Ultima modifica 08.11.2018

Vena Porta: Cos'è?

La vena porta è un grosso tronco venoso che raccoglie il sangue proveniente dalla milza e dalla porzione sottodiaframmatica del tubo digerente per veicolarlo al fegato.

La vena porta origina dalla confluenza di due vasi principali: la vena mesenterica superiore e la vena splenica. Quest'ultima drena il sangue proveniente dalla milza e, in misura inferiore, quello proveniente dallo stomaco, dal duodeno e dal pancreas. Nella vena mesenterica superiore confluiscono invece i vasi dell'intestino tenue, della metà destra dell'intestino crasso, della testa del pancreas e dello stomaco.

Una terza radice della vena porta, la vena mesenterica inferiore, raccoglie il sangue proveniente dal colon di sinistra e dal retto. Questa vena sfocia generalmente nel tratto terminale della vena splenica; altre volte si congiunge direttamente alla vena porta nel tratto in cui confluiscono gli altri due rami principali o nella porzione terminale della vena mesenterica superiore.

Nella vena porta confluiscono anche altri vasi minori provenienti dallo stomaco e dalla cistifellea.


Vena porta


Nel loro insieme questi vasi partecipano al sistema portale epatico (un sistema portale è, per definizione, un dispositivo venoso che raccoglie il sangue refluo da uno o più organi e lo porta in un altro organo dal quale viene fatto confluire nel circolo generale).

Il lume della vena porta ha un diametro interno di circa un centimetro (8-12 mm) e viene attraversato da un litro di sangue al minuto, un quantitativo che corrisponde a circa il 70-80% dell'apporto sanguigno al fegato. Il rimanente 20-30% è coperto dall'arteria epatica, che trasporta sangue ossigenato prelevato direttamente dall'aorta; quello proveniente dagli organi digestivi, pur contenendo ancora una discreta percentuale di ossigeno, è invece particolarmente ricco di nutrienti e di altre sostanze assorbite a livello intestinale.

Una volta raggiunto l'ilo epatico (fessura - punto di inserzione - da cui entrano ed escono i vasi sanguigni ed i nervi diretti all'organo), la vena porta si divide quasi a T nei due rami intraepatici principali, destro a sinistro. Questi rami a loro volta si suddividono ripetutamente fino ad abbracciare ogni singolo lobulo epatico. Anche l'arteria epatica condivide con la vena porta il punto di ingresso e la fitta ramificazione all'interno dell'organo; si formano così due distretti vascolari nettamente distinti, uno di destra ed uno di sinistra. Il sangue proveniente dalla vena mesenterica superiore, ricco dei prodotti della digestione, percorre prevalentemente il ramo destro, mentre quello proveniente dalla vena splenica si dirige prevalentemente a sinistra. Nel breve tragitto della vena porta, infatti, i flussi ematici provenienti dai due principali rami efferenti (mesenterica e splenica) riescono a mescolarsi solo parzialmente.

Il sangue che irrora gli epatociti viene poi raccolto dalle venule epatiche terminali della vena epatica e viene convogliato nella vena cava inferiore e da qui al cuore.

Ipertensione Portale

Per approfondire: Ipertensione portale - Cause e Sintomi


L'ipertensione portale è spesso conseguente alla cirrosi epatica e all'epatite alcolica; in tal caso le alterazioni strutturali del fegato ostacolano il flusso ematico al suo interno, aumentando la pressione del sangue nella vena porta. Anche la presenza di un'ostruzione all'interno della stessa (trombosi della vena porta) determina il medesimo risultato, esattamente come quando l'ostacolo si trova a valle ed impedisce un normale deflusso di sangue dal fegato alla circolazione generale (per esempio per trombosi delle vene sovraepatiche o per scompenso cardiaco congestizio).

In presenza di ipertensione portale, l'organismo cerca di compensare al blocco della circolazione sviluppando o potenziando circoli collaterali; se l'ostruzione è insita a livello epatico, di conseguenza, parte delle sostanze tossiche abitualmente inattivate dall'organo (sia endogene che esogene, come i farmaci assunti per os) "saltano" il passaggio epatico e si ritrovano inalterate in circolo. Inoltre, si hanno fenomeni di sofferenza dei vasi in cui viene veicolato un maggiore afflusso di sangue a causa dell'ostruzione, con comparsa di lesioni alle varici esofagee e alle emorroidi, aspetto patologico delle vene ombelicali (caput medusae) e ingrossamento della milza. In presenza di ipertensione portale, è comune anche l'ascite (accumulo di liquido nel peritoneo); si può avere inoltre un anomalo ingrossamento della milza (splenomegalia) e del fenomeni di sofferenza a livello cerebrale (encefalopatia epatica) e renale (sindrome epatorenale).