Esami Fegato: Quali sono? A cosa servono? Valori normali e alterati

Esami Fegato: Quali sono? A cosa servono? Valori normali e alterati
Ultima modifica 31.08.2022
INDICE
  1. Quali sono
  2. A cosa servono
  3. Analisi del sangue
  4. Indagini strumentali

Quali sono

Per capire se il fegato è in salute, i medici hanno a disposizione diversi esami strumentali e di laboratorio (analisi del sangue) per valutare i valori relativi alla funzionalità epatica.

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Esami Fegato: quali sono?

Nella maggioranza dei casi - per risalire ad una precisa malattia a carico del fegato (si parla anche di epatopatia) e stabilirne al contempo natura e gravità - è necessario utilizzare, a seconda dell'ipotesi diagnostica, una combinazione di questi esami specifici.

Tra le analisi del sangue che indagano lo stato di salute del fegato ricordiamo il dosaggio di:

Per approfondire: Fegato: a cosa serve e come funziona?

A cosa servono

Esami Fegato: a cosa servono?

I test di funzionalità epatica (talvolta indicati anche con il termine "pannello epatico") sono utili per valutare e monitorare infiammazioni (epatiti) acute e croniche, danni del fegato e/o malattie (dalla cirrosi ai tumori). 

Pannello epatico: quando viene indicato dal medico?

Il medico può controllare i valori del fegato quando:

1) sospetta che l'organo possa avere qualche problema accertato o sospetto

oppure

2) il paziente sta assumendo farmaci epatotossici.

Gli esami per il fegato sono indicati, inoltre, nei casi in cui si presentano sintomi indicativi di una malattia epatica come:

Uno o più di questi valori del fegato possono esser anche valutati quando una persona assume abitualmente alcool in eccesso oppure è stata esposto al virus dell'epatite.

Analisi del sangue

Fegato: quali esami sono utili per sapere se è in salute?

La salute del fegato può essere valutata con un semplice e comune prelievo di sangue da una vena dell'avambraccio. Il campione ematico così ottenuto viene analizzato, quindi, in laboratorio allo scopo di dosare i markers di funzionalità e salute epatica; in altre parole, con quest'analisi si stabilisce la concentrazione plasmatica delle sostanze che hanno a che fare con l'efficienza e l'integrità strutturale dell'organo.

Vediamo nel dettaglio quali sono questi parametri e che significato attribuire ad eventuali alterazioni nei loro valori.

Prima di procedere, però, è bene precisare che si tratta generalmente di indici aspecifici, tali per cui eventuali variazioni in eccesso o in difetto non indicano necessariamente un problema epatico, ma danno un'indicazione circa l'esistenza, l'estensione ed il tipo di problema a carico del fegato, ossia:

  • Ostruzione del tratto biliare;
  • Danno acuto epatocellulare;
  • Malattia epatica cronica.

Per questo motivo, allo scopo di formulare una diagnosi precisa o escludere una malattia del fegato, il medico interpreta i parametri nel loro insieme e, qualora necessario, può indicare l'esecuzione di altre indagini d'approfondimento, come ecografie o biopsie dell'organo. L'uso di più parametri di laboratorio:

  • Migliora le possibilità di rilevare anomalie epatobiliari;
  • Aiuta nel differenziare le patologie sospettate clinicamente;
  • Definisce la gravità della malattia che coinvolge il fegato.

Esami Fegato: valori normali e significato clinico

VALORI

FEGATO

SIGNIFICATO CLINICO

VALORI NORMALI

ALBUMINA

Sintetizzata dal fegato, l'albumina è la proteina più abbondante del plasma. I suoi valori diminuiscono in presenza di malattie croniche epatiche, come la cirrosi, a causa della ridotta sintesi. Lo stesso risultato si può avere in presenza di patologie renali croniche (sindrome nefrotica), per l'abnorme perdita di albumina nelle urine, ma anche in presenza di malnutrizione severadigiuno prolungato, catabolismo proteico e numerose altre condizioni. Per questo motivo la capacità di sintesi proteica epatica viene valutata dosando preferibilmente altri markers, come i fattori della coagulazione.

