Farmaci per la Sindrome dell'Ovaio Policistico: quali sono?

Farmaci per la Sindrome dell'Ovaio Policistico: quali sono?
Ultima modifica 18.11.2022
INDICE
  1. Che cos'è la Sindrome dell'Ovaio Policistico?
  2. Cause
  3. Sintomi
  4. Farmaci per la Sindrome dell'Ovaio Policistico
  5. Integratori alimentari
  6. Ulteriori approfondimenti

Che cos'è la Sindrome dell'Ovaio Policistico?

La sindrome dell'ovaio policistico (PCOS, dall'inglese Poly-Cystic Ovary Syndrome) è una sindrome che si caratterizza per la presenza di cisti ovariche multiple, aumento del volume delle ovaie e per la presenza di alterazioni sia endocrinologiche che metaboliche (iperandrogenismo, insulino-resistenza, ecc).

Si stima ch la PCOS colpisca il 5-10% delle donne, ma alcuni autori suggeriscono percentuali più alte, comprese fra l'8% e il 20%.

Cause

Le cause alla base della sindrome dell'ovaio policistico sono ancora oggi piuttosto controverse. Ad ogni modo, si ritiene che la sindrome sia il risultato di una complessa alterazione funzionale del sistema riproduttivo femminile e che nella sua comparsa possa esservi il coinvolgimento di diversi fattori, quali: fattori ormonali, fattori metabolici, fattori genetici e familiari, sovrappeso e obesità e fattori di tipo ambientale.

Sintomi

La sindrome dell'ovaio policistico si caratterizza per cicli mestruali irregolari, oligomenorrea o amenorrea e lieve obesità (benché alcune donne con la PCOS siano in normopeso o addirittura sottopeso), cui si associano segni di iperandrogenismo (come, ad esempio, acne, irsutismo, ecc.).

Ulteriori sintomi possono essere rappresentati da: scarsa energia, affaticamento, disturbi del sonno, mal di testa, ansia e sbalzi d'umore.

Per approfondire: Sintomi della Sindrome dell'Ovaio Policistico

Farmaci per la Sindrome dell'Ovaio Policistico

La terapia farmacologica della sindrome dell'ovaio policistico ha lo scopo di correggere le anomalie ormonali, contrastare le irregolarità del ciclo mestruale e di ridurre gli androgeni circolanti, oltre che di alleviare la sintomatologia. Nel qual caso la donna volesse programmare una gravidanza, è possibile che il medico prescriva farmaci per facilitare l'ovulazione.

Ad ogni modo, è bene tenere a mente che non esiste una sola terapia per la sindrome dell'ovaio policistico che sia valida per tutte le donne. Lo specialista, infatti, dovrà valutare caso per caso quale approccio terapeutico è meglio intraprendere per ciascuna paziente.

Si ricorda, inoltre, che nella gestione della sindrome dell'ovaio policistico anche lo stile di vita riveste un ruolo molto importante. Un sano stile di vita caratterizzato da un'alimentazione corretta e da regolare attività fisica risulta quindi fondamentale.

Ad ogni modo, di seguito verranno brevemente illustrati i farmaci maggiormente utilizzati nell'ambito del trattamento della sindrome dell'ovaio policistico.

Contraccettivi ormonali

I contraccettivi ormonali possono essere impiegati nelle donne con PCOS che non desiderano gravidanze per correggere le anomalie e le irregolarità del ciclo mestruale ed eventualmente per correggere sintomi come l'acne o l'irsutismo.

Antiandrogeni ed estrogeni

I farmaci costituiti dall'associazione di principi attivi antiandrogeni ed estrogeni possono essere utilizzati per contrastare alcuni dei sintomi indotti dalla sindrome dell'ovaio policistico come l'acne - con o senza seborrea - e l'irsutismo.

Fra i principi attivi utilizzati in questo senso ritroviamo il ciproterone (principio attivo antiandrogeno) e l'etinilestradiolo (principio attivo estrogenico).

Il ricorso a simili farmaci, tuttavia, viene di norma effettuato solo quando trattamenti più convenzionali per l'acne (terapia topica - ad esempio, con perossido di benzoile, tretinoina, ecc. - o trattamento antibiotico locale o sistemico) non abbiano prodotto i risultati sperati.

Metformina

La metformina è un antidiabetico orale solitamente impiegato nel trattamento del diabete mellito di tipo 2. Può essere utilizzata anche nelle donne con sindrome dell'ovaio policistico con mestruazioni irregolari e insulino-resistenza o diabete allo scopo di incrementare la sensibilità all'insulina.

L'uso della metformina richiede uno stretto controllo medico e la misurazione di parametri quali la glicemia e le funzionalità renale ed epatica che dovranno essere monitorate ad intervalli di tempo regolari.

Stimolanti dell'ovulazione

Per favorire l'ovulazione nelle donne con sindrome dell'ovaio policistico in cui questa è assente ma che desiderano avere una gravidanza, lo specialista può prescrivere la somministrazione di farmaci stimolanti sintetici dell'ovulazione. Nel dettaglio, il principio attivo utilizzato in questo senso è rappresentato dal clomifene.

Il clomifene è un principio attivo non steroideo da assumersi per via orale che si è mostrato efficace nell'indurre l'ovulazione nelle donne con cicli anovulatori e con cicli a fase luteinica insufficiente.

L'uso di questo tipo di farmaco deve avvenire sotto lo stretto controllo del medico.

NOTA BENE

Quanto finora riportato ha un fine puramente illustrativo e non intende sostituirsi in alcun modo al parere del medico curante e dello specialista, così come non intende sostituire il rapporto diretto tra professionista della salute e paziente.

Sarà il medico a stabilire, caso per caso, quale terapia farmacologica è necessario intraprendere per contrastare la sindrome dell'ovaio policistico.

In caso di dubbi, si raccomanda di rivolgersi allo specialista di riferimento o al proprio medico.

Integratori alimentari

Nel contesto della sindrome dell'ovaio policistico, come abbiamo detto, le sane abitudini alimentari sono fondamentali. In questo senso, possono rappresentare un importante supporto gli integratori capaci di aumentare la sensibilità insulinica e di normalizzare i livelli glicemici, evitando picchi eccessivi.

In particolare, buoni risultati si possono ottenere con l'uso di integratori alimentari a base di mio-inositolo o di acido alfa-lipoico, ma non solo.

Per approfondire: Integratori per la sindrome dell’ovaio policistico (PCOS): quali i più efficaci?

Ad ogni modo, benché non si tratti di farmaci e benché siano prodotti liberamente acquistabili, è sempre opportuno il consulto preventivo con il proprio medico prima di utilizzarle integratori di questo tipo, a maggior ragione se si stanno già seguendo terapie farmacologiche per la sindrome dell'ovaio policistico.

Ulteriori approfondimenti

Autore

Dott.ssa Ilaria Randi

Dott.ssa Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista