Farmaci per Curare il Sarcoma di Kaposi

Farmaci per Curare il Sarcoma  di Kaposi
Ultima modifica 24.03.2020

Definizione

Il sarcoma (o morbo) di Kaposi rimanda ad una neoplasia maligna a carico di pelle, mucose e visceri: si tratta di un cancro piuttosto raro, ma assai pericoloso. Il morbo di Kaposi comporta una particolare proliferazione vascolare, responsabile della formazione di papule ed eruzioni cutanee nodulose.

Cause

Si è osservato che il morbo di Kaposi tende a comparire più spesso in soggetti immunocompromessi, soprattutto malati di AIDS o pazienti che hanno subìto un trapianto di rene. Diversamente da quanto accade nelle altre forme di cancro, nel sarcoma di Kaposi è stata individuata la causa scatenante: si tratta di un virus esponente della famiglia degli Herpes virus (HHV-8), riscontrato nella quasi totalità delle neoplasie di Kaposi diagnosticate.

 

Categorie a rischio: malati di AIDS, omosessuali, maschi, africani

Sintomi

Il più delle volte, il sarcoma di Kaposi esordisce con lesioni papulo-eczematose sulla pelle: gli ammassi di cellule tumorali formano escrescenze rossastre e pruriginose sulla pelle, riccamente vascolarizzate. Tra gli altri sintomi meno frequenti, ricordiamo: sangue nell'espettorato e difficoltà respiratorie (fiato corto).

Le informazioni sui Sarcoma di Kaposi - Farmaci per la Cura del sarcoma di Kaposi non intendono sostituire il rapporto diretto tra professionista della salute e paziente. Consultare sempre il proprio medico curante e/o lo specialista prima di assumere Sarcoma di Kaposi - Farmaci per la Cura del sarcoma di Kaposi.

Farmaci

Prima di procedere con l'approfondimento delle diverse opzioni terapeutiche per la cura del sarcoma di Kaposi, è bene spendere due parole sulle modalità di prevenzione attuabili. Anzitutto, dato che la neoplasia è fortemente influenzata dall'AIDS, si raccomanda di evitare rapporti sessuali non protetti con partner potenzialmente a rischio. Inoltre, è consigliato sottoporsi ad un tempestivo controllo specialistico laddove si formassero eruzioni cutanee anomale ed atipiche: la diagnosi precoce risulta fondamentale per la buona prognosi, dato che aumenta le probabilità di guarigione completa.

 

N.B. Quando non curato o trascurato, il morbo di kaposi è mortale

 

La scelta del trattamento risulta pesantemente influenzata dal numero e dalla posizione dei sarcomi, dalla gravità dei sintomi, dallo stadio di progressione della malattia e dal grado di immunosoppressione del paziente.
Tra le varie opzioni terapeutiche, le più importanti sono di seguito riassunte:

  • Crioterapia (terapia del ghiaccio)
  • Radioterapia associata eventualmente a chemioterapia
  • Terapia virale contro il virus HIV in associazione a farmaci antineoplastici
  • Terapia chirurgica (quando possibile), consiste nell'escissione del tumore intero
  • Immunoterapia: si tratta di una terapia biologica che si avvale dello stesso sistema immunitario per combattere il morbo di Kaposi. Somministrando dall'esterno sostanze di sintesi simili a quelle sintetizzate dall'organismo, è talvolta possibile riequilibrare il sistema autoimmune, che esplica appieno la propria attività contro le cellule maligne.

Di seguito sono riportate le classi di farmaci antitumorali maggiormente impiegate nella terapia contro il morbo di Kaposi, ed alcuni esempi di specialità farmacologiche; spetta al medico scegliere il principio attivo e la posologia più indicati per il paziente, in base alla gravità della malattia, allo stato di salute del malato ed alla sua risposta alla cura:

  • Paclitaxel (es. Abraxane, Anzatax,  Cantaxel, Paxene, Taxol): per i pazienti affetti da AIDS associato a sarcoma di Kaposi, si raccomanda di assumere il farmaco alla posologia di 135 mg/m2 (infusione di tre ore) ogni tre settimane oppure 100 mg/ m2 in tre ore ogni 2 settimane.
  • Doxorubicina (es. Adriblastina, Caelyx, Doxorubicina ACC, Myocet): la dose raccomandata è 20mg per metro quadro di estensione corporea, endovena, in 30 minuti. La dose può essere corretta dal medico ogni tre settimane, sulla base della risposta del paziente.
  • Interferone alfa-2b (es. Introna da 10-18-25 MUI, Viraferon-Peg, Pegintron) [MUI = milioni di unità internazionali]: indicato per la cura di pazienti affetti da AIDS e sarcoma di Kaposi. Assumere 30 milioni di UI/m2 per via sottocutanea o intramuscolare, tre volte a settimana fino alla regressione dei sintomi. Non continuare la terapia per oltre 16 settimane. Generalmente, la posologia viene diminuita durante il corso della malattia.
  • Interferone alfa-2a (es. Roferon-A, da 3-6-9 MUI/0,5 ml, Pegasys): appartenente alla classe degli interferoni antineoplastici, il farmaco va somministrato alla posologia di 36 milioni di unità internazionali al dì, per via sottocutanea o intramuscolare, per un periodo variabile dalle 10 alle 12 settimane. Dose di mantenimento: 36 MUI tra volte a settimana.
  • Vinblastina  (es. Velbe, Vinblastina TEV) la dose iniziale è 3,7 mg/m2 per via endovenosa di un minuto (unica applicazione). Il farmaco può essere somministrato anche successivamente, ma la dose viene generalmente modificata, seguendo schemi diversi in base al paziente; in linea di massima, la seconda dose viene somministrata alla posologia di 5,5 mg/m2, la terza 7,4mg/m2, la quarta 9,25mg/m2 e la quinta 11,1 mg/m2. Consultare il medico. Tenere sotto controllo la conta dei globuli bianchi.
  • Daunorubicina (es. Daunoxome, Daunoblastina): questo farmaco appartiene alla classe degli antibiotici ed antineoplastici, e viene utilizzato in terapia per la cura del sarcoma di Kaposi come farmaco di prima linea, specie se il paziente è contemporaneamente affetto da HIV. La dose raccomandata di somministrazione di questo farmaco è 40 mg/m2 per infusione endovenosa in 60 minuti. Ripetere l'applicazione ogni 2 settimane. Prima di somministrare il farmaco, il medico deve accertarsi che il paziente affetto da sarcoma di Kaposi non abbia gravi problemi cardiaci, e il numero dei componenti del sangue rientri nella norma.