Ultima modifica 19.11.2019

Generalità

In anatomia, l'anastomosi viene definita come un collegamento fra due organi, vasi sanguigni, nervi, fibre connettivali o fibre miocardiche.
Anastomosi CapillareUn'anastomosi può essere naturalmente presente in un determinato organo; esempi specifici sono il cuore del feto, in cui gli atri destro e sinistro sono in comunicazione l'uno con l'altro, oppure le anastomosi artero-venose, veno-venose e artero-arteriose.

In altre circostanze, un'anastomosi può essere anomala o di tipo patologico (come avviene, ad esempio, nel caso del forame ovale pervio o nelle fistole artero-venose).
Un'altra distinzione che può essere fatta quando si parla di anastomosi è quella in anastomosi naturale (fisiologica o patologica che sia) e anastomosi chirurgica o artificiale.
Di seguito, queste diverse tipologie di anastomosi saranno brevemente descritte.

Anastomosi fisiologiche

Le anastomosi fisiologiche sono naturalmente presenti all'interno del nostro organismo e non provocano danni; anzi, sono indispensabili per permettere la comunicazione di distretti od organi che altrimenti sarebbero isolati l'uno dall'altro.
Fra queste, le più conosciute sono, molto probabilmente, le anastomosi presenti nel sistema circolatorio. Infatti, sono assai numerose le anastomosi naturalmente presenti sia nei vasi arteriosi che in quelli venosi.
Il compito delle anastomosi dei vasi sanguigni è quello di assicurare la circolazione ematica anche in caso di stenosi od occlusione dei grossi vasi da cui le stesse anastomosi derivano. Pertanto, questi collegamenti possono essere considerati una sorta di by-pass naturale.
Non a caso, le anastomosi arteriose sono particolarmente numerose negli organi addominali, a livello coronarico e nelle zone articolari.

Anastomosi patologiche

Le anastomosi patologiche - come si può facilmente dedurre dal loro stesso nome - sono unioni e collegamenti patologici che si formano fra organi, vasi sanguigni, oppure fra cavità interne e la cute; di norma, queste anastomosi non dovrebbero essere presenti e la loro formazione determina un danno per l'organismo.
Per indicare diversi tipi di anastomosi patologiche, si utilizza preferenzialmente il termine "fistole". Queste ultime, infatti, sono definite come canalicoli anomali che mettono in comunicazione diversi distretti anatomici adiacenti che, in condizioni fisiologiche, dovrebbero essere separati l'uno dall'altro.
Fra i diversi tipi di anastomosi patologiche maggiormente conosciuti, ricordiamo:

  • Fistole ano-rettali;
  • Fistole retto-vaginali;
  • Fistole uretro-vaginali;
  • Fistole vescico-vaginali;
  • Fistole vescico-cervicali;
  • Fistole broncoesofagee;
  • Fistole dell'apparato digerente;
  • Fistole dentali.

Naturalmente, il tipo e la severità dei sintomi che si possono manifestare in seguito alla formazione di queste fistole dipendono dal tipo di anastomosi patologica che si è venuta a creare, così come la strategia terapeutica che si decide d'intraprendere dipenderà dalla causa scatenante l'anastomosi, dalla sua gravità e dai distretti anatomici colpiti.
Ad ogni modo, per informazioni più dettagliate in merito si consiglia la lettura dell'articolo dedicato già presente su questo sito "Fistola: sintomi, complicanze e terapia".

Anastomosi Chirurgica

L'anastomosi chirurgica è un particolare tipo di anastomosi che viene prodotto artificialmente dal medico durante l'esecuzione di un apposito intervento chirurgico; per tale ragione, viene anche definita anastomosi artificiale.
Generalmente, le anastomosi chirurgiche vengono effettuate per mettere in comunicazione organi cavi, come vasi sanguigni, intestino, bronchi, uretere, ecc.
L'anastomosi chirurgica, generalmente, viene utilizzata per unire due organi cavi o parti di uno stesso, allo scopo di riprendere la normale funzionalità - precedentemente interrotta - di quello stesso organo.
Le anastomosi chirurgiche possono essere effettuate dal medico in diversi modi e con differenti tecniche, a seconda dei distretti anatomici che s'intende mettere in comunicazione e a seconda dello scopo che ci si prefigge di raggiungere.
A questo proposito, possiamo distinguere:

  • Anastomosi termino-terminale, nella quale le porzioni terminali dei due organi o distretti che si vogliono unire vengono suturate direttamente l'una all'altra, in maniera continua.
  • Anastomosi latero-laterale, nella quale le pareti dei due organi cavi o le porzioni dello stesso organo vengono affiancate e suturate, appunto, lateralmente l'una all'altra.
  • Anastomosi termino-laterale, nella quale la parte terminale di un organo o distretto corporeo viene suturata con la parte laterale dello stesso o di un altro organo o distretto corporeo.
  • Anastomosi latero-terminale, nella quale, invece la sutura viene effettuata fra la parte laterale di un organo o distretto corporeo e la porzione terminale dell'altro.

Fra le diverse tipologie di anastomosi chirurgiche che si possono effettuare, ricordiamo l'anastomosi ileo-anale, eseguita per poter collegare l'ileo e l'ano (per informazioni più dettagliate in merito, si rimanda alla lettura dell'articolo "Ileostomia") e l'anastomosi gastro-enterica, eseguita per collegare lo stomaco all'intestino (es. bypass gastrico per gli individui obesi o gastro-entero-anastomosi in caso di tumori gastrici).


Indice di aterogenicità del plasma


Autore

Ilaria Randi

Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista