Farmaci per Curare il Morbo di Graves – Basedow

Farmaci per Curare il Morbo  di Graves – Basedow
Ultima modifica 22.08.2019

Definizione

Il Morbo di Graves – Basedow (o gozzo tossico diffuso) è un disordine del sistema immunitario in cui si assiste ad una sovrapproduzione di ormoni tiroidei, conseguenza dell'iperattività della ghiandola tiroide. Non a caso, il Morbo di Graves – Basedow si colloca tra i primissimi posti fra le cause scatenanti l'ipertiroidismo.

Cause

Il Morbo di Graves – Basedow origina da un'alterazione del sistema immunitario; più in particolare, la sindrome è causata dalla presenza di un anticorpo all'interno del circolo sanguigno, che stimola la tiroide a produrre in maniera incontrollata ed esagerata gli ormoni tiroidei.

Sintomi

Il Morbo di Graves – Basedow non esordisce con una sintomatologia precisa; infatti i prodromi tipici dello stadio iniziale sono sfumati ed hanno origine psicologica (alterazione dell'umore, difficoltà di addormentamento, irritabilità ecc). Tra gli altri segni ricordiamo: alopecia, aritmia, calo del desiderio sessuale, debolezza, diarrea, diminuzione ponderale, gozzo (segno tipico), osteoporosi, sete intensa, sudorazione, tachicardia, tremore.


Le informazioni sui Morbo di Graves – Basedow - Farmaci per la Cura del Morbo di Graves non intendono sostituire il rapporto diretto tra professionista della salute e paziente. Consultare sempre il proprio medico curante e/o lo specialista prima di assumere Morbo di Graves – Basedow - Farmaci per la Cura del Morbo di Graves.

Farmaci

Seppur vaghi ed aspecifici, i sintomi che accompagnano l'esordio del Morbo di Graves – Basedow sono generalmente di origine psichica: difficoltà ad addormentarsi, inquietudine, irritabilità, sindrome ansiosa ecc.. Da quanto detto è palese la difficoltà d'interpretazione dei sintomi, ed è proprio per questo motivo che la malattia viene spesso diagnosticata tardivamente.
Non appena la malattia viene accertata, il paziente dev'essere sottoposto ad un preciso trattamento, di tipo farmacologico o chirurgico; la scelta di percorrere una strada terapeutica piuttosto che un'altra dipende chiaramente dalla gravità della malattia e dal grado di avanzamento della stessa.
Anzitutto, l'obiettivo della terapia è regolare e controllare l'attività della ghiandola tiroide con farmaci specifici come lo iodio radioattivo e sostanze ad azione antitiroidea. Inoltre, abbiamo visto che il Morbo di Graves – Basedow è spesso accompagnato da disturbi di natura psichica; di conseguenza il paziente può essere curato anche con farmaci in grado di controllare tali prodromi: a tale scopo viene generalmente prescritto il propanololo, indicato per curare tachicardia, ansia e sudorazione.
Ad ogni modo l'obiettivo primario è quello di controllare l'attività della tiroide; il trattamento per la cura degli altri sintomi è secondario.

  • Iodio radioattivo (Iodio 131): il farmaco va assunto per via orale e rappresenta un valido ausilio per ridurre le dimensioni della tiroide, provocando un irreversibile danno alle cellule tiroidee; di conseguenza, il quadro derivato dall'ipertiroidismo (nonché dal Morbo di Graves – Basedow) tende a stabilizzarsi dopo alcuni mesi di cura. È doveroso sottolineare che la terapia con il radio-iodio può provocare seri effetti collaterali a livello oculare; sconsigliata la sua somministrazione nell'evenienza di disturbi agli occhi preesistenti (es. glaucoma). Dosi eccessive di iodio 131 possono  causare l'effetto opposto, l'ipotiroidismo: in quest'ultimo caso, l'alterazione ormonale può essere facilmente controllata tramite assunzione quotidiana (e per tutta la vita) di un farmaco, Levotiroxina sodica (es. Eutirox).

Il trattamento con iodio radioattivo può comportare gravi effetti collaterali come l'oftalmopatia. Per curare questo probabile effetto collaterale, il medico può prescrivere lacrime artificiali da applicare durante il giorno e gel lubrificante da applicare nell'occhio durante il riposo notturno. In caso di gravità, i corticosteroidi (es. prednisone) possono ridurne il gonfiore. Qualora il disturbo persistesse, l'ultima spiaggia è l'intervento chirurgico, che consiste nella decompressione orbitale. Consultare il medico.

  • Metimazolo o Tiamazolo (es. Tapazole) classe: tionamide, azione immunosoppressiva. Non utilizzare in gravidanza; il farmaco potrebbe generare problemi al nascituro. Sono disponibili compresse da 5 mg di attivo: la posologia raccomandata per la cura dell'ipertiroidismo nel contesto del Morbo di Graves – Basedow varia dai 15 ai 60 mg al dì, secondo la gravità della malattia. Si raccomanda di assumere il farmaco in tre dosi frazionate.
  • Propiltiouracile (es. Propycil): il farmaco appartiene alla classe delle tionamidi, ed esplica la propria azione terapeutica come immunosoppressore. Questo farmaco può essere assunto anche prima o dopo la terapia con iodio radioattivo, come terapia parallela o complementare. Le probabilità di una ricaduta tendono ad aumentare qualora il farmaco venga utilizzato in monoterapia; tuttavia, gli studi dimostrano che l'assunzione prolungata di questo attivo (12 mesi) può migliorare i risultati terapeutici nel lungo termine. Questo farmaco può essere assunto anche in gravidanza, a differenza del precedente. Il farmaco non è commercializzato in Italia. Consultare il medico.

Effetti collaterali tipici dei farmaci antitiroidei: dolori articolari, eruzioni cutanee, insufficienza epatica

  • Perclorato di Potassio (Peritroid): altro farmaco antitiroideo indicato per la cura del Morbo di Graves – Basedow,  da somministrare per bocca sotto forma di compresse da 200 mg. Si raccomanda di assumere una dose di farmaco pari a 600-800 mg, equivalenti a 3-4 compresse al dì, preferibilmente frazionate in tre dosi durante le 24 ore. L'effetto del farmaco è generalmente osservabile dopo almeno 4 settimane di cura.
  • Carbonato di litio (es. Carbolithium, Litio CA FN): indicato in particolare per ridurre la sintomatologia che accompagna il morbo di Graves – Basedow. La posologia, sempre stabilita precisamente dal medico, varia dai 900 ai 1800 mg al dì.
  • Propanololo (es. Inderal): appartiene alla classe dei beta bloccanti e viene impiegato come farmaco di completamento per curare i sintomi secondari dati dal morbo di Graves – Basedow; in particolare, il suo impiego viene raccomandato per trattare disturbi dell'ansietà e cardiaci. Il farmaco è reperibile sotto forma di compresse da 40 mg di propanololo o da 80 mg di propanololo a lento rilascio. Consultare il medico: solo uno specialista può stabilire con precisione la posologia più adatta per la cura del morbo di Graves – Basedow.