TRENTAL ® Pentossifillina

Ultima modifica 21.01.2020

TRENTAL ® è un farmaco a base di pentossifillina.

GRUPPO TERAPEUTICO: Vasodilatatore periferico.

TRENTAL ® Pentossifillina

Indicazioni TRENTAL ® Pentossifillina

TRENTAL ® è indicato nel trattamento di patologie vascolari cerebrali e periferiche su base aterosclerotica e diabetica. Tre le applicazioni più comuni ritroviamo: claudicatio intermittens, angiopatia diabetica, sindromi post-trombotiche, morbo di Raynaud e alterazioni vascolari cerebrali su base ischemia, trombotica ed embolica.

Meccanismo d'azione TRENTAL ® Pentossifillina

La pentossifillina, assunta oralmente tramite TRENTAL ® viene assorbita completamente a livello gastro-intestinale, raggiungendo le massime concentrazioni plasmatiche dopo circa 30 minuti dalla sua assunzione. Oltre alla pentossifillina, si ritrovano nel plasma anche altri metaboliti attivi, tra cui il cosiddetto M1, molto importante per la sua prolungata azione terapeutica.
L'efficacia terapeutica di questo principio attivo si deve essenzialmente alla sue proprietà emoreologiche, in grado di migliorare la deformabilità dei globuli rossi, riducendo la viscosità del sangue e la capacità aggregante piastrinica e pro-trombotica.
A queste azioni, mediate essenzialmente dalla modulazione di alcune pathway intracellulari (fosfodiesterasi - AMPciclico), si aggiunge anche l'azione fibrinolitica ed inibitrice dell'attivazione leucocotaria, che oltre a ridurre significativamente il potenziale rischio aterosclerotico e pro-infiammatorio, promuove i corretti scambi metabolici a livello del microcircolo, migliorando i parametri emodinamici.
Terminato il suo effetto terapeutico, la pentossifillina ed i suoi metaboliti attivi vengono eliminati a livello renale in maniera proporzionale alla dose assunta, evitando così qualsiasi fenomeno di accumulo.

Studi svolti ed efficacia clinica

PENTOSSIFILLINA E INFIAMMAZIONE IN PAZIENTI DIABETICI DI TIPO II.

Vascul Pharmacol. 2007 Aug-Sep;47(2-3):118-24. Epub 2007 Jun 2.

Effect of Pentoxifylline on inflammatory burden, oxidative stress and platelet aggregability in hypertensive type 2 diabetes mellitus patients.

Maiti R, Agrawal NK, Dash D, Pandey BL.


La somministrazione di pentossifillina in pazienti diabetici di tipo II, affetti anche da ipertensione, ha determinato una significativa riduzione di alcuni markers infiammatori associati allo sviluppo di patologie cardiovascolari. Più precisamente, si è osservata una riduzione dei livelli di proteina C reattiva del 20%, della VES del 18%, del numero di leucociti plasmatici dell'11%, dei markers infiammatori come la malonidialdeide ed un aumento del pull di antiossidanti. Tutti questi effetti potrebbero prevenire l'insorgenza di patologie cardiovascolari.


2.PENTOSSIFILLINA NELLA CLAUDICATIO INTERMITTENS

Am J Health Syst Pharm. 2001 Mar 15;58(6):485-93; quiz 494-6.

Treatment of intermittent claudication with pentoxifylline and cilostazol.

Tjon JA, Riemann LE.


La claudicatio intermittens è una condizione patologica caratterizzata da dolore agli arti inferiori, che costringe i pazienti ad una deambulazione difficoltosa, spia di una vasculopatia periferica. Nonostante l'efficacia della pentossifillina nel miglioramento della sintomatologia, affinché si possa ottenere un miglioramento duraturo è necessario migliorare lo stile di vita generale, e ricorrere alla terapia farmacologica solo in un secondo momento.


3.GLI EFFETTI ANTINFIAMMATORI DELLA PENTOSSIFILLINA

Atherosclerosis. 2008 Jan;

Pentoxifylline reduces pro-inflammatory and increases anti-inflammatory activity in patients with coronary artery disease--a randomized placebo-controlled study.

Fernandes JL, de Oliveira RT, Mamoni RL, Coelho OR, Nicolau JC, Blotta MH, Serrano CV Jr.


L'utilizzo della pentossifillina in pazienti con sindrome coronarica acuta (patologia su base aterosclerotica), ha determinato un calo importante delle concentrazioni plasmatiche di citochine infiammatorie, a favore di citochine anti-infiammatorie come IL-10 e TGF-beta. Questo ribilanciamento potrebbe essere importante nella prevenzione e nella regressione delle patologie coronariche, e più in generale di quelle aterosclerotiche.

Modalità d'uso e posologia

TRENTAL ® compresse a rilascio modificato da 400/600 mg di pentossifillina: il dosaggio raccomandato è quello di una compressa da 600 mg 2 volte al dì, o di una compressa da 400 mg per 3 volte al dì. L'assunzione dovrebbe essere preferita dopo i pasti, ad intervalli regolari e per periodi di trattamento protratti nel tempo.
Eventuali adeguamenti del dosaggio, così come la scelta delle tempistiche del protocollo terapeutico, devono essere stabiliti dal medico dopo un'attenta valutazione delle condizioni fisio-patologiche del paziente.

IN OGNI CASO, PRIMA DELL'ASSUNZIONE DI TRENTAL ® Pentossifillina - è NECESSARIA LA PRESCRIZIONE ED IL CONTROLLO DEL PROPRIO MEDICO.

Avvertenze TRENTAL ® Pentossifillina

L'assunzione di TRENTAL ® dovrebbe avvenire con cura nei pazienti con ridotta funzionalità renale, data l'escrezione urinaria della pentossifillina e dei suoi metaboliti attivi. Un'attenta anamnesi dovrebbe precedere la somministrazione di TRENTAL ® al fine di evitare l'insorgenza di reazioni avverse in pazienti ipotesi o con fragilità vascolare e labilità circolatoria.
Sebbene il farmaco non sembri interferire direttamente con le normali capacità percettive del paziente, la possibile incidenza di effetti collaterali quali vertigini e cefalea, potrebbe rendere pericoloso l'uso di macchinari o la guida di autoveicoli.


GRAVIDANZA ED ALLATTAMENTO

La sperimentazione pre-clinica, condotta su animali da laboratorio, non ha evidenziato effetti teratogeni o mutageni della pentossifillina sul feto. Nonostante questi dati, vista l'assenza di trials clinici univoci e sicuri, si sconsiglia l'assunzione di TRENTAL ® durante l'intera gravidanza e nella successiva fase di allattamento. Qualora, in quest'ultimo caso, fosse indispensabile la somministrazione di tale farmaco, sarebbe opportuno sospendere l'allattamento al seno.

Interazioni

Il modesto effetto ipotensivo della pentossifillina potrebbe essere decisamente potenziato dalla concomitante assunzione di farmaci antipertensivi, determinando uno scarso controllo pressorio.
Al fine di evitare questo effetto collaterale, sarebbe opportuno monitorare i livelli pressori costantemente ed eventualmente provvedere all'adeguamento del dosaggio.
La pentossifillina sembra inoltre dotata di alcuni effetti metabolici tali da poter richiedere un adeguamento del dosaggio di ipoglicemizzanti orali o di insulina, in pazienti diabetici sottoposti a terapia con TRENTAL ®

Controindicazioni TRENTAL ® Pentossifillina

TRENTAL ® è controindicato in caso di ipersensibilità verso uno dei suoi componenti, in caso di infarto cardiaco recente e di gravi emorragie.

Effetti indesiderati - Effetti collaterali

Gli effetti collaterali osservati durante la sperimentazione clinica, e registrati nell'esperienza post-marketing, sono stati clinicamente poco importanti, rilevando una buona tollerabilità della pentossifillina.
Disturbi gastro-enterici, cefalea e vertigini sono stati gli effetti più descritti, mentre decisamente più rari sono stati episodi di ipersensibilità e turbe della frequenza cardiaca. In ogni caso, tutte le suddette reazioni avverse sono state di carattere transitorio, scomparendo rapidamente in seguito a sospensione della terapia.

Note

TRENTAL ® è vendibile solo sotto prescrizione medica.


Le informazioni su TRENTAL ® Pentossifillina pubblicate in questa pagina possono risultare non aggiornate o incomplete. Per un uso corretto di tali informazioni, consulta la pagina Disclaimer e informazioni utili.