Farmaci per la Cura della Sindrome di Sjögren

Ultima modifica 26.03.2020

Definizione

La sindrome di Sjögren è una patologia infiammatoria cronica di tipo autoimmune, in cui si assiste alla distruzione di diverse ghiandole esocrine (soprattutto ghiandole salivari e lacrimali) ad opera di cellule della difesa, in particolar modo, linfociti T e linfociti B.
Tuttavia, le ghiandole esocrine non sono l'unico bersaglio di questa sindrome. Infatti, la malattia può colpire anche altri tessuti e organi.
Esistono sostanzialmente due tipologie di sindrome di Sjögren: la forma primitiva che compare da sola senza essere associata ad altre patologie, e la forma secondaria che si presenta in associazione ad altre patologie autoimmuni come, ad esempio, l'artrite reumatoide e il lupus eritematoso sistemico.

Cause

L'eziologia della sindrome di Sjögren è ancora sconosciuta, ma si ritiene che la malattia insorga in soggetti che possiedono una certa predisposizione genetica. Inoltre, si pensa che la risposta autoimmune possa essere scatenata anche da infezioni virali sostenute da determinati tipi di virus.

Tuttavia, pare che il virus possa favorire l'insorgenza della patologia solo in individui predisposti geneticamente e che l'infezione virale di per sé non sia sufficiente a scatenare la sindrome.

Sintomi

Dal momento che colpisce e distrugge soprattutto le ghiandole salivari e lacrimali, i principali sintomi della sindrome di Sjögren sono la xerostomia (bocca secca) e la xeroftalmia (occhio secco). La secchezza oculare - a sua volta - può portare all'insorgenza di fotofobia, cheratocongiuntivite secca, sindrome dell'occhio secco e cheratite.
La secchezza della bocca può invece portare a difficoltà di deglutizione, disgeusia e ageusia, oltre a favorire l'insorgenza di candidiasi orale e carie.
La sindrome, però, può interessare anche altri organi e tessuti, causando secchezza vaginale, secchezza della pelle, secchezza nasale, epistassi, tosse secca, bronchiti, secchezza delle vie aeree, pleuriti e gonfiore delle parotidi.
Infine, altri sintomi che possono manifestarsi in pazienti affetti da sindrome di Sjögren sono stanchezza e dolori articolari.


Le informazioni sui Sindrome di Sjögren - Cura della sindrome di Sjögren non intendono sostituire il rapporto diretto tra professionista della salute e paziente. Consultare sempre il proprio medico curante e/o lo specialista prima di assumere Sindrome di Sjögren - Cura della sindrome di Sjögren.

Farmaci

Purtroppo, non esistono farmaci specifici per la cura della sindrome di Sjögren. Le terapie che vengono prescritte sono perlopiù sintomatiche e di supporto, e mirano ad alleviare i sintomi della patologia, in modo da migliorare la qualità della vita dei pazienti che ne sono affetti.
A questo scopo, perciò, vengono utilizzati farmaci in grado di sopperire alla mancata secrezione ghiandolare. Inoltre, possono essere utilizzati antinfiammatori e immunosoppressori per sfiammare e ridurre la reazione autoimmune che caratterizza questa sindrome.


Sindrome di Sjogren</a>

Di seguito sono riportate le classi di farmaci maggiormente impiegate nella terapia contro la sindrome di Sjögren ed alcuni esempi di specialità farmacologiche; spetta al medico scegliere il principio attivo e la posologia più indicati per il paziente, in base alla gravità della malattia, allo stato di salute del malato ed alla sua risposta alla cura.

Antinfiammatori

Nel trattamento della sindrome si Sjögren si possono utilizzare i farmaci antinfiammatori, sia steroidei (corticosteroidi), sia non steroidei (FANS).
Questi farmaci, inoltre, vengono impiegati anche nel trattamento delle patologie che si presentano in associazione alla sindrome si Sjögren, come, ad esempio, l'artrite reumatoide e il lupus eritematoso sistemico (per informazioni più dettagliate sui farmaci utilizzati per la cura di queste patologie, si rimanda agli articoli dedicati "Farmaci per la Cura dell'Artrite Reumatoide" e "Farmaci per Curare il Lupus eritematoso sistemico").

FANS

Sono molto utili per ridurre il dolore e l'infiammazione provocati dalla sindrome di Sjögren e dalle eventuali patologie ad essa associate.

Fra i farmaci antinfiammatori non steroidei maggiormente impiegati, ricordiamo:

Corticosteroidi

Gli antinfiammatori steroidei vengono sfruttati per le loro azione soppressiva nei confronti del sistema immunitario, attraverso la quale riescono a ridurre gli stati infiammatori. Possono essere utilizzati sia da soli, sia in associazione a farmaci immunosoppressori.
Fra i corticosteroidi maggiormente impiegati per alleviare i sintomi della sindrome di Sjögren, ricordiamo:

  • Prednisone (Deltacortene ®): la dose di farmaco abitualmente somministrata è di 5-15 mg al giorno. Ad ogni modo, l'esatta posologia di medicinale deve essere stabilita dal medico su base individuale, in funzione della gravità della malattia.

Immunosoppressori

I farmaci immunosoppressori possono essere impiegati nella terapia della sindrome di Sjögren per ridurre la risposta autoimmune che caratterizza questa patologia.
Fra i vari principi attivi che possono essere impiegati per questo scopo, il più utilizzato è la:

  • Ciclosporina (Ikervis ®, Ciqorin ®, Sandimmun ®): la ciclosporina può essere utilizzata per via topica (sotto forma di collirio) con indicazioni specifiche per il trattamento della sindrome dell'occhio secco; oppure può essere assunta per via orale (sotto forma di capsule o soluzione orale). Quando si utilizza il collirio a base di ciclosporina, si consiglia di instillare una goccia di prodotto direttamente nell'occhio interessato appena prima di coricarsi. Quando somministrata per via orale, la dose di ciclosporina da utilizzare e la frequenza delle somministrazioni devono essere stabilite dal medico.

Altri farmaci per il trattamento della Sindrome di Sjögren

Pilocarpina (Salagen ®): la pilocarpina è un farmaco parasimpaticomimetico che può essere utilizzato per contrastare la secchezza oculare e orale provocata dalla sindrome di Sjögren. La dose di farmaco solitamente impiegata per la cura della suddetta sindrome è di 5 mg, da assumersi per via orale quattro volte al dì, durante o subito dopo i pasti.


Lacrime artificiali: le lacrime artificiali vengono utilizzate per alleviare la xeroftalmia causata dalla sindrome di Sjögren. Fra i principi attivi maggiormente impiegati, ricordiamo:

  • Carmellosa sodica (Celluvisc ®): generalmente, si consiglia l'instillazione di 1-2 gocce di collirio direttamente nel sacco congiuntivale.
  • Acido ialuronico (Dropyal ®, Dropstar ®, Eyestil ®, Hyalistil ®): l'acido ialuronico è in grado di idratare e lubrificare sia la cornea, sia la congiuntiva. La dose abitualmente impiegata è di 1-2 gocce di collirio, da somministrarsi direttamente nell'occhio quattro o più volte al giorno, oppure secondo prescrizione medica.
  • Carbomer 974P (Dacriogel ®, Lipogel ®, Siccafluid ®): questo principio attivo è disponibile sotto forma di gel oftalmico. La dose raccomandata è di una goccia di gel, da instillare nel sacco congiuntivale fino a quattro volte al giorno.

Sostituti della saliva: utilizzati per il trattamento della bocca secca, si presentano generalmente sotto forma di spray.


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Autore

Ilaria Randi
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista