Ultima modifica 03.01.2020

Definizione

Il medulloblastoma è un particolare e raro tipo di tumore del cervello appartenente alla categoria dei tumori neuroectodermici dell'encefalo.
Il medulloblastoma è un tumore maligno particolarmente aggressivo, che colpisce soprattutto pazienti in età pediatrica e di sesso maschile, ma può comunque svilupparsi sia in individui adulti, sia in pazienti di sesso femminile.

Cause

Il medulloblastoma origina dalle cellule progenitrici del cervelletto ed è provocato da mutazioni genetiche che portano le suddette cellule a replicarsi velocemente e in maniera eccessiva e incontrollata.
Inoltre, l'essere affetti dalla sindrome di Turcot, o dalla sindrome di Gorlin, costituisce un fattore di rischio per lo sviluppo dello stesso medulloblastoma.

Sintomi

I principali sintomi che il medulloblastoma può causare, sono: aumento della pressione endocranica (che, a sua volta, può causare mal di testa, nausea e vomito e alterazione dell'appetito), diplopia, edema della papilla ottica, nistagmo, vertigini, difficoltà di coordinazione, alterazioni dell'umore e perdita della sensibilità facciale.
Ad ogni modo, il tipo e la gravità della sintomatologia possono variare in funzione della localizzazione e della grandezza della massa tumorale.


Le informazioni sui Medulloblastoma - Farmaci per la Cura del Medulloblastoma non intendono sostituire il rapporto diretto tra professionista della salute e paziente. Consultare sempre il proprio medico curante e/o lo specialista prima di assumere Medulloblastoma - Farmaci per la Cura del Medulloblastoma.

Farmaci

Per la cura del medulloblastoma, il trattamento di prima linea consiste nella rimozione, attraverso un intervento chirurgico, della massa tumorale.
Naturalmente, la possibilità di rimuovere in tutto, o solo in parte, il medulloblastoma dipende dalla sede in cui esso è localizzato e da una sua eventuale diffusione anche in altre aree del cervello e/o del corpo.
Infatti, generalmente, in seguito all'intervento chirurgico, i pazienti vengono sottoposti anche a radioterapia, in modo tale da eliminare eventuali cellule maligne residue e/o che si sono diffuse ad altre aree dell'organismo, e in modo da prevenire eventuali recidive.
Inoltre, per il trattamento del medulloblastoma in metastasi e per prevenire le recidive, il medico può anche decidere di ricorrere all'utilizzo di farmaci antitumorali (cioè alla chemioterapia).
Infine, nel caso in cui il medulloblastoma abbia provocato un edema nella zona ad esso adiacente, il medico può prescrivere un trattamento a base di corticosteroidi, prima o dopo la rimozione chirurgica del tumore e la radioterapia.


farmaci medulloblastoma

Di seguito sono riportate le classi di farmaci maggiormente impiegate nella terapia contro il medulloblastoma ed alcuni esempi di specialità farmacologiche; spetta al medico scegliere il principio attivo e la posologia più indicati per il paziente, in base alla gravità della malattia, allo stato di salute del malato ed alla sua risposta alla cura.

Antitumorali

I farmaci antitumorali possono essere impiegati per prevenire le recidive dopo l'asportazione chirurgica della massa tumorale e per il trattamento del medulloblastoma che è andato incontro a metastasi.
Fra i diversi principi attivi che si possono utilizzare, ricordiamo la ciclofosfamide (Endoxan Baxter ®). La ciclofosfamide appartiene alla classe degli agenti alchilanti ed è disponibile in formulazioni farmaceutiche adatte alla somministrazione per via orale e parenterale.
Quando somministrata per via endovenosa, la dose di ciclofosfamide inizialmente impiegata è di 3-6 mg/Kg di peso corporeo al giorno.
Successivamente, nel caso in cui sia necessario proseguire il trattamento con una terapia di mantenimento, questa viene effettuata somministrando la ciclofosfamide per via orale alla dose di 50-200 mg al giorno.
Ad ogni modo, sarà il medico a stabilire l'esatta quantità di medicinale da assumere, la frequenza delle somministrazioni e la durata del trattamento per ciascun paziente, in funzione della gravità e dello stadio in cui si trova il tumore e in funzione delle condizioni cliniche dello stesso paziente e della sua risposta alla terapia.

Corticosteroidi

Come accennato, nel caso in cui il medulloblastoma abbia dato origine a un edema nell'area adiacente ad esso, il medico può decidere d'intervenire somministrando farmaci corticosteroidi.
I corticosteroidi sono potenti farmaci antinfiammatori che agiscono modulando la risposta del sistema immunitario.
Fra questi, ricordiamo il prednisone (Deltacortene ®). Il prednisone è un farmaco disponibile per la somministrazione orale sotto forma di compresse.
La dose di prednisone abitualmente somministrata può variare dai 10 mg ai 15 mg al dì. L'esatta quantità di farmaco da assumere verrà stabilita dal medico su base individuale per ciascun paziente.


Autore

Ilaria Randi

Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista