Farmaci Generici o Equivalenti: Cosa Sono, Efficacia e Sicurezza

Farmaci Generici o Equivalenti: Cosa Sono, Efficacia e Sicurezza
Ultima modifica 01.07.2021
INDICE
  1. Cosa sono i Farmaci Generici?
  2. Bioequivalenza dei Farmaci Generici
  3. Autorizzazione dei Farmaci Equivalenti
  4. Denominazione dei Farmaci Equivalenti
  5. Qualità, Sicurezza ed Efficacia
  6. Costo dei Farmaci Equivalenti

Cosa sono i Farmaci Generici?

I farmaci generici - o farmaci equivalenti - sono farmaci aventi la medesima composizione in principi attivi - sia qualitativa che quantitativa - dei medicinali di marca, anche detti "di riferimento" o "brandizzati", il cui brevetto è scaduto.

Farmaci generici Shutterstock

Oltre a contenere lo stesso tipo e la medesima quantità di principi attivi, i farmaci equivalenti devono avere la stessa forma farmaceutica e possedere una bioequivalenza con i medicinali di riferimento che deve essere dimostrata da appositi studi di biodisponibilità.

La denominazione, l'aspetto (come il colore e la forma) e la confezione del farmaco generico sono diversi da quelli del farmaco di riferimento; allo stesso modo, anche gli eccipienti (ossia gli ingredienti inattivi) possono essere differenti nei due medicinali.

In altri termini, i farmaci equivalenti potrebbero essere definiti come una copia dei farmaci di marca autorizzati per i quali si è concluso il periodo definito di "data protection" -  solitamente della durata di 10 anni - durante il quale il Titolare dell'Autorizzazione all'Immissione in Commercio del medicinale di riferimento può far valere il diritto di proprietà intellettuale sui dati di sicurezza ed efficacia, allo scopo di poter rientrare dei costi che ha dovuto sostenere per gli studi di ricerca e sviluppo necessari alla realizzazione del farmaco stesso.

Bioequivalenza dei Farmaci Generici

Significato del concetto di Bioequivalenza fra due Medicinali

Un farmaco generico è considerato bioequivalente a un farmaco di marca quando, alla stessa dose somministrata, i loro profili di concentrazione sanguigna nel tempo sono così simili da essere improbabile che essi possano risultare significativamente differenti in termini di efficacia terapeutica e sicurezza d'uso.

In pratica, come riportato sulla guida ai medicinali equivalenti dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) "il concetto di medicinale equivalente si basa sull'assunto che, in uno stesso soggetto, la variabilità dell'andamento temporale della concentrazione plasmatica di sostanza attiva non superi un certo intervallo di variabilità ritenuta compatibile con l'equivalenza terapeutica; questo comporta una equivalente concentrazione di sostanza attiva nel sito di azione e, pertanto, un effetto terapeutico equivalente".

Cercando di riassumere il concetto in maniera più semplice, due medicinali possono essere considerati bioequivalenti quando è stata dimostrata l'equivalenza terapeutica fra le due formulazioni che contengono il medesimo principio attivo alla medesima concentrazione.

Autorizzazione dei Farmaci Equivalenti

Come viene Autorizzato all'Immissione in Commercio un Medicinale Equivalente?

Quando un'azienda vuole ottenere l'Autorizzazione all'Immissione in Commercio (AIC) per un medicinale equivalente da essa prodotto può seguire due strade:

  • Generare e far affidamento su dati propri per dimostrarne efficacia e sicurezza;

oppure può:

  • "Accedere" ai dati di sicurezza ed efficacia presentati all'Autorità Regolatoria dall'azienda che ha prodotto il medicinale di marca in occasione della sua registrazione. In questo caso, tuttavia, l'azienda che decide di avvalersi dei dati ottenuti per il medicinale di marca dovrà dimostrare che il suo farmaco generico è medicalmente equivalente al prodotto innovatore, presentando uno studio di "bioequivalenza" che dimostri come i due medicinali abbiano la stessa biodisponibilità.

La procedura necessaria all'autorizzazione dei farmaci generici prevede che la Commissione Tecnico Scientifica (CTS) dell'AIFA esprima le proprie valutazioni sulla domanda entro novanta giorni dalla presentazione della stessa. Dopo la delibera della CTS, l'AIFA adotta il provvedimento di autorizzazione all'immissione al commercio entro trenta giorni.

Denominazione dei Farmaci Equivalenti

Come possono essere chiamati i Medicinali Generici?

Il nome dei medicinali equivalenti può essere:

  • Composto dalla Denominazione Comune Internazionale (DCI) del principio attivo seguita dal nome del titolare dell'Autorizzazione all'Immissione in Commercio (AIC);

oppure può:

  • Essere costituito da un nome di fantasia, esattamente come avviene per i farmaci di marca.

In qualsiasi caso, sulla confezione esterna dovrà essere riportata la dicitura "Medicinale Equivalente" per consentire di identificare il farmaco generico e distinguerlo da uno di riferimento.

Qualità, Sicurezza ed Efficacia

Requisiti fondamentali per l'Autorizzazione all'Immissione in Commercio

Qualità, sicurezza ed efficacia sono caratteristiche che qualsiasi farmaco, sia esso di marca o equivalente, deve possedere per poter ottenere l'autorizzazione all'immissione in commercio. Pertanto, ogni azienda farmaceutica dovrà necessariamente produrre un dossier di registrazione che si compone di tre sezioni specifiche dedicate a queste tre caratteristiche. Il dossier così composto verrà poi valutato, in funzione al tipo di procedura, dagli Uffici della Commissione Tecnico Scientifica (CTS) dell'AIFA o dal Committee for Medicinal Products for Human Use (CHMP) dell'EMA (Agenzia Europea per i Medicinali). Solo in seguito alla verifica di conformità alla norma dei requisiti di qualità, sicurezza ed efficacia, l'AIC potrà essere concessa.

Requisiti per i Medicinali Equivalenti

Senza entrare nello specifico delle prove e delle verifiche cui un farmaco deve essere sottoposto per rispondere ai criteri di qualità, sicurezza ed efficacia necessari, vediamo quali sono i requisiti che un medicinale equivalente deve possedere per ottenere l'AIC:

  • Innanzitutto, è necessario che esista un medicinale di riferimento già approvato da un'autorità regolatoria dell'Unione Europea sulla base di un dossier completo. A questo proposito, tuttavia, è doveroso precisare che il farmaco equivalente non può essere immesso in commercio finché non siano trascorsi 10 anni dall'autorizzazione iniziale del medicinale di riferimento.
  • L'aspirante titolare dell'AIC deve poi:
    • Dimostrare la bioequivalenza al medicinale di riferimento;
    • Documentare in maniera dettagliata la chimica, il processo di produzione e le misure adottate relativamente al controllo di qualità, seguendo le indicazioni della normativa e delle linee-guida europee per i principi attivi di uso consolidato;
    • Assicurare che le materie prime e il prodotto finito soddisfino le specifiche della Farmacopea Europea;
    • Dimostrare che il medicinale equivalente abbia un profilo di impurezze confrontabile a quello del medicinale di riferimento e che quindi non siano necessari nuovi studi di sicurezza;
    • Dimostrare che il medicinale mantenga le caratteristiche di stabilità per il periodo di validità indicato in etichetta e che il contenitore e il sistema di chiusura non interagiscano con il medicinale. I titolari di medicinali sterili devono presentare dati di sterilità che dimostrino l'integrità microbiologica dei prodotti.
  • Naturalmente, sia il foglietto illustrativo (FI) che il riassunto delle caratteristiche del prodotto (RCP) del medicinale equivalente devono essere armonizzati a quelli del medicinale di riferimento.
Eccipienti

A differenza di quanto avviene per i principi attivi che devono essere uguali in termini di tipologia e dosaggio, gli eccipienti possono essere differenti fra farmaco equivalente e farmaco di marca.

Gli eccipienti, infatti, sono sostanze inerti, non attive farmacologicamente, il cui impiego è necessario per rendere somministrabile il principio attivo e per consentire stabilità e conservabilità alla formulazione farmaceutica.

Di contro, l'utilizzo di determinati eccipienti potrebbe avere ripercussioni in determinate categorie di pazienti (si pensi, ad esempio, a fenomeni allergici, intolleranze, presenza di sostanze che possono interferire con patologie in atto, ecc.). Simili aspetti, pertanto, devono essere gestiti attraverso una corretta in formazione sul foglietto illustrativo e sul RCP del medicinale seguendo quanto previsto dalla linea guida europea in relazione al paragrafo  "Avvertenze Speciali: informazioni importanti su alcuni eccipienti del medicinale X". Questa indispensabile informazione consentirà sia al medico che al paziente di ricorrere all'uso del medicinale equivalente con consapevolezza e tranquillità.

Controlli Post-Marketing

I medicinali equivalenti vengono sottoposti ai medesimi controlli post-marketing dei medicinali di marca e sono monitorati sia a livello nazionale che a livello europeo mediante appositi programmi di farmacosorveglianza.

I test di qualità vengono effettuati su medicinali prelevati dai NAS a campione fra quelli venduti in farmacia, sia tramite il Programma di Controllo Annuale che in seguito a segnalazione di potenziali difetti.

Costo dei Farmaci Equivalenti

Prezzo dei Medicinali Generici: come viene fissato?

I farmaci generici possiedono un costo inferiore di almeno il 20% rispetto ai farmaci di marca. Tale differenza è dovuta a una serie di fattori che riguardano ricerca, sviluppo, progettazione e studi condotti sul farmaco stesso. Difatti, le aziende produttrici di farmaci equivalenti possono permettersi di vendere il proprio prodotto a prezzi inferiori poiché:

  • Non devono sostenere costi di ricerca e sviluppo in quanto il principio attivo è già conosciuto;
  • Non devono effettuare studi preclinici in quanto già condotti dall'azienda farmaceutica produttrice del farmaco di marca;
  • Non devono condurre studi clinici atti a dimostrare efficacia terapeutica e sicurezza d'uso del medicinale sull'uomo.

Lo sapevi che…

Il farmacista è tenuto per legge ad informare il paziente dell'esistenza del medicinale equivalente al farmaco di marca eventualmente prescritto dal medico, così come è tenuto ad informarlo della differenza di prezzo fra i due prodotti e dell'eventuale quota da versare nel caso in cui il paziente volesse comunque acquistare il farmaco di riferimento.

Tuttavia, qualora il medico apponesse sulla prescrizione medica la dicitura "NON SOTITUIBILE", il farmacista è tenuto a dispensare al paziente il farmaco indicato dal medico sulla ricetta.

Per informazioni più specifiche, consulta la: Guida dedicata ai Medicinali Equivalenti dell'AIFA

Autore

Dott.ssa Ilaria Randi

Dott.ssa Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista