrizioni anatomiche, la milza presenta 4 bordi – il bordo anteriore, il bordo superiore, il bordo posteromediale  e il bordo inferiore – e 2 superfici esterne – la superficie diaframmatica, che si trova a contatto con il diaframma, e la superficie viscerale, che è in rapporto con gli altri visceri addominali.

La milza è avvolta da una sorta di capsula, che serve a proteggerla quando aumenta di dimensioni.

Lo sapevi che…

Il peso ed il volume della milza diminuiscono con la vecchiaia, mentre aumentano durante particolari patologie cardiovascolari o infettive (come la mononucleosi).

Dove Si Trova la Milza

La milza risiede:

  • Nella parte superiore sinistra dell'addome;
  • Inferiormente e posteriormente al diaframma;
  • Dietro la IX, la X e l'XI costola sinistra;
  • In corrispondenza del tratto vertebrale compreso tra la IX vertebra toracica(punto più alto) e la vertebra lombare (punto più basso).

Facendo riferimento alla suddivisione in regioni dell'addome umano, la milza si trova nell'ipocondrio sinistro.

Ragionando invece sulla suddivisione in quadranti dell'addome umano, la milza si trova nel quadrante superiore sinistro.

Per approfondire: Dove si trova la Milza: tutti i dettagli

Confini della Milza

La milza confina con svariati organi, tra cui:

  • Lo stomaco. È collocato davanti alla milza;
  • Il polmone sinistro. Si trova davanti e superiormente alla milza;
  • Il tratto di colon noto come flessura splenica. Rispetto alla milza, giace in posizione inferiore;
  • Il rene sinistro. Si trova in posizione mediale rispetto alla milza;
  • La coda del pancreas. Rispetto alla milza, è in posizione antero-mediale.

Irrorazione Sanguigna della Milza

La milza è un organo altamente vascolarizzato.

L'apporto di sangue ossigenato alla milza spetta all'arteria splenica, una branca del tronco celiaco.
Nel rifornire di sangue la milza, l'arteria splenica si suddivide in ben 5 ramificazioni minori, che raggiungono tutte le parti dell'organo.

A occuparsi invece del drenaggio venoso della milza è il la vena splenica, la quale, assieme alla vena mesenterica, sfocia nel sistema portale epatico (vena porta).

Innervazione della Milza

L'innervazione della milza spetta al plesso celiaco, il quale è collegato al nervo vago.

Secondo alcuni studi, pare che il controllo delle funzioni della milza coinvolga l'asse ipotalamo-ipofisi-surrene e il tronco encefalico.

Funzione

A Cosa Serve la Milza: la Funzione

La milza ricopre numerose funzioni; ecco quali sono:

  • Maturazione dei globuli rossi: nella milza si completa la maturazione e il modellamento dei reticolociti (globuli rossi di recente formazione).
  • Funzione ematopoieitica (sintesi delle cellule ematiche, tipica della vita fetale, può riattivarsi anche nell'adulto in caso di emergenza, per esempio dopo abbondanti emorragie).
  • I macrofagipresenti nella milza rimuovono dal circolo sanguigno i globuli rossi invecchiati o malfunzionanti; questa funzione, sia quantitativa che qualitativa, è chiamata emocateresi ed è estesa anche ai linfociti e alle piastrine.
  • Funzione linfopoieitca (rivolta alla produzione di globuli bianchi), ed anticorpopoietica (sintesi di anticorpi IgM e IgG2). La milza ha quindi un ruolo immunitario di primordine e contribuisce ad accrescere le difese dell'organismo.
  • Sintesi di opsonine (macromolecole che facilitano l'attività macrofagica"etichettando" e segnalando come dannose determinate sostanze estranee, altrimenti difficilmente riconoscibili dal sistema immunitario).
  • Funge da "serbatoio" di sangue, al quale l'organismo può attingere in caso di necessità. Questa funzione diventa importante solo in condizioni patologiche (splenomegalia). Nella milza vengono depositati anche il ferro, le piastrine ed alcune popolazioni linfocitarie.

