Ultima modifica 29.01.2020

CRESTOR ® è un farmaco a base di rosuvastatina sale di calcio

GRUPPO TERAPEUTICO: Ipolipemizzanti - Inibitore della HMG-CoA reduttasi

CRESTOR ® Rosuvastatina

Indicazioni CRESTOR ® Rosuvastatina

CRESTOR ® è indicato nel trattamento dell'ipercolesterolemia primaria, della dislipidemia mista e dell'ipercolesterolemia familiare eterozigote, ogniqualvolta la terapia dietetica ed altri trattamenti non farmacologici - come esercizio fisico controllato e calo ponderale - non producono risultati soddisfacenti. Ad ogni modo, anche durante la terapia con CRESTOR ® è opportuno mantenere un corretto stile di vita, atto a migliorare il profilo lipidemico del paziente.
CRESTOR ® può essere utilizzato nei casi più gravi e rari di ipercolesterolemia, ad esempio la forma familiare omozigote, sempre come coadiuvante di una dieta adeguata e comunque associato ad altri trattamenti ipolipemizzanti.

Meccanismo d'azione CRESTOR ® Rosuvastatina

La rosuvastatina assunta per os viene assorbita nel tratto gastro-enterico, raggiungendo il picco plasmatico dopo 5 ore dalla sua somministrazione orale. Legata alle proteine plasmatiche, prevalentemente all'albumina, raggiunge in grandi quantità il fegato, dove espleta parte della sua funzione biologica. Gli effetti terapeutici di questo principio attivo si devono infatti a diverse azioni biologiche, così riassumibili:

  1. Inibizione dell'enzima HMG-CoA reduttasi necessario alla sintesi del mevalonato (tappa enzimatica irreversibile e decisiva per la sintesi del colesterolo)
  2. Aumento del numero di recettori epatici per le LDL sugli epatociti (garantisce un miglior turn-over di queste lipoproteine);
  3. Riduzione della sintesi epatica di VLDL, precorritrici delle LDL.

Tutti questi meccanismi si concretizzano nella riduzione dei valori plasmatici di colesterolo totale, di colesterolo LDL e di trigliceridi, apprezzabili entro una settimana dall'inizio del trattamento e massimi alla quarta, dopo la quale rimangono costanti per tutta la terapia.
Terminata la sua azione terapeutica (emivita 19 ore), la rosuvastatina viene eliminata prevalentemente immodificata con le feci, e in piccola parte tramite le urine, sebbene una minima percentuale venga metabolizzata a livello epatico in metaboliti inattivi come il lattone.

Sintesi del Colesterolo

L'importanza della terapia ipolipemizzante si deve soprattutto all'azione terapeutica nei confronti delle patologie cardiovascolari associate all'aterosclerosi (eventi ischemici cardiovascolari, infarto del miocardio, ictus cerebrale e morte).

Studi svolti ed efficacia clinica

Am J Cardiol. 2003 Jul 15;92(2):152-60.

Comparison of the efficacy and safety of rosuvastatin versus atorvastatin, simvastatin, and pravastatin across doses (STELLAR* Trial).

Jones PH, Davidson MH, Stein EA, Bays HE, McKenney JM, Miller E, Cain VA, Blasetto JW;STELLAR Study Group.



In questo studio è stata valutata l'efficacia di varie dosi di rosuvastatina nel trattamento per 6 settimane di pazienti affetti da ipercolesterolemia, con livelli plasmatici di colesterolo LDL compresi tra i 160 ed i 250 mg/dL. La terapia con rosuvastatina ha garantito il raggiungimento del target terapeutico (colesterolo LDL inferiore a 100mg) in più dell'80% dei pazienti trattati. Percentuali decisamente inferiori si sono registrate durante il raffronto con altre statine. Inoltre, il calo medio di colesterolo LDL ottenuto con rosuvastatina è risultato maggiore di almeno il 10% rispetto a quello ottenuto con altri farmaci.

2. ROSUVASTATINA E COENZIMA Q 10

J Am Coll Cardiol. 2010 Oct 5;56(15):1196-204.

Coenzyme Q10, rosuvastatin, and clinical outcomes in heart failure: a pre-specified substudy of CORONA (controlled rosuvastatin multinational study in heart failure).

McMurray JJ, Dunselman P, Wedel H, Cleland JG, Lindberg M, Hjalmarson A, Kjekshus J,Waagstein F, Apetrei E, Barrios V, Böhm M, Kamenský G, Komajda M, Mareev V, Wikstrand J;CORONA Study Group.


E' noto come la catena isoprenilica del coenzima Q10 venga sintetizzata da un precursore, il mevalonato, condiviso con il metabolismo del colesterolo ed inibito dall'utilizzo delle statine. Diversi esperti in tutto il mondo sostengono che il deficit di coenzima Q10 che si osserva nei pazienti sottoposti a terapia con statine a lungo termine, possa esser in parte responsabile delle miopatie e della rabdomiolisi associate a questo tipo di trattamento (ipotizzando il ruolo pro-energetico ed antiossidante del coenzima Q10 nel metabolismo mitocondriale). Questo studio di rilevante importanza mostra come la rosuvastatina possa determinare un decremento significativo dei livelli di coenzima Q10, senza per questo incidere sull'esordio di reazioni collaterali.


3. L'EFFICACIA DELLA ROSUVASTATINA NELLA PREVENZIONE DEL RISCHIO CARDIOVASCOLARE

Eur Heart J. 2010 Oct 22. [Epub ahead of print]

Rosuvastatin for primary prevention in patients with European systematic coronary risk evaluation risk >=5% or Framingham risk >20%: post hoc analyses of the JUPITER trial requested by European health authorities.

Koenig W, Ridker PM.


Questo importantissimo studio europeo - condotto su quasi 18.000 pazienti affetti da elevato rischio cardiovascolare (monitorato anche con il dosaggio plasmatico della proteina c reattiva) e livelli di colesterolo LDL non patologici - mostra come la somministrazione di rosuvastatina abbia garantito un dimezzamento degli incidenti cardiovascolari (infarto, ictus e morte) anche per pazienti con livelli di colesterolo LDL tali da non giustificare la prescrizione del farmaco.

Modalità d'uso e posologia

CRESTOR ® compresse da 5/10/20/40mg di rosuvastatina sale di calcio: la formulazione del dosaggio dovrebbe tener conto dei livelli di colesterolo totale, colesterolo LDL, colesterolo HDL e soprattutto del rischio cardiovascolare complessivo, quindi associato anche ad altri fattori, come obesità, patologie metaboliche (diabete), ipertensione e familiarità per le malattie cardiovascolari.
Le linee guida consigliano l'assunzione, nella fase iniziale di trattamento, di 5/10 mg di rosuvastatina una volta al giorno, abbinata ad una dieta ipolipidica e ad uno stile di vita corretto. Il dosaggio può essere incrementato fino a 20mg dopo quattro settimane di trattamento, periodo nel quale il piano terapeutico raggiunge la massima efficacia.
Dosi superiori ai 20 mg possono essere utilizzate in pazienti con ipercolesterolemia grave e affetti da alto rischio cardiovascolare, ma solo sotto stretto controllo specialistico, dal momento che l'incidenza di eventi avversi aumenta significativamente a queste dosi. Simili dosaggi non dovrebbero essere somministrati a pazienti con insufficienza renale, anche di moderata entità.

IN OGNI CASO, PRIMA DELL'ASSUNZIONE DI CRESTOR ® Rosuvastatina - è NECESSARIA LA PRESCRIZIONE ED IL CONTROLLO DEL PROPRIO MEDICO.

Avvertenze CRESTOR ® Rosuvastatina

Nei casi di ipercolesterolemia primaria, si dovrebbe ricorrere alla somministrazione di CRESTOR ® solo in caso di fallimento di una precedente terapia dietetica protratta per almeno 12 settimane. Durante tutto il piano terapeutico sarebbe comunque necessario mantenere uno stile di vita corretto ed una dieta adeguata.
Dosaggi superiori ai 20 mg, più precisamente dosi terapeutiche di 40 mg, sono state associate ad un aumento del lavoro renale, pertanto durante terapia con CRESTOR ® di alte dosi sarebbe opportuno monitorare la funzionalità renale, al fine di evitare eventuali danni. Allo stesso modo, dovrebbero esser monitorati i livelli plasmatici di creatinkinasi (marker di danno muscolare), in quanto dosi di rosuvastatina superiori ai 20 mg/die potrebbero compromettere l'integrità muscolare con mialgia, miopatie e raramente anche rabdomiolisi.
Inoltre, sia prima che durante il periodo di trattamento, sarebbe necessario monitorare i marker di funzionalità epatica, soprattutto in alcuni pazienti a rischio (bevitori di alcolici e pazienti con pregressa malattia epatica), al fine di evitare un'alterazione delle normali proprietà farmacocinetiche, con potenziamento degli effetti collaterali.
In pazienti anziani e giapponesi, per i quali l'esposizione al farmaco è decisamente maggiore, si dovrebbero utilizzare dosi terapeutiche non superiori ai 5 mg.
CRESTOR ® tra i suoi eccipienti contiene lattosio, quindi se ne sconsiglia l'assunzione in caso di intolleranza al lattosio/galattosio o in caso di deficit enzimatico di lattasi.
Noto il meccanismo d'azione di CRESTOR ® e l'assenza in letteratura di evidenze scientifiche, è possibile escludere eventi avversi in grado di ridurre le capacità percettive e reattive del paziente, e rendere pericoloso l'uso di macchinari e la guida di autoveicoli.


