Indice stomatico, stomi e peli ghiandolari nel controllo di qualità

Ultima modifica 24.10.2017

Nell'ambito dei controlli di qualità esistono saggi mirati alla valutazione di aspetti specifici, applicati allo studio di droghe caratterizzate da organi particolari. Per le droghe a foglia, ad esempio, è importante la valutazione dell'indice stomatico. Tale parametro rappresenta un valore numerico, rapportato in percentuale, che misura il numero di stomi presenti su una certa quantità di cellule epidermiche.

L'indice stomatico è un elemento microscopico, ricavato sulla base di una determinata area epidermica della foglia, entro la quale vengono contate le cellule epidermiche e gli stomi presenti; il rapporto ottenuto tra i due valori viene poi rapportato in %, ottenendo un dato specifico e caratteristico per determinate specie, capace di discriminarle addirittura da specie affini. Un esempio lampante è la distinzione della Cassia acutifoglia dalla Cassia angustifoglia, specie arbustive appartenenti alla famiglia delle Leguminose e da cui si ricava la senna, una droga lassativo-stimolante. L'indice stomatico permette di stabilire se la droga deriva principalmente dall'India (Cassia acutifoglia), dall'Africa (Cassia angustifoglia) o da una miscela delle due.

L'indice stomatico è un criterio microscopico di discriminazione di droghe affini e, a maggior ragione, può portare alla luce eventuali contaminanti biologici (che presentano indici stomatici notevolmente discostati da quello tipico della droga).

Altro parametro da valutare, sempre a livello degli stomi, è la loro tipologia in riferimento alle categorie stomatiche, identificate sulla base della diversa disposizione delle cellule compagne rispetto alle cellule di guardia. Questa classificazione identifica diverse tipologie di stomi, le principali e più diffuse sono quattro:

paracitico: le cellule compagne sono disposte con l'asse maggiore parallelo alla rima stomatica
Diacitico: le cellule compagne sono disposte con l'asse ortogonale alla rima stomatica
Anisocitico: vi sono tre cellule compagne attorno lo stoma
Anomocitico: le cellule hanno una disposizione disordinata attorno lo stoma

Ulteriore parametro di identificazione è l'indice a palizzata, il quale valuta, a livello sempre microscopico e in sezione trasversale della foglia (mesofillo fogliare), il numero di cellule a palizzata che sottendono ad una cellula epidermica; anche lo studio di questo indice è utile per rivelare l'identità della droga e la sua qualità.

Altri parametri microscopici che valutano l'identità e la qualità di una droga risiedono nell'osservazione di particolari strutture istologiche, sempre di derivazione epidermica, come le strutture di secrezione ed in modo particolare i peli ghiandolari.

La valutazione del pelo ghiandolare è importante perché non rappresenta solo un indice di identità e qualità della droga (il pelo ghiandolare è un pelo peltato, tipico delle Labiate), ma fornisce indicazioni utili anche sul tempo balsamico.

Il tempo balsamico è un tempo ontogenetico della pianta, che ne misura l'età ed il ciclo biologico, quindi anche il momento esatto in cui quella determinata struttura si è sviluppata ed il modo in cui l'ha fatto. Nelle Labiate è molto importante la valutazione delle strutture di secrezione e della loro morfologia, poiché proprio dai peli ghiandolari si ricavano i princìpi attivi ed il fitocomplesso. L'olio di lavanda e l'olio di rosmarino, ad esempio, sono ottenuti, per estrazione, dal secreto di questi peli ghiandolari. Se all'osservazione microscopica il numero di cellule secretrici presenti sulla testa del pelo è inferiore a 7, significa che la droga è stata raccolta troppo presto.



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