Farmaci simpatico-mimetici ad azione diretta

Ultima modifica 05.03.2020

I farmaci simpaticomimetici ad azione diretta fungono da agonisti dei recettori α e β; l'affinità per l'uno o per l'altro cambia a seconda della struttura chimica del farmaco stesso; tanto più questa si lega preferenzialmente ad uno dei due recettori, e a sua volta ad uno dei sottotipi recettoriali, tanto più l'effetto terapeutico è mirato e tanto minori saranno gli effetti collaterali.

La molecola più complementare al recettore α è l'adrenalina; la noradrenalina interagisce con entrambi i recettori, anche se ha poca affinità per il recettore β.

L'isoproterenolo è la molecola più affine al recettore β.

La complementarietà al recettore β varia a seconda dell'ingombro sterico del gruppo amminico, ovvero più l'ingombro sterico è ampio, più la molecola è affine al recettore β; infatti, se analizziamo la struttura chimica di adrenalina, noradrenalina ed isoproterenolo. ci accorgiamo che il numero di metilazioni sul gruppo amminico è maggiore proprio nella molecola di isoproterenolo. Di seguito riporteremo i principali effetti dei farmaci simpaticomimetici ad azione diretta nei vari distretti dell'organismo.


Effetti sul sistema cardiovascolare


Ricordiamo che le funzioni cardiovascolari sono regolate in prevalenza dal sistema ortosimpatico.


Effetto inotropo e cronotropo positivi, ovvero aumento della forza di contrazione e della frequenza cardiaca in seguito alla stimolazione dei recettori β1 cardiaci.
Effetto vasocostrittore sui vasi di cute, mucose e visceri, a seguito della stimolazione dei recettori α1; ciò si traduce in un aumento della pressione sistolica.
Effetto vasodilatatore, a seguito della stimolazione dei recettori β2, sui muscoli scheletrici, con conseguente riduzione delle resistenze periferiche e della pressione diastolica.

Effetti sul sistema respiratorio


 

Effetto broncodilatatore, con aumento della pervietà delle vie aeree, causato dalla stimolazione dei recettori β2; se generato da adrenalina e noradrenalina, questo effetto permane per poco tempo, tuttavia sono stati creati derivati di sintesi β-rilascianti con effetto terapeutico prolungato; ne è un esempio il salmeterolo (β2 stimolante specifico).


Effetti metabolici


Il sistema ortosimpatico, o sistema ergotropico, è noto proprio per la sua funzione di dispensatore di pronta energia; infatti a livello metabolico i farmaci simpatico mimetici ad azione diretta causano glicogenolisi e lipolisi.


Effetti sul sistema oculare


 

I farmaci simpaticomimetici provocano midriasi e contrazione del muscolo contrattile dell'iride; in particolare, questo effetto è utilizzato in farmacologia per la terapia del glaucoma perché questi farmaci favoriscono la riduzione della pressione oculare, grazie all'aumento del deflusso dell'humor acqueo.


 

Gli usi terapeutici di questa categoria farmaceutica sono molto variegati, di seguito ne riporteremo alcuni.


L'adrenalina, grazie ai suoi effetti immediati, viene impiegata soprattutto in caso di urgenze cliniche (shock anafilattico o asma acuta), ma anche per anestesie locali e per il trattamento terapeutico del glaucoma ad angolo aperto.
La fenilnefrina è un'α1 stimolante impiegato come decongestionante nasale per effetto della vasocostrizione sulle mucose, con conseguente riduzione delle secrezioni; è comunque necessario non farne abuso perché si potrebbe desensibilizzare il recettore α1, quindi peggiorare la sintomatologia (effetto bumerang).
La clonidina, α2 stimolante impiegato come farmaco antiipertensivo, perché provoca un effetto dilatatorio sui centri vasomotori.
I β2 stimolanti vengono comunemente impiegati come farmaci antiasmatici per il loro effetto broncodilatatore.


Gli effetti collaterali correlati a questi farmaci sono dovuti ad un'eccessiva stimolazione dei recettori α e β: aritmie cardiache, cefalea, iperattività a livello del SNC, insonnia, nausea e tremori.


 


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