Influenza dell'altura sulla resa di alcune piante officinali
Un altro aspetto che appartiene prevalentemente al settore biotecnologico, è dato dalle mutazioni. Indurre delle mutazioni significa "sparare nel buio senza mirino", però se si ha una mitraglia e l'ambiente è piccolo, magari qualche colpo va a segno; così accade per le biotecnologie e per la loro capacità di indurre mutazioni.
Il biotecnologo utilizza degli strumenti di induzione mutagica, come i raggi UV, per vedere l'effetto dell'esposizione del microrganismo a questi elementi (in riferimento alla produzione del principio attivo di suo interesse); successivamente, quindi, opera una selezione per individuare quei soggetti che hanno subìto una mutazione favorevole al raggiungimento dell'obiettivo biotecnologico.
Un ulteriore aspetto da considerare è l'ibridazione, riconducibile in particolare ad una droga: la China. I princìpi attivi che la caratterizzano - la chinina, la chinidina, la cinconina e la cinconidina - hanno attività farmaceutica antimalarica, erboristica eupeptica e liquoristica aperitiva.
La China è importante è anche per il suo potere amaricante, in Farmacopea, infatti, è il riferimento per la valutazione qualitativa ed oggettiva del sapore amaro di tutte le droghe ad amari e digestive. L'alcaloide chinina è il riferimento del sapore amaro, questo perché presenta un azoto generalmente inglobato in un anello eterociclico. La china, in natura, come pianta coltivata, dà droghe con quantità di princìpi attivi molto variabili, soprattutto in termini di chinina.
Anche l'altitudine influisce sulla resa di princìpi attivi; una delle fonti officinali più soggette a questa influenza è il Tè (Thea sinensis, famiglia Teacee), le cui foglie ne costituiscono la droga. Il tè è un piccolo albero, allevato e fatto crescere come arbusto per facilitare la raccolta, spesso manuale, delle foglie. Cresce di qualità se coltivato sopra i 1000-1200 metri.
Anche la Genziana (Genziana lutea, famiglia Genzianacee) - pianta erbacea perenne, che cresce in aree submontane, ma soprattutto sull'Appennino - è coltivata tra i 1500 ed i 2000 metri. con il fine di ottenere una droga di interesse officinale.
Un altro esempio è dato dalla Coca (Erythroxylon coca, famiglia Erythroxylaceae) piccolo arbusto nativo del Sudamerica, che cresce sulla Ande, ad altitudini superiori ai 1000 metri, dando una droga di interesse sia farmaceutico che voluttuario. Il principio attivo cocaina è utilizzato in ambito farmaceutico ed odontoiatrico come anestetico locale; ma ha anche un notevole interesse voluttuario e sociale.
Droga di interesse officinale che cresce in altura è anche il Rabarbaro (Rheum officinale, famiglia Polygonaceae); pianta di origine cinese, cresce al di sopra dei 500-700metri; ne viene utilizzato il rizoma. E' una droga di importanza erboristica per le sue proprietà eupeptiche e lassative stimolanti.
Il Ginseng (Panax ginseng, famiglia Araliaceae), è un'altra tipica droga che predilige l'altura; si caratterizza per la radice ed il corto rizoma di forma curiosa, quasi antropomorfa (ginseng = piccolo uomo). Pianta tipica dell'area asiatica (Cina, Giappone, Korea, Indonesia), è coltivato tra i 1700 ed i 2300 metri; è una droga adattogena e più precisamente adattogeno - tonica; il principio attivo che la caratterizza è un glicoside saponinico, metabolita secondario, chiamato ginsenoside. La droga ginseng dev'essere quindi coltivata e raccolta in altura, rispettando le descrizioni riportate in Farmacopea e le caratteristiche che ne certificano la qualità.