Definizione
Che cos'è l'Ictus?
L'ictus delinea una grave condizione medica in cui viene negato o pesantemente ridotto l'afflusso di sangue in un'area del cervello, privando perciò il tessuto cerebrale di ossigeno e nutrienti essenziali per garantirne appieno la funzionalità: in pochi minuti, le cellule del cervello vengono indotte alla morte.
Cause
Perché si manifesta l'Ictus?
L'ictus è spesso l'immediata espressione di embolie, emorragie cerebrali o trombosi: non a caso, l'ictus è strettamente correlato alla formazione o al distacco di trombi (coaguli di sangue nelle vene) o, peggio ancora, alla rottura di un'arteria (emorragia).
Fra i fattori di rischio ricordiamo: abitudine tabagica, alcolismo, aterosclerosi, ipertensione, sesso maschile.
Sintomi
Con quali sintomi si manifesta l'Ictus?
Le avvisaglie dell'ictus, con i suoi sintomi veri e propri, possono comparire improvvisamente o lentamente: in genere, l'ictus esordisce con un violento ed anomalo mal di testa, seguito da afasia, alterazione della vista, debolezza, difficoltà a camminare, deglutire e comprendere, formicolii, incapacità di muovere un arto, intorpidimento, perdita dell'equilibrio, scoordinazione nei movimenti, svenimenti, vertigini.
Fra le complicanze ricordiamo: coma, paralisi totale, morte.
Per approfondire: Sintomi IctusFarmaci per la Cura dell'Ictus
L'ictus è un'emergenza medica a tutti gli effetti, pertanto la richiesta dei soccorsi sanitari risulta imprescindibile per salvare la vita al paziente o comunque per evitare le complicanze della malattia. È indispensabile essere in grado di riconoscerne i sintomi: difatti, prima ci si rende conto dell'insorgenza del problema, prima è possibile richiedere il consulto medico.
Considerati i fattori di rischio, è possibile prevenire questa condizione mettendo in pratica alcune semplici regole – quali smettere di fumare, non bere alcolici e seguire una dieta bilanciata associata ad esercizio fisico costante – e, quando necessario, assumendo farmaci per tenere sotto controllo patologie come ipertensione e aterosclerosi che, come analizzato, potrebbero favorire l'ictus.
Data la gravità dell'ictus, è doveroso puntare l'accento sull'importanza del controllo dei valori pressori: mantenere la pressione arteriosa nei valori standard è importantissimo per sfuggire a questa grave condizione; non a caso, nella prevenzione primaria rientra proprio questa regola. Per evitare gli aumenti pressori non è sufficiente assumere farmaci antipertensivi: è fondamentale, infatti, seguire una dieta bilanciata, povera di sale e priva di eccessi, praticare sport e, chiaramente, evitare la sedentarietà.
Qualora i farmaci per prevenire e curare l'ictus non fossero sufficienti (analizzati nel paragrafo successivo), è possibile procedere con terapie non farmacologiche:
- Endoarteriectomia carotidea: consiste nella rimozione delle placche, indicata per ridurre il rischio di ictus ischemico.
- Ventricolostomia: s'inserisce un tubicino all'interno del cranio per drenare il liquido in eccesso, responsabile del gonfiore.
- Angioplastica con stent.
- Chirurgia di riparazione dei vasi sanguigni danneggiati (per l'ictus emorragico).
- Isolamento dal circolo ematico dell'arteria danneggiata.
- Embolizzazione dell'aneurisma.
- Rimozione chirurgica del coagulo.
NOTA BENE
Le informazioni sui farmaci per la cura dell'ictus non intendono sostituire il rapporto diretto tra professionista della salute e paziente. Consultare sempre il proprio medico curante e/o lo specialista prima di assumere farmaci o prodotti di qualsiasi tipo.
Di seguito sono riportati alcuni dei farmaci maggiormente impiegati nella terapia contro l'ictus; tuttavia, spetta al medico scegliere il principio attivo e la posologia più indicati per il paziente, in base alla gravità della malattia, allo stato di salute del malato ed alla sua risposta alla cura.
Trombolitici
Fra i trombolitici che si possono utilizzare nel trattamento dell'ictus ischemico acuto ricordiamo l'alteplasi. Questo principio attivo agise sciogliendo il trombo patologico causa dell'ictus, quindi viene impiegato (come tutti i trombolitici del resto) per eliminare i trombi già formatisi.
La terapia d'emergenza con i trombolitici dev'essere iniziata entro le 4-5 ore dalla comparsa dell'ictus. Da sottolineare, comunque, che l'assunzione di questi farmaci non può aumentare le probabilità di sopravvivenza ma può evitarne le complicanze improvvise.
Antiaggreganti Piastrinici e Anticoagulanti
Questi farmaci vengono utilizzati per ostacolare la formazione di trombi e per rendere il sangue più fluido. Essi vengono impiegati come prevenzione in soggetti a rischio di andare incontro a ictus o in soggetti che ne hanno già sperimentato uno per evitare che si ripresenti (prevenzione secondaria).
Fra gli antiaggreganti piastrinici che si possono utilizzare, ricordiamo:
- Il clopidogrel;
- Il dipiridamolo;
- L'acido acetilsalicilico (agli opportuni dosaggi);
- La ticlopidina.
Fra gli anticoagulanti ritroviamo, invece:
- Il warfarin (trova impiego per ridurre il rischio di ictus in pazienti che hanno subito infarto);
- Il rivaroxaban (si tratta di un inibitore diretto del fattore Xa appartenente al gruppo dei cosiddetti NAO o Nuovi Anticoagulanti Orali).
Altri Farmaci
Fra gli altri farmaci che il medico può decidere di prescrivere in caso di ictus nell'ambito della prevenzione, ritroviamo:
- ACE inibitori come il ramipril (indicato per ridurre la morbilità e mortalità cardiovascolare in pazioenti con pregresse aptologie coronariche, ictuso o patologie vascolari epriferiche).
- Sartani come il losartan e il telmisartan.
- Statine per tratatre i livelli di colesterolo troppo alti in pazienti a rischio di ictus.
Ribadiamo ancora una volta che la scelta della terapia farmacologica da somministrare al paziente con ictus o che è a rischio di ictus spetta solo ed esclusivamente al medico. Pertanto, si raccomanda di seguire con attenzione tutte le indicazioni fornite da questa figura sanitaria. In caso di dubbi, rivolgersi nuovamente ad essa.