GRAVIDANZA ED ALLATTAMENTO

La somministrazione di CRESTOR ® è severamente controindicata in gravidanza, vista l'importanza del colesterolo nel normale sviluppo embrionale e fetale; pertanto, in caso di terapia con statine, sarebbe opportuno assumere idonee misure contraccettive.
Non esistono dati clinici riguardanti gli effetti delle statine secrete nel latte materno sulla salute del neonato; pertanto si consiglia di evitare l'allattamento al seno durante la terapia con questi farmaci.

Interazioni

Aumento delle concentrazioni plasmatiche di rosuvastatina possono realizzarsi in seguito alla concomitante assunzione di:

  1. Ciclosporina;
  2. Warfarin ed antagonisti della vitamina K;
  3. Fibrati e sostanze ad azione ipolipemizzante;
  4. Inibitori dell'enzima epatico CYP3A4 (itraconazolo), deputato al metabolismo della rosuvastatina (registrati aumenti clinicamente non rilevanti).

In questi casi sarebbe opportuno rivedere i dosaggi di CRESTOR ® al fine di evitare la comparsa di effetti collaterali.
Un calo delle concentrazioni di rosuvastatina si è osservato durante la somministrazione di:

  1. Antiacidi;
  2. Eritromicina;

CRESTOR ® inoltre, è in grado di aumentare le concentrazioni plasmatiche di contraccettivi orali, richiedendo quindi un ulteriore adeguamento del dosaggio di questi farmaci.
Un aumento del rischio di miopatia si è osservato in caso di concomitante somministrazione di CRESTOR ® con altri inibitori delle HMG-GoA reduttasi (incluso il riso rosso fermentato) e fibrati, soprattutto a dosi superiori ai 20mg di rosuvastatina.

Controindicazioni CRESTOR ® Rosuvastatina

CRESTOR ® è controindicato in caso di ridotta funzionalità epatica, di insufficienza renale di grave entità, di miopatie e condizioni predisponenti a patologie del muscolo scheletrico, di concomitante assunzione di ciclosporine e di ipersensibilità verso uno dei suoi componenti.
Dosi pari a 40mg di rosuvastatina sono controindicate in pazienti con insufficienza epatica anche di modesta gravità, con familiarità o storia di pregressa malattia muscolare (soprattutto in associazione con altri ipolipemizzanti) ed in pazienti giapponesi, per i quali vi è una maggior esposizione al farmaco.

Effetti indesiderati - Effetti collaterali

Gli effetti indesiderati associati alla terapia con CRESTOR ® sono generalmente ben tollerati, di lieve entità e limitati al periodo di trattamento. Più precisamente, tra gli effetti collaterali più comuni rientrano: mal di testa, vertigini, stipsi, nausea, dolore addominale, mialgia ed astenia. A dosi superiori ai 20 mg si sono osservate miopatie, aumento plasmatico di creatin kinasi, proteinuria e aumento delle transaminasi, indici rispettivamente di sofferenza muscolare, renale ed epatica.
In ogni caso la sintomatologia è prontamente regredita una volta sospesa o riadattata la terapia farmacologica.

Note

CRESTOR ® è vendibile solo sotto prescrizione medica.


Le informazioni su CRESTOR ® Rosuvastatina pubblicate in questa pagina possono risultare non aggiornate o incomplete. Per un uso corretto di tali informazioni, consulta la pagina Disclaimer e informazioni utili.