Enfleurage: lavorazione artigianale, impiegata dall'industria profumiera per ricavare dai fiori gli oli essenziali e le essenze.
Estrazione con fluidi supercritici: generalmente, per estrarre dalle droghe composti poco polari, viene impiegata l'anidride carbonica supercritica, cui vengono a volte aggiunti altri solventi per modificare in meglio la capacità estrattiva del sistema. Lo stato supercritico corrisponde ad uno stadio intermedio tra quello gassoso e quello liquido, in cui sono massime le capacità solvatanti e di permeabilità del solvente.
Questo metodo di estrazione è estremamente selettivo, poiché l'anidride carbonica supercritica viene immessa nel sistema chiuso a temperatura e pressione tali da consentire l'evaporazione del singolo principio attivo, già pertanto puro e immediatamente utilizzabile. Un'eccezione alla regola è rappresentata dall'impiego di un cosolvente; in tal caso per ottenere il principio attivo puro bisognerà comunque allontanarlo al termine dell'estrazione.
In base al metodo estrattivo impiegato si distinguono tre tipologie di estratto:
A) Fluido: solvente in cui sono disciolti i princìpi attivi; non si presta in modo agevole a lavorazioni industriali ed è suscettibile ad attacchi batterici.
B) Molle: estratto fluido da cui è stata allontanata una gran quantità di solvente, di consistenza solida o semisolida (ne è un esempio la pasticca di liquirizia); più manipolabile rispetto all'estratto fluido, difficilmente viene contaminato.
C) Secco: il solvente di estrazione è stato completamente rimosso, quindi si hanno i princìpi attivi puri.
Le metodiche estrattive vanno di volta in volta associate alle singole tipologie di droghe e princìpi attivi che devono essere isolate.
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