Ultima modifica 17.05.2019

Arancio amaro: Citrus aurantium subsp. Amara. Piccolo albero originario della Cina e del Giappone, attualmente coltivato nei paesi del Mediterraneo. Le parti utilizzate sono: l'esocarpo del frutto o flavedo, ricoperto internamente dall'albedo (costituito essenzialmente da pectine), i fiori e le foglie. L'esocarpo viene impiegato previa essiccazione - in questo caso diviene droga propriamente detta e l'olio essenziale non viene estratto - oppure fresco, spremuto o punzonato per ottenere l'olio essenziale di arancio amaro (Neroli).

L'o.e. si estrae anche dai fiori e dalle foglie; in quest'ultimo caso le foglie fresche vengono lasciate a macerare in acqua e sottoposte a distillazione in corrente di vapore; i fiori raccolti nel tempo della fioritura vengono invece sottoposti direttamente a distillazione, per ottenere l'essenza di neroli; entrambi gli oli sono ampiamente usati dall'industria cosmetica.

L'olio essenziale estratto dal frutto e l'esocarpo come tale, sotto forma di droga, vantano proprietà blandamente sedative, eupeptiche e spasmolitiche. Il frutto dell'arancio amaro è utilizzato nel comparto erboristico e liquoristico (Curaçao).



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