La milza si può considerare come un grosso filtro che, al contrario di quello renale (abile nel setacciare ioni e molecole di piccole dimensioni), provvede ad eliminare le cellule e le macromolecole dannose o presenti in eccesso.

Malattie della Milza

Conseguenze della Splenectomia

Considerate le funzioni della milza, i pazienti che hanno ne subìto un intervento di asportazione (splenectomia) presentano livelli più alti di reticolociti, piastrine e globuli rossi incompleti o patologici; per il venir meno delle funzioni immunologiche, sono inoltre più sensibili alle infezioni, soprattutto a quelle prodotte da microrganismi capsulati.

La recente rivalutazione dell'importante ruolo svolto dalla milza nella difesa dell'organismo, soprattutto in età pediatrica, ha modificato l'approccio terapeutico, che oggi si orienta soprattutto verso un trattamento di tipo conservativo.

Per approfondire: Asportazione della Milza: tutte le conseguenze

Asplenia e Milze Sovrannumerarie

L'assenza congenita della milza è un'anomalia molto rara, mentre circa una persona su dieci ha una o più milze accessorie.

Ipersplenismo e Splenomegalia

Quando quest'organo "funziona troppo" e alcune delle sue attività risultano esacerbate, si parla di ipersplenismo.

La sindrome ipersplenica si manifesta con anemialeucopenia (pochi globuli bianchi), piastrinopenia (poche piastrine) e quasi sempre con splenomegalia (ingrossamento dell'organo).

In presenza di un incremento ematico la milza aumenta di dimensioni (splenomegalia = milza ingrossata) e può arrivare a trattenere due litri di sangue. Tale condizione può essere legata a modificazioni del flusso sanguigno interno (ipotonia del distretto arterioso intrasplenico) o ad ostacoli che ne impediscano l'uscita (come si verifica in caso di ipertensione portale conseguente a cirrosi epatica).

La milza appare ingrossata anche in caso di malattie emolitiche, quando accumula eccessive quantità di glucosio o di lipidi (tesaurismosi) o a causa di processi neoplastici, comunque rari. Infine, la splenomegalia è tipica anche di alcune malattie infettive e parassitarie (toxoplasmosi, mononucleosi, epatiteendocarditetifosifilide e malaria).

Per approfondire: Splenomegalia o Milza Ingrossata

Rottura della Milza

La complicanza più grave è la rottura della milza, che può avvenire in seguito ad un evento traumatico ma, vista la maggiore suscettibilità data dalla distensione d'organo, può insorgere anche spontaneamente o con il concorso di traumi minimi (colpo di tossestarnutovomito o sforzo durante la defecazione); si manifesta con dolore intenso e shock ipovolemico. Se non viene trattata in tempo la rottura della milza può essere fatale.

Per approfondire: Rottura della Milza

Dolore alla Milza

Perché fa male alla Milza quando si corre e ci si allena?

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Oltre che nelle suddette condizioni patologiche, ol dolore alla milza può insorgere anche in seguito ad uno sforzo fisico prolungato.
L'ipotesi più plausibile a riguardo è che il dolore sia legato ad un'ischemia splenica transitoria, legata al temporaneo dirottamento di sangue dalla milza ai muscoli in attività. C'è quindi un filo di verità nelle affermazioni di chi sostiene che il dolore alla milza sia dovuto alla sua capacità di contrarsi per far entrare in circolo un numero extra di globuli rossi; tuttavia, bisogna precisare che tale funzione, molto importante per alcuni animali, nell'uomo è limitata dalla ridotta capacità e contrattilità della milza.

Qualunque sia l'origine "benigna" del dolore alla milza percepito durante lo sforzo, l'allenamento costante produce degli adattamenti circolatori e metabolici che, nella stragrande maggioranza dei casi, portano alla completa scomparsa del disturbo.