Nel linguaggio medico, il termine colalemia si riferisce ad un aumento degli acidi biliari nel sangue.
Acidi Biliari: Cosa sono?
Queste sostanze vengono prodotte dal fegato e riversate nella bile, poi concentrata dalla cistifellea e riversata nell'intestino tenue; giunti nel duodeno, gli acidi biliari partecipano alla formazione di micelle facilitando la digestione dei lipidi alimentari.
Gli acidi biliari vengono sintetizzati a partire dal colesterolo, e una volta riversati nel tenue vengono in gran parte riassorbiti e ricondotti al fegato, per essere riciclati e e nuovamente secreti nella bile.
Cause
In condizioni normali, le concentrazioni di acidi biliari nel sangue sono molto basse, ma possono aumentare notevolmente quando il fegato non riesce a riversare nell'intestino la bile prodotta, per la presenza di ostruzioni; tipico è il caso delle calcolosi delle vie biliari, della presenza di masse tumorali nelle vie biliari o nella testa del pancreas, della colangite sclerosante, delle cirrosi biliari, della colestasi intraepatica associata alla gravidanza ecc.
In queste circostanze, si parla per l'appunto di colalemia, mentre il termine medico colemia indica un aumento della bilirubina nel sangue.
La bilirubina è un'altro componente caratteristico della bile, per cui le due condizioni sono spesso (ma non necessariamente) associate (in genere in presenza di colalemia vi è anche colemia, ma non il contrario).
Colalemia e colemia determinano forte prurito della pelle, ittero, calo della pressione con vertigini, cefalea, sudorazione dall'odore forte, depressione, apatia e alterazioni dell'umore.