Farmaci per Curare il Tumore ai Testicoli

Ultima modifica 03.01.2020

Definizione

Il tumore ai testicoli è una patologia neoplastica che può originare dalle cellule sia germinali, sia non germinali delle gonadi maschili.
Questo tipo di tumore non è molto comune e può interessare uno solo, o più raramente entrambi i testicoli.
In genere, colpisce pazienti con età compresa fra i 15 e i 35 anni.

Cause

Come per tutte le neoplasie, anche il tumore al testicolo è provocato da un accumulo di mutazioni genetiche, che porta ad una proliferazione cellulare incontrollata e indifferenziata, tale per cui le cellule del tessuto colpito perdono la loro normale struttura e si replicano a velocità estremamente elevata.
Inoltre, vi sono dei fattori che possono aumentare il rischio di sviluppare questo tipo di neoplasia. Fra questi ricordiamo la presenza di un'eventuale storia famigliare di tumore ai testicoli, l'infertilità, lo sviluppo anormale del testicolo, il criptorchidismo, il vizio del fumo e l'esposizione ad agenti chimici come bifenili clorurati e ftalati.

Sintomi

Il tumore spesso si manifesta come un rigonfiamento duro di dimensioni variabili su uno o entrambi i testicoli. Tale rigonfiamento, talvolta può essere indolore, mentre in altri casi può dare origine a un dolore sordo e opprimente. In alcuni casi, inoltre, può verificarsi anche un'emorragia intratumorale, caratterizzata dalla comparsa di un dolore acuto e da un rapido aumento di volume del testicolo.
Altri sintomi che possono manifestarsi (ma che non sono esclusivi del tumore ai testicoli) sono l'atrofia testicolare, il dolore nel basso addome e all'inguine e la presenza di sangue nell'eiaculato e/o nelle urine.


Le informazioni sui Tumore ai Testicoli - Farmaci per Curare il Tumore non intendono sostituire il rapporto diretto tra professionista della salute e paziente. Consultare sempre il proprio medico curante e/o lo specialista prima di assumere Tumore ai Testicoli - Farmaci per Curare il Tumore.

Farmaci

Il trattamento del tumore a testicoli prevede la rimozione chirurgica dell'intero testicolo, o di entrambi i testicoli, interessati dalla neoplasia e la somministrazione di chemioterapici antitumorali.

In alcuni casi, inoltre, potrebbe essere necessario anche il ricorso alla radioterapia.
La tipologia e la sequenza con cui effettuare i suddetti trattamenti dipendono dal tipo di tumore e dallo stadio in cui esso si trova.
Nel caso in cui la neoplasia interessi entrambi i testicoli - quindi nel caso in cui entrambe le gonadi vengano asportate - il medico sottoporrà il paziente a terapie ormonali per permettergli di recuperare la capacità d'erezione. Tuttavia, ciò non permette il recupero della fertilità.


Farmaci Tumore ai Testicoli

Di seguito sono riportati i farmaci maggiormente impiegati nella terapia contro il tumore ai testicoli ed alcuni esempi di specialità farmacologiche; spetta al medico scegliere il principio attivo e la posologia più indicati per il paziente, in base alla gravità della malattia, allo stato di salute del malato ed alla sua risposta alla cura.

Etoposide

L'etoposide (Etoposide Teva ®, Vepesid ®) è un farmaco antitumorale avente struttura chimica analoga a quella della podofillotossina.
L'etoposide possiede indicazioni terapeutiche specifiche per il trattamento del tumore ai testicoli e può essere utilizzata sia in monoterapia che in terapia di associazione.
È un farmaco disponibile per la somministrazione sia orale che parenterale.
Fermo restando che l'esatta posologia di medicinale deve essere stabilita dal medico su base individuale - quando l'etoposide è somministrata per via orale - la dose abitualmente utilizzata è di 100-200 mg/m2 di superficie corporea al giorno. Quando, invece, è somministrata per via endovenosa, la dose di etoposide solitamente impiegata è di 60-120 mg/m2 di superficie corporea, da somministrarsi una volta al dì.
Infine, è bene ricordare che l'etoposide può essere somministrata ai pazienti solo da un medico o da personale specializzato nell'utilizzo di chemioterapici antitumorali.

Cisplatino

Il cisplatino (Platamine ®, Cisplatino Teva ®) è un chemioterapico antitumorale che appartiene alla classe degli agenti alchilanti. Trova impiego - sia da solo, sia in associazione ad altri antineoplastici - nel trattamento del tumore ai testicoli avanzato o metastatico.
Se il cisplatino è utilizzato in monoterapia, la dose abitualmente impiegata varia dai 50 ai 120 mg/m2 di superficie corporea, da somministrarsi tramite un'infusione endovenosa lenta ogni 3-4 settimane.
Se, invece, il cisplatino è utilizzato in terapia di associazione con altri antitumorali, allora la dose di principio attivo da somministrare deve essere adeguatamente ridotta.
In qualsiasi caso, la posologia esatta di medicinale dovrà essere stabilita dall'oncologo. Inoltre, la sua somministrazione può essere effettuata solo da un medico o da personale specializzato nella somministrazione di chemioterapici antitumorali.

Ifosfamide

Anche l'ifosfamide (Holoxan ®) è un farmaco antitumorale appartenente alla classe degli agenti alchilanti come il cisplatino.
L'ifosfamide è disponibile in formulazioni farmaceutiche adatte alla somministrazione endovenosa. Anche in questo caso, il farmaco può essere somministrato solo da un medico o da personale specializzato nella somministrazione di farmaci antitumorali.
La dose d'ifosfamide generalmente impiegata è di 50-60 mg/Kg di peso corporeo per cinque giorni consecutivi, da somministrarsi tramite iniezione o infusione endovenosa.
Ad ogni modo, anche in questo caso, la quantità esatta d'ifosfamide da assumere e la frequenza delle somministrazioni devono essere stabilite dal medico su base individuale.

Testosterone

Come accennato, i pazienti cui vengono rimossi entrambi i testicoli, devono sottoporsi a cure ormonali per ripristinare la loro libido e la loro capacità d'erezione.
Il testosterone sintetico (Testovis ®, Andriol ®, Testoviron ®, Androgel ®) è il farmaco maggiormente impiegato per il raggiungimento dei suddetti obiettivi nei pazienti che hanno subito l'asportazione di entrambi i testicoli a causa del tumore.
Il testosterone sintetico è disponibile in diverse formulazioni farmaceutiche adatte a diverse vie di somministrazione (orale, parenterale e cutanea).
Quando impiegato per via parenterale o cutanea, la dose di testosterone da assumersi deve essere stabilita dal medico per ciascun paziente.
Quando utilizzato per via orale, invece, la dose di testosterone abitualmente somministrata è di 120-160 mg al giorno, da assumersi per un periodo di 2-3 settimane. Successivamente - in funzione della risposta di ciascun individuo alla terapia - il medico può decidere di diminuire la dose di farmaco somministrato.
Ad ogni modo - indipendentemente dalla via di somministrazione scelta - l'esatta quantità di medicinale da utilizzare e la durata del trattamento devono essere stabilite dal medico su base individuale per ciascun paziente.


Autore

Ilaria Randi

Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista