La Duboisia come esempio del corretto tempo di raccolta

Ultima modifica 18.07.2019

Un altro esempio di droga, stavolta con proprietà spasmolitiche (limitanti gli spasmi e le contrazioni della muscolatura liscia), è dato dai frutti e dalle foglie di una pianta delle Solanacee, la Duboisia, che produce i medesimi princìpi attivi di un'altra specie della stessa famiglia, molto più nota, la Belladonna.

La Duboisia contiene come princìpi attivi degli alcaliodi, chiamati scopolamine e iosciamine.

Il tipo di valutazione che viene effettuato sulla Duboisia è analogo al precedente; si avrà quindi un insieme di alcaloidi, un fitocomplesso, che viene espresso in quantità diverse in un determinato arco di tempo, non solo in termini quantitativi, ma anche dal punto di vista qualitativo (princìpi attivi contenuti).

Il farmacognosta deve quindi sapere, in termini di fitocomplesso, quali sono i princìpi attivi che ne determinano l'espressione funzionale: nello specifico, come anticipato, la scopolamina e la iosciamina.

Nel caso della Duboisia sia che ci interessi la scopolamina, sia che ci interessi la iosciamina, sia che ci interessi il fitocomplesso, la quantità di alcaloidi totale riflette quella dei singoli princìpi attivi; per questo motivo, il periodo più conveniente per la raccolta della droga coincide perfettamente con tutte e tre le opzioni (la quantità più elevata di fitocomplesso corrisponde con la massima quantità dei singoli princìpi attivi che lo caratterizzano).

Gli alcaloidi hanno un'architettura molecolare molto diversificata, possono essere a basso od alto peso molecolare, ma si caratterizzano di un elemento comune: possiedono almeno un atomo di azoto all'interno della molecola; sono dunque molecole azotate.



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