Mirtillo, Vaccinium myrtillus, famiglia Ericacee; si caratterizza di flavonoidi, in particolare di antociani, noti per le proprietà capillarotrope.
Il mirtillo è un piccolo arbusto che vive nel sottobosco in montagna, a determinate altitudini; la droga è costituita dalle foglie e dai frutti. Le foglie contengono princìpi attivi, quali tannini, fenoli - come ad esempio l'arbutina (Uva ursina) - e antociani; la funzione degli antociani nel mirtillo,
insieme alla loro elevata concentrazione, è associata per lo più ai frutti, tant'è che le foglie sono utilizzate in associazione all'uva ursina con tutt'altra espressione funzionale rispetto alla droga frutti.
I frutti del mirtillo, dopo la raccolta, possono essere essiccati, liofilizzati, stabilizzati oppure sottoposti ad uso di conservanti. Nella maggioranza dei casi vengono liofilizzati, perché la quantità di acqua al loro interno è particolarmente elevata e dev'essere eliminata il più in fretta possibile; solo in questo modo si potranno conservare ed utilizzare, come droga, in preparazioni erboristiche, quali le tisane.
I frutti del mirtillo sono bacche contenenti una grande quantità di antociani; gli antociani sono glicosilati e hanno proprietà capillarotrope, finalizzate alla tonificazione del microcircolo retinico (aumentano la resistenza dei capillari retinici diminuendone permeabilità e
favorendo la proliferazione, lo sviluppo e la crescita della rete capillare). Quindi, in ultima analisi, i mirtilli sono un ottimo tonico per la visione, per il miglioramento visivo, specialmente nell'occhio stanco; viene altresì migliorata la visione notturna.