Alopecia: Cos’è? Cause e Come Si Riconosce dai Sintomi

Alopecia: Cos’è? Cause e Come Si Riconosce dai Sintomi
Ultima modifica 28.03.2022
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos’è
  3. Quando Preoccuparsi?
  4. Cause e Sintomi
  5. Diagnosi
  6. Trattamento
  7. Prevenzione

Generalità

L'alopecia è una malattia che porta alla perdita parziale o totale di capelli e peli.

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Le cause che possono indurre la caduta dei capelli patologica sono numerose: comportamenti scorretti, traumi meccanici subiti dalla chioma, diete drastiche, disfunzioni ormonali e varie malattie sistemiche.

Per tali motivi, quando la perdita media giornaliera supera i 100 capelli e si protrae a lungo (oltre 4 settimane), è importante non sottovalutare il problema e rivolgersi al proprio medico per intervenire nel modo più corretto. Solo con un quadro molto preciso, infatti, è possibile scegliere la terapia più mirata e prospettare un obiettivo realmente raggiungibile.

Il termine "alopecia" deriva dal greco alopex, cioè volpe e nasce dal fatto che l'animale ha una muta molto evidente, durante la quale perde il pelo a chiazze.

Cos’è

Cos’è l’Alopecia?

L'alopecia è una condizione patologica caratterizzata dalla degradazione della qualità di capelli e peli e dal loro progressivo diradamento o scomparsa.

In base alla distribuzione topografica del diradamento, si osservano alopecie circoscritte e diffuse. A seconda della reversibilità o meno del processo, invece, si distinguono alopecie temporanee (caratterizzate, cioè, dalla transitoria inibizione funzionale della papilla germinativa del capello) e definitive (cicatriziali).

Quando Preoccuparsi?

La perdita di un numero limitato di capelli (50-60 capelli) al giorno è un fenomeno naturale, in quanto parte del processo di ricambio programmato della capigliatura. Tuttavia, in alcune condizioni, la caduta dei capelli aumenta fino a determinare un diradamento progressivo della chioma.

Il fenomeno può divenire preoccupante quando la media quotidiana supera i 100 capelli e si protrae per oltre 4 settimane, oppure quando alcune aree del cuoio capelluto iniziano ad apparire più evidenti.

Cause e Sintomi

Alopecia: Quali Sono le Possibili Cause?

Se considerato da solo, il termine "alopecia" è estremamente generico: questo può essere utilizzato, infatti, per indicare una serie di patologie molto diverse tra loro, sia dal punto di vista delle cause, che del decorso, per non parlare della terapia.

Nonostante la genetica giochi un ruolo determinante, le cause che possono portare a tale situazione sono numerose e comprendono:

  • Stress psico-fisico;
  • Diete drastiche;
  • Abuso di alcool;
  • Squilibri ormonali;
  • Assunzione prolungata di certi farmaci o interventi chirurgici;
  • Concomitante presenza di altre patologie.

Alopecia Andogenetica: Cause e Sintomi

L'alopecia androgenetica, comunemente nota come calvizie, è la forma più comune della malattia: colpisce l'80% degli uomini e il 40-50% delle donne (in particolar modo, dopo la menopausa).

Negli uomini, l'alopecia androgenetica è caratterizzata da un diradamento progressivo dei capelli, che parte dell'attaccatura alle tempie (impropriamente definita "stempiatura") e zona apicale della testa ("chierica") e si estende su tutto il cranio, con eccezione della regione sopra le orecchie; nelle donne, è caratterizzata, invece, dal diradamento diffuso della parte alta della testa.

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L'alopecia androgenetica è causata dalla combinazione di fattori ormonali e genetici: in soggetti predisposti, infatti, la malattia è determinata dall'eccessiva sensibilità dei follicoli pilo-sebacei agli ormoni androgeni, che porta i capelli ad indebolirsi progressivamente. In altri termini, la sovrabbondante presenza di diidrotestosterone (DHT) risulta altamente dannosa per la capigliatura: dapprima, l'ormone agisce accorciando la fase di crescita (anagen), poi provocando una progressiva miniaturizzazione del follicolo, che produrrà uno stelo sempre più assottigliato, fino a raggiungere l'atrofia. Se non si interviene per tempo, questo processo progredisce inarrestabilmente, con velocità e gravità dipendente dalla propria predisposizione genetica.

Fortunatamente, però, esistono vari trattamenti farmacologici (sistemici e topici) che possono rallentare o arrestare il decorso della malattia. Tra questi rimedi, c'è il minoxidil. Questa molecola è usata per combattere l'alopecia androgenetica - sia negli uomini, che nelle donne - nelle prime fasi della malattia. Con tale trattamento, i primi risultati iniziano a vedersi 6-7 mesi dopo l'inizio della somministrazione, a patto che l'uso del farmaco sia continuativo.

Altra molecola utilizzata è la finasteride a basso dosaggio, che funziona, però, solo per la calvizie di tipo maschile, inibendo la conversione del testosterone a diidrotestosterone.

In entrambi i casi, trattandosi di terapie ormonali, sono possibili effetti collaterali, come il calo della libido e la perdita dell'erezione, che tendono, però, a scomparire alla fine del trattamento.

La terapia medica può essere utilizzata in combinazione con cosmetici anticaduta (fiale, sieri, lozioni, shampoo ecc.), affinché possano agire sinergicamente per favorire la ricrescita dei capelli.

Oltre ai trattamenti farmacologici esistono, comunque, altri possibili interventi, come l'autotrapianto di capelli, che si associa quasi sempre ad ottimi risultati.

Alopecia Areata: Cause e Sintomi

L'alopecia areata è caratterizzata dall'improvvisa perdita dei capelli a chiazze, in una o più aree circoscritte del cuoio capelluto. A differenza della forma androgenetica, questa malattia ha un'origine autoimmune.

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Un fattore scatenante (ancora ignoto) innesca uno sconvolgimento nelle difese immunitarie, che attaccano per errore i follicoli pilo-sebacei, impedendo la corretta produzione dei capelli. Viene così a determinarsi una brusca interruzione della fase anagen (cioè di crescita) che causa la perdita dei capelli a chiazze.

In ogni caso, l'alopecia areata provoca una perdita di capelli non cicatriziale (cioè non provoca mai una distruzione definitiva dei follicoli piliferi coinvolti).

Inoltre, l'affezione non determina mai un'atrofia o una riduzione dei follicoli: in qualsiasi momento, sotto l'effetto delle terapie o spontaneamente, i capelli caduti possono ricrescere.

L'alopecia areata insorge soprattutto durante l'infanzia o in giovane età. Il decorso della malattia è molto variabile: in alcuni casi, va incontro ad una remissione spontanea (senza conseguenze); altre volte, si ripresenta ciclicamente o evolve in forme recidivanti o croniche, più estese.

Purtroppo, l'alopecia areata non è semplice da trattare, non esiste una cura definitiva e le terapie hanno esito imprevedibile e variabile da soggetto a soggetto.

Di solito, nelle forme acute si usa il cortisone, con l'obiettivo di attenuare la risposta immunitaria. Le forme croniche sono trattate, invece, con l'immunoterapia topica. Quest'ultimo approccio che induce una modesta dermatite allergica da contatto sul cuoio capelluto, che distoglie le difese immunitarie dall'aggressione ai follicoli.

Altre Forme di Alopecia

Alopecia cicatriziale

Altra forma è l'alopecia cicatriziale, conseguenza di malattie infiammatorie che distruggono definitivamente i follicoli. La più frequente di queste malattie è il lichen planus pilare. Purtroppo, i capelli persi non possono essere riacquistati in quanto i follicoli sono stati distrutti ed il danno è irreversibile. Solo in alcuni casi, è possibile arrestare la progressione della malattia ed evitare che le chiazze alopeciche si ingrandiscano mediante la somministrazione di cortisone per via sistemica.

Alopecia da chemioterapici

Diverso ancora è il discorso per l'alopecia da chemioterapici, dovuta alle terapie farmacologiche antitumorali. Gran parte di questi farmaci causano, infatti, una caduta acuta di quasi tutti i capelli, in quanto bloccano l'attività dei follicoli in fase anagen, facendo sì che il fusto si spezzi a livello del bulbo. Al termine della chemioterapia i capelli ricrescono completamente (anche se a volte possono avere un colore ed una forma differenti).

Alopecia da stress

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L'alopecia da stress (o alopecia psicogena) è una forma di perdita di capelli che si manifesta in concomitanza a periodi particolarmente stressanti dal punto di vista fisico e/o psicologico. Questa condizione si manifesta con un diradamento dei capelli caratteristico, in seguito al quale il cuoio capelluto diventa visibile, soprattutto nell'area centrale dove si estende dall'attaccatura frontale al vertice, con le stesse modalità di densità pilare e qualità dei fusti. Le cause responsabili dell'alopecia psicogena non sono ancora del tutto note, ma le ipotesi sono varie. In particolare, è noto che lo stress determini la liberazione di alcune sostanze, dette neuro-peptidi, in grado di indurre un'aumentata caduta dei capelli. Studi recenti hanno evidenziato, poi, che i nervi presenti intorno al follicolo, sotto effetto dello stress, liberano dei mediatori dell'infiammazione che bloccano la crescita del fusto capillare. Alcuni dati clinici indicano che generalmente l'alopecia psicogena insorge 2-4 mesi dopo l'evento stressante, ma la caduta dovrebbe placarsi non appena i fattori scatenanti scompaiono. Intervenendo sulle cause del fenomeno, con trattamenti locali e, se necessario, generali adeguati al proprio caso, è possibile riportare le condizioni alla normalità in un tempo relativamente breve e con elevate probabilità di successo.

Per approfondire: Alopecia da Stress: Cos’è e Perché si Manifesta?

Telogen effluvium

Altra forma di caduta dei capelli anomala è il cosiddetto telogen effluvium, che si manifesta episodicamente, a seguito di eventi come: febbre alta, dimagrimenti improvvisi, interventi chirurgici, trattamenti farmacologici, malattie generali, post partum e stress acuti. Il telogen effluvium è la conseguenza del simultaneo passaggio di un elevato numero di follicoli pilo-sebacei dalla fase di crescita (anagen) a quella di riposo.

Per approfondire: Telogen Effluvium: Cos’è, Cause e Rimedi

Alopecia: Possibili Sintomi Associati

Altri sintomi che possono accompagnare l'alopecia comprendono:

  • Sensazione di prurito e bruciore a livello del cuoio capelluto, talvolta estesa anche alle zone del corpo in cui è presente peluria;
  • Dolore all'attaccatura dei capelli riferito più spesso al vertice (tricodinia);
  • Infiammazione perifollicolare;
  • Aumento della produzione di sebo (iperseborrea, che periodicamente si complica in dermatite seborroica);
  • Unghie fragili che tendono a spezzarsi.
Consulta anche: Tricodinia - Dolore al Cuoio Capelluto

Diagnosi

In caso di sospetta alopecia, è importante rivolgersi ad un dermatologo e sottoporsi ad esami accurati per avere un quadro completo del proprio stato di salute generale. Il benessere della chioma riflette, infatti, lo stato di salute psichico e fisico generale dell'organismo.

Il metodo diagnostico più sicuro e preciso per determinare con precisione le ragioni della caduta dei capelli è la biopsia del cuoio capelluto, eseguita da un medico specialista.

Alopecia: Quando Rivolgersi al Medico?

In presenza di un diradamento di entità significativa o particolarmente protratto nel tempo, il consiglio sempre valido è quello di rivolgersi al proprio medico o al dermatologo di riferimento, in modo da individuare la causa della caduta dei capelli, qualora non fosse già nota.

Alopecia: Come viene Diagnosticata?

La diagnosi di alopecia è generalmente formulata partendo da un'anamnesi accurata, ponendo l'attenzione su eventuali cambiamenti, intervenuti di recente nella propria vita, che possano averla scatenata.

La valutazione medica prevede, inoltre, alcuni esami del cuoio capelluto e del capello, quali il pull test, la dermatoscopia ed il tricogramma: è importante, infatti, esaminare al microscopio i capelli che cadono e in quale fase di crescita sono (telogen, anagen), in quanto un'aumentata caduta di capelli può essere segno di molte patologie, con cause e risposte ai trattamenti molto diverse.

Alopecia: Quali Esami sono utili?

Pull test

Il pull test permette di valutare se la caduta dei capelli è normale o eccessivamente aumentata. Il test viene effettuato in diverse aree del cuoio capelluto dal dermatologo, che esercita con la mano una leggera trazione; quando si estraggono meno di 6-10 capelli, il risultato del test è considerato nella norma. Per una corretta interpretazione, è necessario che i capelli siano puliti.

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Dermatoscopia del cuoio capelluto

La dermatoscopia del cuoio capelluto è un esame non invasivo che prevede l'uso di una videocamera collegata ad un monitor in grado di memorizzare le immagini acquisite. Con questa tecnica si evidenziano le condizioni del cuoio capelluto e la variabilità del diametro del capello, che rappresenta il segno precoce di alopecia. Nel dettaglio, se la dermatoscopia dimostra una variabilità maggiore al 20% è possibile formulare la diagnosi della perdita dei capelli patologica, anche se la capigliatura è in apparenza molto folta.

Tricogramma

Il tricogramma consente, poi, di distinguere con precisione la percentuale di capelli in anagen, cioè in crescita, rispetto a quelli in telogen che stanno per cadere. Per l'analisi, viene strappato un piccolo ciuffo di capelli con un'apposita pinza, per essere osservato al microscopio.

Biopsia del cuoio capelluto

Raramente, è necessario eseguire una biopsia del cuoio capelluto per l'esame istologico al microscopio di un piccolo campione di tessuto. Altri test possono essere organizzati per escludere o accertare altre cause di perdita di capelli, tra cui carenza di ferro, malattie della tiroide, lupus sistemico e infezioni (es. sifilide o dermatofitosi).

