Farmaci per Curare l'Iperidrosi
Ultima modifica 27.02.2020

Definizione

Si definisce iperidrosi una sindrome caratterizzata dalla sudorazione eccessiva, generalizzata o circoscritta a livello dei palmi di mani e piedi, ascelle, fronte. Indicativamente, una persona lamenta iperidrosi propriamente detta quando la secrezione di sudore - in condizioni normali - è stimata attorno al mezzo litro al giorno.

Cause

Molteplici ed eterogenee le cause di iperidrosi: assunzione eccessiva di caffeina, capsaicina, sostanze termogene, cura con farmaci antidepressivi, antipiretici, colinergici, dolore, fattori emozionali, ipertiroidismo, ipoglicemia, nausea, obesità, patologie psicologiche, vomito.

Sintomi

L'unico sintomo associato all'iperidrosi è rappresentato dall'aumento di sudorazione, facilmente percepibile dal soggetto; talvolta, la sudorazione può essere maleodorante (bromidrosi) o può tingere i vestiti con chiazze gialle ed aloni di sudore (cromoidrosi). L'iperidrosi può influire pesantemente sull'emotività dell'individuo, ostacolando talvolta la vita relazionale.


Le informazioni sui Iperidrosi - Farmaci per la Cura dell'Iperidrosi non intendono sostituire il rapporto diretto tra professionista della salute e paziente. Consultare sempre il proprio medico curante e/o lo specialista prima di assumere Iperidrosi - Farmaci per la Cura dell'Iperidrosi.

Farmaci

Il trattamento per l'iperidrosi non rappresenta certo una misura salvavita, o non è altrettanto indispensabile per evitare alcune complicanze; tuttavia, moltissime persone che ne sono affette decidono di seguire un percorso terapeutico, dal momento che la condizione provoca spesso molti disagi in ambito lavorativo e sociale. È comunque doveroso ricordare che l'iperidrosi può riflettere malattie più importanti, come l'ipertiroidismo o scompensi ormonali, pertanto il controllo medico è sempre consigliato.

 

Di seguito sono riportate le classi di farmaci maggiormente impiegate nella terapia contro l'iperidrosi, ed alcuni esempi di specialità farmacologiche; spetta al medico scegliere il principio attivo e la posologia più indicati per il paziente, in base alla gravità della malattia, allo stato di salute del malato ed alla sua risposta alla cura:

  • Alluminio cloruro:  antitraspirante, consigliato per trattare l'iperidrosi grave. I prodotto contenenti questo principio attivo sono, in genere, deodoranti o creme, indicati per la sudorazione eccessiva ascellare; si utilizzano formulazioni contenenti 10-20% di alluminio cloruro, o in casi più gravi possono essere utilizzate concentrazioni più elevate. Gli antitraspiranti possono causare irritazione della pelle.
  • Glicopirronio bromuro o glicopirrolato (es. Robinul): è un farmaco anticolinergico, un'alternativa ai classici trattamenti per l'iperidrosi, ma il prodotto non è reperibile in Italia; va assunto per os alla posologia di 2 mg, tre volte al giorno.
  • Tossina Botulinica A (es. Botox, Vistabex, Bocouture, Xeomin): la tossina del botulino è altamente tossica: 1 grammo è sufficiente per uccidere milioni di vittime. In dosi infinitesimali, questa tossina viene utilizzata in terapia contro l'iperidrosi (indicata per l'ipersudorazione ascellare, per i pazienti che non rispondono positivamente alle cure sopradescritte): questa tossina esercita la propria attività terapeutica solo nella sede anatomica iniettata, determinando un'azione miorilassante; di conseguenza, la secrezione delle ghiandole sudoripare viene meno. L'effetto della tossina è di circa 4-6 mesi; dopo questo arco di tempo, le ghiandole sudoripare riprendono la propria attività secretrice, pertanto il paziente può sottoporsi nuovamente ad un trattamento simile. Per altri pazienti, è sufficiente sottoporsi a questa pratica una volta all'anno.

Sedativi ed ansiolitici: sono utilizzati in terapia contro l'iperidrosi associata a stress e ad alterazione dell'emotività; questi farmaci, svolgendo la propria azione terapeutica sull'umore, migliorano, di riflesso, l'iperidrosi. La scelta del farmaco, la posologia e la durata del trattamento sono di competenza medica, in base alla gravità della condizione psicologica.

 

Terapia alternativa per la cura dell'iperidrosi: ionoforesi


La ionoforesi sembra essere utilizzata efficacemente per la prevenzione dell'iperidrosi; stiamo parlando di una pratica in grado di favorire una temporanea perdita della capacità di secernere sudore. Le ghiandole sudoripare non sono più in grado di produrre il sudore, dal momento che vengono ostruiti i loro condotti; questa operazione è possibile grazie all'ausilio di cariche energetiche a bassa intensità al quale il paziente viene sottoposto (il soggetto deve immergere mani e piedi in due recipienti d'acqua, collegati ad un elettrodo generatore di corrente a basso  voltaggio). L'efficacia di questa tecnica nel trattamento dell'iperidrosi è variabile da soggetto a soggetto, ed è fortemente influenzata dalla gravità della condizione.