RANIDIL ® è un farmaco a base di Ranitidina cloridrato
GRUPPO TERAPEUTICO: Antiacidi, antiemetici ed antiulcera peptica – antagonista H2
Indicazioni RANIDIL ® - Ranitidina
RANIDIL ® è impiegato in ambito clinico nel trattamento dell'ulcera duodenale, dell'ulcera gastrica benigna, dell'ulcera recidivante, delle esofagiti da reflusso, delle gastriti, delle duodeniti e di tutte le altre patologie sostenute da un ipersecrezione gastrica.
Meccanismo d'azione RANIDIL ® - Ranitidina
La Ranitidina, principio attivo di RANIDIL ® , rappresenta la molecola appartenente alla categoria degli antagonisti dei recettori H2 dell'istamina, generalmente più utilizzata in ambito clinico nel trattamento delle patologie sostenute dall'aumentata secrezione cloridopeptica.
Assunta per os, la Ranitidina viene abbondantemente assorbita al livello del tratto gastro-enterico, raggiungendo la massima concentrazione plasmatica in poche ore dall'assunzione per distribuirsi prevalentemente al livello gastrico dove interagendo con i recettori istaminici H2 ne limita l'attività.
Tale azione biologica si concretizza con la riduzione della secrezione gastrica sia in condizioni di riposo che in seguito alla stimolazione vagale, da gastrina o da cibo, con la conseguente riduzione del volume del succo gastrico e della pepsina.
Il tutto si traduce in una maggior protezione della mucosa gastrica dagli stimoli flogistici esercitati dall'ipersecrezione gastrica, quindi in un miglior controllo della sintomatologia associata.
Terminata la propria attività la Ranitidina, prevalentemente in forma immodificata, viene eliminata tramite le urine a seguito di un netto processo di filtrazione glomerulare e secrezione tubulare attiva.
Studi svolti ed efficacia clinica
ANAFILASSI ALLA RANITIDINA
Eur Ann Allergy Clin Immunol. 2012 Dec;44(6):253-5.
Intraoperative anaphylaxis: a case report of allergy to ranitidine.
Antonicelli L, Stagnozzi G, Massaccesi C, Manfredi M, Valentini M, Campi P.
Recentissimo studio che riporta lo sviluppo di una grave anafilassi intraoperatoria IgE mediata alla Ranitidina, responsabile di un grave declino del quadro clinico del paziente sottoposto a trattamento chirurgico.
L'EFFICACIA CLINICA DELLA RANITIDINA
World J Gastroenterol. 2012 May 21;18(19):2390-5. doi: 10.3748/wjg.v18.i19.2390.
A randomized open-label trial of on-demand rabeprazole vs ranitidine for patients with non-erosive reflux disease.
Kobeissy AA, Hashash JG, Jamali FR, Skoury AM, Haddad R, El-Samad S, Ladki R, Aswad R, Soweid AM.
Studio che dimostra come l'uso a bisogno della Ranitidina per quattro settimane possa migliorare sensibilmente le condizioni cliniche di pazienti affetti da malattia da reflusso non erosiva, garantendo un netto miglioramento della qualità di vita.
DANNI DA USO PEDIATRICO DI RANITIDINA
Pediatrics. 2012 Jan;129(1):e40-5. doi: 10.1542/peds.2011-0796. Epub 2011 Dec 12.
Ranitidine is associated with infections, necrotizing enterocolitis, and fatal outcome in newborns.
Terrin G, Passariello A, De Curtis M, Manguso F, Salvia G, Lega L, Messina F, Paludetto R, Canani RB.
Interessantissimo studio che dimostra come la terapia con Ranitidina possa essere associata in un incremento del rischio di infezioni, enterocolite necrotizzante e morte in neonati, suggerendo pertanto l'uso molto studiato di questo farmaco anche durante la gravidanza e nel successivo periodo di allattamento al seno oltre che nelle prime settimane di vita.
Modalità d'uso e posologia
RANIDIL ®
Compresse per uso orale da 75 - 150 - 300 mg di Ranitidina Cloridrato;
Compresse effervescenti da 150 - 300 mg di Ranitidina Cloridrato;
Sciroppo da 150 mg di Ranitidina cloridrato per 10 ml di prodotto.
Il dosaggio e il timing di assunzione devono necessariamente essere definiti dal proprio medico dopo aver valutato attentamente lo stato di salute complessivo del paziente, la gravità del suo quadro clinico e gli obiettivi terapeutici da raggiungere.
Pertanto nonostante il dosaggio generalmente più utilizzato sia quello di 300 mg al giorno suddiviso in due assunzioni, è compito del medico formulare un protocollo terapeutico adatto per ogni circostanza.
Si consiglia in ogni caso di assumere RANIDIL ® a stomaco pieno.
Avvertenze RANIDIL ® - Ranitidina
La terapia con RANIDIL ® dovrebbe essere preceduta da un attenta visita medica atta a valutare l'appropriatezza prescrittiva e l'eventuale presenza di contestuali patologie, quali ad esempio quelle neoplastiche dello stomaco, la cui sintomatologia potrebbe essere mascherata dall'azione terapeutica della Ranitidina, ritardando così il momento della diagnosi.
L'uso di questo farmaco dovrebbe avvenire con particolare cautela nei pazienti affetti da patologie epatiche e renali, considerando in questi casi la necessità di adeguare le dosi normalmente utilizzate.
Sarebbe inoltre opportuno richiedere la supervisione del proprio medico durante l'intero iter terapeutico.
Si raccomanda di conservare il farmaco fuori dalla portata dei bambini.
Nonostante non vi siano al momento evidenze scientifiche relative alla sicurezza della Ranitidina per la salute fetale, la capacità della Ranitidina di attraversare agevolmente sia la barriera emato-placentare che il filtro mammario esponendosi di conseguenza al feto ed al lattante, limita notevolmente gli impieghi clinici della Ranitidina durante la gravidanza e nel successivo periodo di allattamento al seno, il cui utilizzo dovrebbe avvenire sotto la stretta supervisione medica.
Interazioni
Al fine di preservare le caratteristiche farmacocinetiche e farmacodinamiche della Ranitidina, riducendo al contempo l'incidenza di possibili effetti collaterali, il paziente in terapia con RANIDIL ® dovrebbe prestare particolare cautela alla contestuale assunzione di :
- Antiacidi, in grado di ridurre l'assorbimento della Ranitidina;
- Diazepam, propanololo, teofillina e lidocaina, il cui metabolismo potrebbe essere influenzato dall'azione inducente sui sistemi citocromiali della Ranitidina;
- Farmaci eliminati per via renale, le cui cinetiche di eliminazione potrebbero essere ulteriormente potenziate dalla Ranitidina.
Controindicazioni RANIDIL ® - Ranitidina
L'uso di RANIDIL ® è controindicato in caso di ipersensibilità al principio attivo o ad uno dei suoi eccipienti o ad altre molecole strutturalmente correlate.
Effetti indesiderati - Effetti collaterali
Nonostante la Ranitidina risulti generalmente ben tollerata, il suo uso, soprattutto quando prolungato a lungo nel tempo, potrebbe determinare la comparsa di costipazione, nausea,vomito, diarrea e dolori addominali.
Decisamente più rare sono le potenziali reazioni avverse a carico del sistema nervoso e del fegato e tutte le reazioni da ipersensibilità al principio attivo.
Note
RANIDIL ® è un farmaco soggetto a prescrizione medica obbligatoria.
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