Liquirizia: un esempio per valutare l'importanza del titolo, del principio attivo e del fitocomplesso

Ultima modifica 24.12.2015

Droga e parte impiegata, relativamente alle fonti, possono determinare delle eccezioni, come quelle appena descritte.

Nel caso più semplice, una droga esempio può essere la valeriana, Valeriana officinalis famiglia Valerianacee, pianta erbacea che vive tranquillamente nelle nostre zone; la parte impiegata coincide con il rizoma, fittamente avvolto dalle radici. Questo viene semplicemente essiccato e come tale dà la droga.
Le droghe, quindi, sono il soggetto delle indagini farmacognostiche, indagini da eseguirsi a 360 gradi; indagini che prevedono la conoscenza di strumenti e discipline come la botanica, la biologia, la microbiologa e la fitochimica.
Vediamo adesso come una droga deve essere determinata per avere una valenza salutistica. Prendiamo una droga che ha valenza sia per il farmacista che per lo specialista di prodotti erboristici, dietetici e cosmetici: la liquirizia.

La liquirizia per il farmacista è importante come droga aromatizzante, dolcificante e antiulcerogenica. Il potere dolcificante è determinato dalla glicirrizina, un disaccaride molto differente dalla saccarina. L'utilizzo farmaceutico della liquirizia è ancora presente. In ambito erboristico, invece, la liquirizia ha impiego molto più vasto: rientra nella formulazione di tantissime varietà di tisane, come dolcificante - aromatizzante - e/o come droga che contiene sostanze dalle proprietà antiulcerogeniche e stimolanti la funzionalità epatica; un utilizzo, questo, sostanzialmente sovrapponibile a quello farmaceutico, anche se più vasto. Sia il farmacista che lo specialista dei prodotti del benessere devono utilizzare la radice e gli stoloni (droga ottenuta dopo opportuni trattamenti), non mondati, non setacciati ed essiccati, di Glycyrrhiza glabra.

Il titolo è la quantità di principio attivo, ritenuto caratterizzante, presente per quantità di droga. Infatti, per avere un impiego officinale, una determinata quantità di droga non deve contenere meno di una certa quantità di principio attivo.

Il principio attivo caratterizzante della liquirizia è l'acido glicirrizico, che non deve essere inferiore al 4%. L'aspetto farmaceutico tende sempre a considerare un principio attivo - un disturbo - una patologia; l'erborista va oltre, la disciplina erboristica e quella fitoterapica non considerano un solo principio attivo - un disturbo, ma considerano anche il fitocomplesso; secondo questo concetto, l'attività della liquirizia non è determinata semplicemente dalla presenza dell'acido glicirrizico, ma è determinata dalla presenza di questo principio attivo assieme a tutta un'altra serie di composti che possono avere la stessa natura chimica dell'acido glicirrizico o anche diversa da quest'ultimo.

Gli elementi, gli strumenti che possono essere utilizzati, e riportati in Farmacopea, per definire una droga sono: il titolo, le discipline botaniche, gli elementi di valutazione soggettiva dettati dall'esperienza... Vi sono dunque aspetti di carattere botanico e organolettico, descrittivi di ordine macro e microscopico estremamente precisi, che ci aiutano a determinare la qualità della droga: odore caratteristico, aroma, sapore, sensazioni. Parametri precisi morfologici, colori, striature, dimensioni, caratteristiche dopo rottura... Esami microscopici ed aspetti botanici estremamente precisi e circostanziati... Caratteristiche identificative e qualitative tali da rientrare in un mercato salutistico ed essere proposte per fini salutistici.



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