Ultima modifica 28.03.2019

Le droghe a glicosidi si possono generalmente classificare in base all'aglicone (parte non zuccherina della molecola) oppure in base alle loro attività: se cardioattive, a saponine ecc.

  1. Droghe a glicosidi cardioattivi: Digitale, importante conoscerla perché utilizzata in vari prodotti propriamente farmaceutici; inoltre, altre droghe possono avere interazioni con terapie a base di Digitale, quindi non possono essere somministrate in contemporanea. Ad esempio il Biancospino, ha attività digitalico-simili, quindi la sua azione si andrebbe a sovrapporre a quella digitalica, mandando in crisi il muscolo cardiaco.
  2. Droghe a glicosidi antrachinonici: molecole, via malonato, che derivano direttamente da un ripiegamento di una catena polipeptidica. Rabarbaro, Senna, Aloe.
  3. Droghe a glicosidi saponinici: dove le saponine hanno proprietà schiumogene in soluzione acquosa; sono molecole che derivano direttamente dalla via biogenetica dell'acido mevalonico, perché hanno un nucleo agliconico steroideo o triterpenico; si parla infatti di saponine steroidee o di saponine triterpeniche. Le saponine sono princìpi attivi piuttosto diffusi e hanno anche proprietà molto diversificate: Ginseng, saponine con proprietà adattogene, Liquirizia, saponine espettoranti, antiulcerogeniche ecc.
    Sono saponine caratterizzate da determinate tipologie di proprietà chimico-fisiche a determinare una schiuma persistente in soluzione acquosa, ma spesso hanno funzionalità diversificate.
  4. Droghe a glicosidi cianogenetici: sono glicosidi che determinano la generazione di acido cianidrico; hanno proprietà interattive col sistema nervoso centrale, in particolare con il bulbo, quella regione del SNC che interagisce con la respirazione e con la funzionalità cardiaca. Generalmente, i glucosidi cianogenetici hanno proprietà analettiche (stimolano il sistema nervoso centrale), ma sono utilizzati anche per le loro proprietà disinfettanti ed espettoranti. Sono quelle sostanze che determinano il cosiddetto sapore di mandorle amare, tipiche delle Prunoidee.
  5. Droghe a glicosidi glucosinati: glucosidi che liberano composti solforati, tipici delle Liliacee, come Aglio, Cipolla e Senape.

Quando parliamo di glucosidi cardioattivi, antrachinonici e saponinici, ci riferiamo alla via metabolica dell'acetato, mentre quando parliamo di glucosidi cianogenetici e glucosinati ci riferiamo a molecole che hanno origine da amminoacidi; in effetti i glucosidi cianogenetici derivano da composti che presentano azoto (acido cianidrico CN), stessa cosa vale per i glucosinati, che presentano zolfo anziché azoto e derivano da metaboliti primari, in particolare un amminoacido.

  1. Droghe a glicosidi fenolici: Uva ursina, composti con derivazione diretta dall'acido schichimico.
  2. Droghe a glicosidi cumarinici: via biogenetica dell'acido scichimico, dove tra le droghe ricche i questi princìpi attivi troviamo l'Ippocastano e il Bergamotto.
  3. Droghe a glicosidi flavonici e antociani: flavoni e antociani sono molecole con una struttura analoga C6-C3-C6, per questo possono essere considerati nello stesso gruppo. Appartengono alla grande famiglia delle molecole flavonoidi, ubiquitarie poiché dal punto di vista evoluivo e biologico hanno una genesi estremamente antica, tanto che le vie biogenetiche che li caratterizzano sono ritenute tra le prime sviluppate nel mondo vegetale. Essendo, quindi, ubiquitarie, se ne parlerà spesso, in particolare per droghe come il Mirtillo, la Malva (antociani), il Cardo mariano (flavonoidi). I flavonoidi sono molecole che hanno proprietà diversificate, che vanno da quella antiossidante a quella epato-protettrice.
  4. Droghe a glicosidi tanninici: tannini derivati dall'acido gallico o tannini derivati dalla condensazione di unità catechiniche. Sono composti piuttosto diffusi, in particolare presenti nell'Amamelide, ma anche nel Noce e nell'Uva ursina.

Nella classificazione dei glucosidi si vengono ad abbracciare tutte le vie metaboliche biogenetiche, da quella dell'acetato, a quella degli amminoacidi, a quella dell'acido scichimico. A questa categoria di metaboliti secondari, però, mancano alcune altre categorie, prima tra tutte quella degli ALCALOIDI, da trattare a parte per la loro diffusione, per la loro quantità e importanza dal punto di vista funzionale. Mancano anche altri composti, di importanza secondaria per la loro funzione salutistica, ma comunque presenti: i composti betacianici (molecole che presentano azoto).



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