Ultima modifica 27.06.2019

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EpidermideDal punto di vista istologico, l'epidermide è un epitelio squamoso stratificato, composto da diversi tipi di cellule: di Langerhans (implicate nella risposta immunitaria), di Merkerl (coinvolte nella sensibilità cutanea), melanociti (responsabili del colorito bruno  dell'epidermide) e, soprattutto, da cheratinociti, cellule specializzate nella sintesi di cheratina. L'epidermide ha uno spessore compreso tra i 50 μm e 1,5 μm.

Partendodalla porzione profonda verso la superficie si possono riconoscere 5 strati distinti: basale o germinativo, spinoso, granulare o granuloso, lucido e corneo.

 

STRATO BASALE O GERMINATIVO

 

E' lo strato più profondo dell'epidermide ed è sostenuto da una membrana basale che lo separa dal derma sottostante. E' costituito da un singolo strato di cellule cubiche o cilindriche, ancorate alla membrana basale mediante giunzioni dette emidesmosomi. Le cellule che formano questo strato sono parzialmente indifferenziate; paragonabili di fatto a cellule staminali, sono quindi oggetto di una intensa attività mitotica.

Proprio per il fatto di essere indifferenziate, queste cellule sono in grado di moltiplicarsi, dividendosi per mitosi e rimpiazzando le cellule superficiali della pelle, perse o desquamate durante la giornata.

Le cellule proliferative dello strato basale sono inoltre affiancate da melanociti e cellule di Merkel.

 

STRATO SPINOSO

 

E' uno strato spesso, formato da più file di cellule poliedriche, date dalla divisione del sottostante strato germinativo. Tali cellule (chiamate cheratinociti) risalgono gradualmente verso la superficie; durante tale migrazione il citoplasma delle cellule epiteliali più superficiali si riempie progressivamente dei precursori della cheratina (componente basilare di peli ed unghie).

A livello delle giunzioni tra le varie cellule, i filamenti di cheratina assomigliano vagamente a delle spine, da cui il nome "strato spinoso". Tali punti di contatto vengono chiamati desmosomi.

Lo strato spinoso contiene anche cellule di Langerhans, che derivano da un precursore nel midollo osseo e sono implicate nella risposta immunitaria.

 

STRATO GRANULARE

 

I cheratinociti, più appiattiti rispetto allo strato spinoso sottostante, contengono nel loro citoplasma numerosi granuli di cheratoialina, da cui il nome "strato granuloso".

I nuclei mostrano segni di degenerazione, le cellule sono meno vitali ma continuano a produrre la cheratina, che si accumula nella cellula stessa rendendola meno permeabile. Queste cellule contengono anche degli organuli, chiamati granuli di Odland o corpi lamellari, particolarmente ricchi di fosfolipidi.

 

STRATO LUCIDO

 

Si trova solo nella cute spessa (palmo della mano e pianta dei piedi). E' formato da cheratinociti  ripieni di cheratina e strettamente adesi tra di loro, ormai privi di nucleo ed organuli.

 

STRATO CORNEO

 

E' lo strato più superficiale dell'epidermide. Chiamato volgarmente cute, è costituito da molti strati di cellule estremamente appiattite e embricate tra loro (disposte, cioè, come le tegole di un tetto), generalmente morte e disposte su più strati. In linea generale si possono considerare due porzioni: una più profonda e compatta in cui le cellule (corneociti) sono unite tra loro, ed uno superficiale in cui le cellule (dette squame cornee) sono disgiunte e tendono a staccarsi per desquamazione.

 

La pelle è un organo estremamente dinamico, poiché, come abbiamo visto, le cellule dell'epidermide si rinnovano continuamente. Quando una cellula dello strato basale si divide per mitosi dà origine a due cellule figlie, che possono mantenere la capacità proliferativa, oppure staccarsi dalla lamina basale, risalire verso la superficie e differenziarsi mano a mano in cheratinociti. Affinché una cellula possa differenziarsi, è essenziale che si verifichi tale distaccamento dalla lamina basale.

Se si esportano gli strati più esterni dell'epidermide (ferita, peeling), la velocità di proliferazione delle cellule basali aumenta sensibilmente.

La velocità mitotica di queste cellule è quindi regolata da fattori ben precisi; se tale controllo viene meno insorge una patologia piuttosto comune chiamata psoriasi, in cui lo strato basale delle aree cutanee interessate è oggetto di un'intensa attività proliferativa, l'epidermide si ispessisce ed aumenta anche la velocità di desquamazione dei corneociti.

In una pelle sana, affinché una cellula basale risalga in superficie, assumendo di volta in volta le caratteristiche delle cellule che caratterizzano lo strato attraversato, sono invece necessari 14 giorni; arrivate nello strato corneo tali cellule vi permangono per altre due settimane, prima di desquamare o essere lavate via.

In una pelle sana l'intero ciclo dura quindi 4 settimane.

 

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