Esami di laboratorio

Gli esami di laboratorio sono spesso utili per capire le cause di una alopecia di non chiara patogenesi.

La caduta dei capelli può essere, infatti, una conseguenza di disfunzioni ormonali o altre condizioni patologiche dell'organismo (es. infezioni, malattia ematologica, collagenopatia, sindrome carenziale per una dieta inappropriata o per un malassorbimento grave ecc.). In questo caso, il dermatologo può chiedere al paziente di consultare un endocrinologo o un immunologo per esami più approfonditi, tra cui:

  • Esami ematochimici;
  • Dosaggio ormonale plasmatico;
  • Dosaggio ormonale sulle urine delle 24 ore.

Attenzione ai Campanelli d'Allarme

Capelli folti, resistenti e lucidi sono un segno di benessere. Per tale motivo, quando ne cadono più di 100 al giorno, per oltre 2-3 mesi, è bene controllare il proprio stato di salute generale. Bisogna sottolineare che le moderne tecniche diagnostiche consentono ormai di determinare precisamente la natura della caduta dei capelli, scegliendo così, con la consulenza di un medico esperto, la terapia più appropriata.

Trattamento

Prima di tutto, il trattamento dell'alopecia dipende dalla diagnosi, ma anche da altri parametri quali l'età, il sesso e la gravità della condizione. In molti casi, l'alopecia è gestibile, soprattutto nelle sue fasi iniziali, con terapie farmacologiche in grado di arrestare la caduta o indurre una ricrescita del capello. 

Alopecia: Si Può Curare?

La cura migliore contro la caduta dei capelli consiste nell'intervenire sulla causa scatenante: anche se quest'intervento può sembrare scontato, è tutt'altro che banale.

Nelle situazioni di caduta dei capelli di maggiore entità o protratta per un lungo periodo di tempo è necessario ricorrere all'aiuto di un medico specialista, il quale sarà grado di consigliare il trattamento tricologico più adeguato al proprio caso.

In molti casi, il problema è gestibile con terapie farmacologiche (es. minoxidil, finasteride) che non vanno a rimuovere la causa, ma rappresentano un valido aiuto nel contrastare gli effetti dell'alopecia, quindi rallentano la malattia e stimolano una normale ricrescita dei capelli. All'assunzione di medicinali specifici, poi, è possibile associare trattamenti cosmetici appositi (come lozioni, shampoo e fiale), integratori per bocca ed altre terapie locali (laser, PRP - Plasma Ricco di Piastrine ecc.), a seconda delle necessità del paziente.

Nel frattempo, a chi soffre di alopecia si raccomanda di non maltrattare o sfibrare lo scalpo con cure aggressive o poco adatte a risolvere questo problema specifico.

Per approfondire: PRP Capelli – Trattamento Alopecia

Prevenzione

Come Prevenire l’Alopecia?

L'alopecia non si può prevenire con facilità, ma è possibile, innanzitutto, intervenire sullo lo stile di vita, correggendo eventuali abitudini o comportamenti che possono contribuire a peggiorare la situazione.

Per prevenire l'alopecia può essere utile, dunque:

Come Mantenere i Capelli in Salute

  • Non usare acqua troppo calda per lavare la capigliatura e shampoo aggressivi: in generale, per la detersione è meglio optare per prodotti di qualità, adatti al proprio tipo di capello e cuoio capelluto. L'aria del phon non deve essere troppo calda, poiché si rischierebbe di danneggiare l'integrità della fibra capillare;
  • Evitare – per quanto possibile – le fonti di stress: il consiglio sempre valido è quello di imparare una qualunque tecnica di rilassamento ed attuarla ogni volta che ci si sente particolarmente tesi o stressati. La più semplice consiste nell'inspirare e nell'espirare profondamente per almeno un minuto;
  • Proteggere i capelli da sole, sale del mare o cloro della piscina con prodotti destinati allo scopo.
Per approfondire: Salute dei Capelli: Miti da Sfatare

Alopecia in Sintesi

  1. Per alopecia si intende la caduta dei capelli o la loro degradazione, fino al diradamento o alla scomparsa. Questo processo coinvolge il cuoio capelluto in maniera globale o solo parziale.
  2. L'alopecia può essere temporanea o definitiva.
  3. Esistono vari tipi di alopecia a seconda delle cause che la producono o della forma in cui si manifesta sul cuoio capelluto.
  4. L'alopecia androgenetica è la più comune forma di calvizie (caduta di carattere ereditario) e si manifesta con un diradamento progressivo dei capelli, con tendenza a diventare calvi.
  5. L'alopecia androgenetica femminile è meno frequente rispetto a quella maschile, ma sembra che negli ultimi decenni vi sia stato un aumento netto di incidenza.

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Autore

Giulia Bertelli

Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici