Endometrio: cos'è? Istologia, variazioni nel ciclo mestruale, patologie

Endometrio: cos'è? Istologia, variazioni nel ciclo mestruale, patologie
Ultima modifica 30.08.2024
INDICE
  1. Che cosa è l'endometrio?
  2. Endometrio istologia
  3. Variazioni dell'endometrio nel ciclo mestruale
  4. Disturbi e patologie dell'endometrio

Che cosa è l'endometrio?

L'endometrio è lo strato di tessuto che riveste internamente l'utero.

Per essere più precisi, la parete dell'utero è costituita da tre strati di tessuto, che dall'interno verso l'esterno prendono il nome di:

  • Endometrio: tonaca mucosa che riveste internamente la cavità uterina;
  • Miometrio: tonaca muscolare, costituita da uno strato di muscolatura liscia che contribuisce per il 90% circa allo spessore complessivo dell'organo;
  • Perimetrio: tonaca sierosa, foglietto peritoneale che lo riveste esternamente solo nel corpo e nel fondo (manca nei lati e nella porzione sopravaginale della cervice).

Breve ripasso sull'anatomia uterina

Nell'utero, dal punto di vista macroscopico, si identifichino quattro diverse regioni:

  • Corpo dell'utero: porzione superiore, più espansa e voluminosa.
  • Collo dell'utero o cervice uterina: porzione inferiore, più piccola e ristretta, lunga circa 3-4 cm. Rivolta verso il basso, guarda verso la vagina nella quale sporge attraverso l'ectocervice.
  • Istmo dell'utero: strozzatura che divide corpo e collo dell'utero.
  • Fondo o base dell'utero: porzione della cavità uterina situata al di sopra della linea immaginaria che congiunge le due tube di Falloppio, rivolta verso l'avanti.
Per approfondire: Utero anatomia: dove si trova? Cos'è e funzioni

Endometrio istologia

L'endometrio rappresenta lo strato più interno dell'utero, rivolto verso il lume o cavità uterina, che poggia direttamente sulla muscolatura sottostante (miometrio).

L'endometrio è formato da due strati che differiscono tra loro per struttura e funzione: uno strato basale più profondo e uno strato superficiale rappresentato dall'epitelio superficiale, dalle ghiandole endometriali e dallo stroma.

L'epitelio di rivestimento è un epitelio cilindrico (batiprismatico o colonnare) semplice (o monostratificato) ciliato. È composto da un singolo strato di cellule ciliate, intervallate da cellule caliciformi secernenti muco. Le cellule ciliate determinano un flusso diretto verso la cervice.

La lamina propria, o stroma, è formata da tessuto connettivo lasso povero di fibre e ricco di vasi e ghiandole - per la maggior parte tubulari e semplici - che producono un secreto ricco di glicoproteine e glicogeno. È uno strato funzionale altamente vascolarizzato, che varia di spessore durante le varie fasi del ciclo mestruale e può fornire il letto di impianto per la cellula uovo fecondata (blastocisti).

La parte più profonda costituisce il cosiddetto strato basale, molto sottile ed insensibile agli ormoni, che aderisce al miometrio sottostante.

Il canale cervicale - anche noto come "collo dell'utero" - ha una mucosa diversa dall'endometrio per funzione e struttura.

In quest'area, infatti, l'endometrio non è liscio come le zone sovrastanti, ma si solleva in pieghe che vanno a comporre l'arbor vitae.

Nella parte più bassa della cervice (ectocervice) l'epitelio di rivestimento - passando per una cosiddetta zona di trasformazione (ZT) - da cilindrico semplice ciliato diviene pavimentoso pluristratificato (squamoso) e privo di ghiandole, simile a quello vaginale

I vasi arteriosi che irrorano la parete uterina sono di due tipi:

  • Arterie rette che attraversano il miometrio, raggiungono la tonaca propria e si capillarizzano nelle profondità dell'endometrio;
  • Arterie spiraliformi che una volta attraversato il miometrio entrano nell'endometrio assumendo andamento tortuoso, fino a che non giungono sotto l'epitelio di rivestimento dove danno luogo alla capillarizzazione.

In base alla distribuzione di questi vasi l'endometrio di una donna in età fertile si distingue in:

  • Zona basale: è molto sottile, vicina al miometrio, contiene il fondo delle ghiandole uterine, la capillarizzazione delle arterie rette ed il tronco delle arterie spiraliformi.
  • Zona funzionale: è sovrastante alla zona basale, contiene il corpo delle ghiandole uterine, il corpo delle arterie spiraliformi con la loro porzione più tortuosa e, più in superficie, anche l'epitelio di rivestimento. La zona funzionale contiene quindi l'epitelio di rivestimento ciliato e gli strati più superficiali della lamina propria.

Queste due zone rispondono in maniera diversa agli ormoni sessuali femminili. La zona basale non subisce modificazioni cicliche, mentre la zona funzionale è soggetta a periodiche modificazioni in base ai livelli di estrogeni e progesterone. La zona basale rappresenta quindi lo strato da cui, dopo la mestruazione, si ripristina la zona funzionale precedentemente perduta.

Struttura dell'endometrio. Zona basale e zona funzionale dell'endometrio Shutterstock
In questa immagine è possibile distinguere  lo strato basale, a contatto con il miometrio, e lo strato funzionale dell'endometrio, con le ghiandole endometriali e le arterie spiraliformi.
Potrebbe interessarti anche: Cervice o collo dell'utero: cos'è, anatomia e funzioni

Variazioni dell'endometrio nel ciclo mestruale

Nella donna in età fertile l'endometrio ha uno spessore di 1-7 mm, a seconda della fase del ciclo mestruale. L'endometrio, infatti, si può considerare come il tessuto più dinamico dell'utero.

Dalla pubertà (11-13 anni) sino alla menopausa (45-50 anni), l'endometrio del corpo e del fondo uterino va incontro a modificazioni cicliche ed imponenti, che si verificano ogni 28 giorni (circa) sotto l'influenza degli ormoni ovarici.

Tali modificazioni possono essere schematizzate nelle seguenti fasi:

  • Fase rigenerativa e proliferativa (giorni 5-14): l'endometrio uterino si arricchisce gradualmente di nuove cellule e vasi sanguigni, le ghiandole tubulari si allungano e nel complesso l'endometrio aumenta il proprio spessore.
  • Fase ghiandolare o secretiva (giorni 14-28): in questa fase l'endometrio raggiunge il suo massimo spessore, le cellule si ingrandiscono riempiendosi di grasso e glicogeno, il tessuto diviene edematoso. Arrivati a questo punto, l'utero sarà sia strutturalmente che funzionalmente pronto ad accogliere la cellula uovo fecondata (qualora la fecondazione avvenga) e a sostenerla nelle sue fasi di crescita e sviluppo. Durate questa fase, nell'endometrio del corpo e del fondo dell'utero di possono distinguere tre strati:
    • Compatto: è lo strato superficiale presente nella zona funzionale che contiene il collo delle ghiandole endometriali;
    • Spongioso o spugnoso: anch'esso localizzato a livello della zona funzionale, è organizzato in maniera più lassa e contiene la porzione basale delle ghiandole endometriali;
    • Basale: è lo strato molto sottile della zona basale che poggia sul sottostante miometrio uterino; contiene il fondo delle ghiandole uterine ed è privo di recettori per estrogeni e progesterone, pertanto non è sensibile all'azione degli steroidi ovarici.
  • Fase desquamativa o mestruale (giorni 1-4): nel caso in cui la cellula uovo non venga fecondata, lo strato più superficiale dell'endometrio va incontro ad apoptosi, sfaldandosi e dando origine alle mestruazioni. Il flusso mestruale, infatti, è dato proprio dalla fuoriuscita di piccole quantità di sangue e residui tissutali ormai morti.
Fasi mestruali e variazione endometrio Shutterstock
In questa immagine è possibile vedere come l'utero - e, in particolare, l'endometrio - si modifica in funzione delle diverse fasi che caratterizzano il ciclo mestruale.

Mentre l'endometrio del fondo e del corpo uterino subisce continue modificazioni funzionali tra l'inizio di una mestruazione e la fine della successiva, la mucosa del collo dell'utero non va incontro alle stesse modificazioni cicliche.

Ciò che varia a livello cervicale uterino, infatti, è soprattutto il secreto mucoso delle ghiandole cervicali. Generalmente, infatti, il muco cervicale è molto denso, al fine di ostacolare la risalita degli spermatozoi nel collo dell'utero. Tuttavia, nei giorni a cavallo dell'ovulazione, il muco subisce una fluidificazione, diviene filante, acquoso, acellulare, alcalino e facilmente penetrabile dagli spermatozoi, allo scopo di favorire il loro passaggio e favorire la fecondazione della cellula uovo.

Per approfondire: Muco cervicale: Cos'è? A cosa serve? Gravidanza e contraccezione

Disturbi e patologie dell'endometrio

Fra i disturbi e le patologie che possono interessare l'endometrio ricordiamo:

  • Ispessimento dell'endometrio: si tratta di un marcato incremento dello spessore dell'endometrio che può originare da cause aventi differente natura, quali alterazioni ormonali, diabete, obesità, ecc.
  • Polipi endometriali: si tratta di neoformazioni che crescono sulla superficie endometriale. Generalmente, tali neoformazioni sono di natura benigna; tuttavia, in alcuni casi potrebbero evolvere verso forme maligne o ancora potrebbero svilupparsi polipi con caratteristiche precancerose.
  • Endometrite: si tratta dell'infiammazione dell'endometrio che, nella maggior parte dei casi, si scatena per cause di natura infettiva.
  • Sindrome di Asherman: si caratterizza per lo sviluppo di tessuto cicatriziale e aderenze all'interno della cavità uterina e/o della cervice. Nella maggior parte dei casi, tale sindrome è il risultato di un trauma a carico dell'endometrio.
  • Endometriosi: è una patologia che si caratterizza per la crescita di tessuto endometriale in zone dell'utero in cui non dovrebbe essere presente o in organi diversi dall'utero.
  • Tumore dell'endometrio: è una neoplasia maligna che interessa il tessuto endometriale. Si tratta del tumore più frequente dell'apparato genitale femminile.
Per approfondire: Tumore dell'Endometrio: quali sono le cause e chi colpisce? Tumore dell'endometrio: quali sono i sintomi e come si scopre?