3.9 - 5.0 g/dL

ALT

L'alanina transaminasi, più semplicemente ALT, ALAT o SGPT, è un enzima presente nei mitocondri delle cellule epatiche (epatociti), coinvolto nella sintesi proteica. Quando un epatocita viene leso si produce inevitabilmente una fuoriuscita di questo e di altri enzimi, che aumentano la propria concentrazione nel sangue. Di conseguenza, i valori ematici di ALT crescono in maniera sensibile durante un danno d'organo acuto, come nel corso di un'epatite virale acuta, un'epatite cronica od un'overdose di paracetamolo (epatite fulminante).

9 - 60 IU/L

AST

L'aspartato transaminasi (AST), nota anche come ASAT o SGOT, è un altro enzima contenuto nelle cellule del fegato; di conseguenza un suo aumento nel sangue riconosce le medesime cause epatiche, anche se può essere ricondotto con maggiore facilità ad un danno cardiaco o muscolare. Si tratta quindi di un indice aspecifico di funzionalità epatica; i suoi valori possono essere messi in rapporto con quelli di ALT per risalire alla natura - epatica od extra-epatica - dell'aumento di queste transaminasi. Se l'ALT è molto più aumentata della AST è plausibile un danno epatico, viceversa cardiaco.

Il raffronto di questi ed altri enzimi con i valori di creatinchinasi, può confermare o smentire l'origine epatica del problema. La creatin-chinasi aumenta infatti in presenza di una lesione muscolare, per cui valori normali associati ad alti valori di ALT suggeriscono un problema al fegato.

10 - 40 IU/L

ALP

La fosfatasi alcalina (ALP) è un enzima contenuto nelle cellule che rivestono lo strato più interno dei dotti biliari intraepatici. Pertanto, un aumento dei valori di ALP nel sangue può essere conseguente ad ostruzioni biliari di varia natura (calcolosi biliare), colestasi intraepatica o malattie infiltrative del fegato (ad esempio, un tumore). Comune è il suo rialzo anche in presenza di malattie osee.

30 - 120 IU/L

BILIRUBINA
TOTALE

 

BILIRUBINA
DIRETTA

 

La bilirubina è un prodotto di degradazione dell'EME, una componente chiave dell'emoglobina contenuta nei globuli rossi. Una volta sintetizzata (bilirubina indiretta o non coniugata) viene resa idrosolubile a livello epatico (bilirubina diretta o coniugata), e secreta nella bile (che si riversa nell'intestino). Un aumento della frazione totale con frazione non coniugata elevata e coniugata normale, può quindi riflettere un problema di funzionalità epatica (cirrosi, epatiti virali ecc.) o un aumentato catabolismo dei globuli rossi (anemia emolitica). Al contrario, un aumento della frazione coniugata (diretta) può riflettere un problema di ostruzione biliare intra od extraepatico. Livelli di bilirubina indiretta lievemente aumentati, con tutti gli altri markers di funzionalità epatica nella norma, sono comuni nella sindrome di Gilbert.

L'eccesso di bilirubina nel sangue conferisce alla cute ed alle sclere oculari un colorito giallognolo (ittero).

TOTALE

0.1-1.2 mg/dL

 

DIRETTA

0-0.3 mg/dL

GGT

La gamma glutamil transpeptidasi (GGT) è un enzima coinvolto nei meccanismi di disintossicazione epatica. I suoi livelli aumentano sensibilmente nell'intossicazione da alcol etilico (acuta o cronica).

0-51 IU/L

TEMPO DI
PRO-
TROMBINA

Questo esame del sangue misura il tempo di coagulazione del plasma; dal momento che il fegato è l'organo chiave nella sintesi delle proteine della coagulazione, un aumento di questo intervallo può indicare un danno epatico. Vedi anche INR.

11 - 13 secondi

LATTATO
DEIDRO-GENASI

La lattato deidrogenasi (LDH) è un enzima presente in moltissimi tessuti dell'organismo, fegato incluso. Si tratta quindi di un indice altamente aspecifico di funzionalità epatica, ed un suo aumento può anche, ma non necessariamente, indicare un danno a livello del fegato (in questo caso aumentano soprattutto le isoforme LDH 4 e LDH5).

-

ESAMI

IMMUNO-

LOGICI

In presenza di un sospetto su una possibile epatite virale, sul campione di sangue possono essere condotti esami immunologici allo scopo di ricercare virus ed anticorpi rivolti contro di essi.

La ricerca di auto-anticorpi può invece essere condotta in presenza di sospetti su possibili malattie epatiche autoimmuni, scatenate dalla presenza di anticorpi anomali rivolti contro le stesse cellule dell'organismo (cirrosi biliare primitiva, epatite autoimmunecolangite sclerosante primitiva).

