Ultima modifica 04.11.2017

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Un antigene è una molecola riconosciuta come estranea o potenzialmente pericolosa dal sistema immunitario di un organismo, che la combatte attraverso la produzione di anticorpi. La maggior parte degli antigeni è in grado di produrre una risposta immunitaria specifica, finalizzata alla loro rimozione e coordinata dai linfociti T e B (le stesse cellule deputate al loro riconoscimento).

L'antigenicità è la capacità dell'antigene di combinarsi specificamente con anticorpi e recettori ad esso specifici (i recettori per l'antigene presenti sulle cellule T e B); l'immunogenicità, o potere "immunogeno", riflette invece la capacità dell'antigene di indurre una risposta immunitaria (mediata da cellule T e B). Pertanto ogni molecola immunogenica è anche antigenica, ma non tutti gli antigeni sono immunogeni.

Gli antigeni possono essere classificanti in endogeni o esogeni, a seconda che abbiano origine autoctone o estranee all'organismo. Questi ultimi penetrano nel corpo sotto forma di batteri, virus, sostanze chimiche, pollini ecc. e sono fagocitati (mangiati e digeriti) da apposite cellule (macrofagi, monociti e granulociti neutrofili). Alcuni residui del processo digestivo vengono presentati sulla membrana cellulare del fagocita (MHC di classe II) e riconosciuti dai linfociti T helper, i quali secernono citochine stimolando la proliferazione di linfociti B attivati, macrofagi ed altre particelle. Gli antigeni endogeni, confinati all'interno delle cellule, vengono anch'essi processati ed esposti sulla superficie cellulare (MHC di classe I); qui vengono riconosciuti dai linfociti T citotossici, che liberano sostanze capaci di uccidere la cellula infetta per lisi o apoptosi (suicidio).

Normalmente il sistema immunitario non permette che vengano sintetizzati anticorpi contro molecole proprie (self); questo controllo è poco efficace nelle malattie autoimmuni, dove si instaurano reazioni immunitarie dirette contro cellule dell'organismo, riconosciute ed identificate come se fossero agenti esterni pericolosi.

Di solito gli antigeni sono di natura proteica o polisaccaridica, ma anche elementi più semplici (metalli, frammenti di DNA ecc.) possono divenire antigenici ed immunogenici combinandosi con le proteine proprie dell'organismo e modificandole.