Ultima modifica 12.02.2020
Informazioni su Valdoxan - agomelatina fornite da EMEA

Che cos'è Valdoxan?

Valdoxan è un medicinale che contiene il principio attivo agomelatina ed è disponibile in compresse giallo-arancione di forma allungata (25 mg).

Per che cosa si usa Valdoxan?

Valdoxan viene usato nel trattamento della depressione maggiore negli adulti. La depressione maggiore è una malattia che causa a chi ne soffre disturbi dell'umore che interferiscono con la vita quotidiana. Tra i sintomi compaiono spesso profonda tristezza, senso di inutilità, perdita di interesse per le attività preferite, disturbi del sonno, senso di rallentamento, sensazioni d'ansia e variazioni del peso.
Il medicinale può essere ottenuto soltanto con prescrizione medica.

Come si usa Valdoxan?

La dose raccomandata di Valdoxan è di una compressa al giorno, assunta prima di andare a letto, con o senza cibo. Se dopo due settimane non si osserva un miglioramento dei sintomi, il medico può aumentare la dose a due compresse, assunte assieme prima di andare a letto. I pazienti depressi vanno trattati per almeno sei mesi onde assicurare la scomparsa dei sintomi.
Il fegato del paziente va tenuto sotto controllo effettuando un esame del sangue all'inizio del trattamento e successivamente dopo circa 6, 12 e 24 settimane. Controlli al fegato vanno effettuati anche in caso di sintomi che potrebbero indicare l'insorgenza di problemi al fegato. Il trattamento va interrotto se dagli esami del sangue emergono livelli anomali degli enzimi epatici. In tal caso l'esame del sangue andrà ripetuto fino a quando tali livelli non saranno tornati nella norma.
Siccome un effetto positivo di Valdoxan nei pazienti di oltre 65 anni non è stato dimostrato chiaramente, il medicinale va usato con cautela nei pazienti di questa fascia di età. Va inoltre usato con cautela nei pazienti con gravi o moderati problemi ai reni. Il medicinale non deve essere usato nei pazienti con problemi al fegato.

Come agisce Valdoxan?

Il principio attivo di Valdoxan, l'agomelatina, è un antidepressivo e agisce in due modi: stimolando i recettori MT1 e MT2, di norma attivati dalla melatonina, e bloccando i recettori 5-HT2C, di norma attivati dal neurotrasmettitore 5-idrossitriptamina (noto anche come "serotonina"). Si ritiene che ciò porti ad un aumento dei livelli di dopamina e Noradrenalina tra le cellule nervose nelle zone del cervello coinvolte nel controllo dell'umore. Si ritiene che ciò contribuisca ad alleviare i sintomi della depressione. Valdoxan potrebbe inoltre essere usato per normalizzare le fasi del sonno del paziente.

Quali studi sono stati effettuati su Valdoxan?

Gli effetti di Valdoxan sono stati analizzati in modelli sperimentali prima di essere studiati sugli esseri umani.
Valdoxan è stato confrontato con un placebo (trattamento fittizio) nel corso di cinque studi principali di breve termine condotti su un totale di 1893 adulti con depressione maggiore. Tre degli studi includevano pazienti trattati con altri antidepressivi, fluoxetina o paroxetina, come 'comparatore attivo'. I gruppi con comparatore attivo sono stati inclusi per controllare la capacità dello studio di misurare l'efficacia dei medicinali nel curare la depressione. Il parametro principale di efficacia di tutti e cinque gli studi era costituito dal cambiamento dei sintomi dopo sei settimane, misurato tramite una scala standard per la depressione, la Hamilton Depression Rating Scale (o HAM-D, scala di Hamilton per la valutazione della depressione). La ditta ha presentato inoltre i risultati di un ulteriore studio che ha confrontato Valdoxan con sertralina (un altro antidepressivo).
Altri due studi principali hanno confrontato la capacità di Valdoxan e del placebo di prevenire la ricomparsa dei sintomi in 706 pazienti con depressione già controllata in precedenza con Valdoxan. Il parametro principale di efficacia era costituito dal numero di pazienti con ricomparsa dei sintomi nelle 24-26 settimane di trattamento.

Quali benefici ha mostrato Valdoxan nel corso degli studi?

Negli studi di breve termine, Valdoxan si è rivelato più efficace del placebo nei due studi in cui non era stato utilizzato alcun comparatore attivo. Negli altri tre studi, in cui era stato impiegato un comparatore attivo, non sono emerse differenze nei punteggi tra i pazienti trattati con Valdoxan e quelli trattati con placebo. Tuttavia in due di questi studi non sono stati osservati effetti della fluoxetina o della paroxetina, rendendo difficile l'interpretazione dei risultati. L'ulteriore studio ha indicato che l'agomelatina era più efficace della sertralina, con una differenza di punteggio HAM-D di 1,68 dopo sei settimane.
Nel primo degli studi di lungo periodo non è emersa alcuna differenza tra Valdoxan e il placebo nella prevenzione della ricomparsa dei sintomi durante le 26 settimane di trattamento. Tuttavia il secondo studio ha mostrato che i sintomi ricomparivano nel 21% dei pazienti trattati con Valdoxan nel corso di 24 settimane (34 su 165), rispetto al 41% dei pazienti trattati con placebo (72 su 174).

Qual è il rischio associato a Valdoxan?

Gli effetti collaterali più comuni di Valdoxan (osservati in 1-10 pazienti su 100) sono mal di testa, vertigini, sonnolenza, insonnia, emicrania, nausea, diarrea, stitichezza, dolori nell'addome superiore (mal di stomaco), iperidrosi (eccessiva sudorazione), mal di schiena, affaticamento, aumento degli enzimi epatici e ansia. Per la maggior parte gli effetti collaterali erano lievi o moderati e si sono manifestati entro le prime due settimane di trattamento. Alcuni di essi possono essere collegati alla depressione del paziente più che a Valdoxan in sé. Per l'elenco completo degli effetti indesiderati rilevati con Valdoxan, si rimanda al foglio illustrativo.
Valdoxan non va usato nei pazienti che potrebbero essere ipersensibili (allergici) all'agomelatina o ad uno qualsiasi degli altri componenti. Valdoxan non deve essere usato nei pazienti con problemi al fegato, come cirrosi (formazione di cicatrizzazioni nel fegato) o malattia epatica attiva. Esso inoltre non deve essere usato nei pazienti che assumono medicinali che rallentano la scomposizione di Valdoxan nell'organismo, come fluvoxamina (un altro antidepressivo) e ciprofloxacina (un antibiotico).
Valdoxan non va inoltre usato nei pazienti anziani affetti da demenza.

Perché è stato approvato Valdoxan?

Il comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) ha preso atto che i benefici di Valdoxan nel trattamento della depressione potrebbero essere inferiori a quelli osservati con altri antidepressivi. Tuttavia, considerando che il medicinale è caratterizzato da una nuova modalità d'azione, da un numero limitato di effetti collaterali e da un profilo di sicurezza diverso rispetto agli antidepressivi esistenti, il comitato ha concluso che Valdoxan potrebbe costituire un valido trattamento per alcuni pazienti, a condizione di controllarne spesso la funzionalità epatica. Il CHMP ha pertanto deciso che i benefici di Valdoxan superano i suoi rischi nel trattamento degli episodi di depressione maggiore negli adulti. Il comitato ha raccomandando il rilascio dell'autorizzazione all'immissione in commercio per Valdoxan.

Quali sono le misure prese per garantire l'uso sicuro di Valdoxan?

Al momento della commercializzazione di Valdoxan, la ditta che lo produce fornirà materiali formativi destinati a coloro che lo prescrivono. Tali materiali illustreranno la sicurezza del medicinale, in particolare i possibili effetti sul fegato e le interazioni con altri medicinali.

Altre informazioni su Valdoxan:

Il 19 febbraio 2009 la Commissione europea ha rilasciato a Les Laboratoires Servier un'autorizzazione all'immissione in commercio per Valdoxan, valida in tutta l'Unione europea.
Per la versione completa dell'EPAR di Valdoxan, cliccare qui.

Ultimo aggiornamento di questa sintesi: 12-2008.


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