 

*Per approfondire i singoli parametri, è possibile cliccare sui link di approfondimento, sottolineati in azzurro

NOTA BENE: l'intervallo di riferimento indicato per ciascun parametro può cambiare in funzione della strumentazione in uso nel laboratorio analisi. Per questo motivo, è preferibile consultare i range riportati direttamente sul referto. Occorre ricordare, inoltre, che i risultati delle analisi devono essere valutati nell'insieme dal medico di base che conosce il quadro anamnestico del proprio paziente.

Esami Fegato: interpretazione dei risultati

RISULTATI DEGLI ESAMI DI FUNZIONALITÀ EPATICA E MALATTIE DEL FEGATO

PATOLOGIA EPATICA

ALT

AST

GGT

ALP

Epatite virale

+++

+++

++

N/+

Epatiti da farmaci

++

++

++

N/+

Epatiti croniche attive

++

++

++

++

Epatiti da mononucleosi infettiva

++

++

++

N

Cirrosi biliare primitiva

++

++

+++

++

Cirrosi alcolica

N

++

+++

N/+

Colestasi intraepatica

++

++

+++

++

Colestasi extraepatica

++

++

+++

+++

Epatoma (tumore maligno primitivo del fegato)

N/+

++

++

++

VARIAZIONE DI ALCUNI COSTITUENTI EMATICI IN DIVERSE PATOLOGIE

EPATOPATIA

Bilirubina

Albumina

Gammaglobuline

ALP

ALT

AST

LDH

Carcinoma epatico primario

N/A

N/D

N/A

FA

A

A

FA

Cirrosi biliare

N/A

N/D

N/A

FA

N/A

A

N/A

Epatite acuta

A

N

N/A

A

FA

FA

A

Epatite cronica attiva, cirrosi

N/A

D

A

A

A

A

N/A

Epatite alcolica

A

D

N/A

A

A

A

N/A

Epatite da mononucleosi infettiva

N/A

N

N

A

A

A

A

Legenda: N = valori normali; A = valori aumentati; D = valori diminuiti; FA = valori marcatamente aumentati; ALP: fosfatasi alcalina; ALT =alanina aminotransferasi; AST = aspartato aminotransferasi; LDH = lattato deidrogenasi

Indagini strumentali

Come anticipato, oltre alle analisi di laboratorio, ci sono varie indagini strumentali che consentono di verificare le condizioni del fegato; tra queste, l'esami più semplice e meno invasivo è l'ecografia.

Esami strumentali: quali controlli per verificare la salute del fegato?

Tra gli esami strumentali utilizzati per indagare la salute del fegato, un ruolo di primo piano è ricoperto dall'ecografia addominale, che sfrutta la diversa capacità dei tessuti di riflettere gli ultrasuoni emessi da una sonda. L'indagine ecografica serve, in particolare, ad individuare i tumori del fegato, i calcoli della colecisti, l'ostruzione dei dotti biliari ed eventuali disfunzioni delle cellule epatiche.

In alternativa o quale conferma di quanto evidenziato con l'ecografia, può essere utilizzata la risonanza magnetica. Tra le patologie che quest'ultimo esame può individuare rientrano le formazioni epatiche benigne e maligne e, con particolari studi di sequenza, anche l'accumulo di metalli, come il ferro (valutazione importante per la diagnosi di emocromatosi).

A volte, la certezza diagnostica è ottenuta con la biopsia, cioè mediante il prelievo di un piccolo frammento di tessuto epatico, mediante apposito ago inserito nell'addome, ovviamente sotto guida ecografica ed in anestesia locale. Altre volte ancora, si utilizza un esame chiamato colangiopancreatografia endoscopica retrograda, che consiste nella discesa di un sondino per via orale fino al raggiungimento delle vie biliari extraepatiche. All'occorrenza questa sonda permette anche di effettuare manovre terapeutiche come la rimozione di calcoli o il ripristino della pervietà dei canali occlusi.

Prosegui con la lettura di: Valori del Fegato - Esami del Sangue

Autore

Dott.ssa Giulia Bertelli

Dott.ssa Giulia Bertelli

Biotecnologa Medico-Farmaceutica
Laureata in Biotecnologie Medico-Farmaceutiche, ha prestato attività lavorativa in qualità di Addetto alla Ricerca e Sviluppo in aziende di Integratori Alimentari e Alimenti Dietetici