Farmaci per Curare il Fecaloma
Ultima modifica 03.07.2019

Definizione

Il termine fecaloma, estratto dal linguaggio medico, rimanda ad un ammasso di materiale fecale, di consistenza dura e secca, la cui evacuazione risulta complessa e dolorosa, spesso impossibile: il fecaloma, ammassato a livello del retto e del tratto superiore del colon, richiede perciò un preciso intervento medico consistente nella messa in pratica di specifiche misure di frantumazione ed evacuazione, spesse volte spiacevoli per il paziente assistito.

Cause

L'intestino eccessivamente pigro, che si traduce nell'insufficiente motilità del colon, aumenta il tempo di permanenza dell'ammasso fecale nel tratto intestinale; ciò provoca un progressivo inaridimento del contenuto intestinale, fino a creare il fecaloma. Tra le cause predisponenti, ricordiamo: abuso di farmaci quali oppiacei, anticolinergici e antidiarroici, alimentazione squilibrata in termini di fibre (sia in eccesso che in difetto) e povera di liquidi, emorroidi, fistole anali, sudorazione intensa, vomito.

Sintomi

Il quadro sintomatologico del fecaloma si concretizza in: costipazione cronica, crampi addominali, emissione di sangue con le feci, dolore lombare, feci dure, inappetenza, pollachiuriatachicardia, vomito. Paradossalmente, il paziente affetto da fecaloma lamenta sporadici episodi di diarrea liquida. I sintomi che caratterizzano il fecaloma sono pressoché sovrapponibili a quelli analizzati per l'occlusione intestinale.


Le informazioni sui Fecaloma - Farmaci per la Cura del Fecaloma non intendono sostituire il rapporto diretto tra professionista della salute e paziente. Consultare sempre il proprio medico curante e/o lo specialista prima di assumere Fecaloma - Farmaci per la Cura del Fecaloma.

Farmaci

Il trattamento del fecaloma consiste nella rimozione del contenuto fecale, oltre ad adottare successivamente alcuni semplici accorgimenti per prevenire la suddetta condizione. Normalmente, la terapia per la liberazione intestinale inizia con un clistere o una supposta a base di glicerina od olio minerale, utile per ammorbidire le feci; tuttavia, questa pratica - assai utilizzata per la cura della stitichezza di lieve entità - non sempre permette di ottenere il risultato sperato con una o due applicazioni, specie se il fecaloma è ammassato da un tempo piuttosto lungo.
Il passo successivo, che tanto imbarazza e scoraggia il paziente, è la frantumazione manuale (digitale) del contenuto fecale, effettuata delicatamente da personale infermieristico specializzato. In taluni pazienti, anche questa prassi risulta controindicata, specie se sottoposti recentemente ad interventi a livello anale e rettale; ancora, la frantumazione digitale del fecaloma va evitata in caso di accertata o presunta patologia infiammatoria intestinale, cardiopatie o sanguinamento rettale.


Per capire… perché ad un cardiopatico non è indicata la frantumazione digitale in caso di fecaloma? Durante la manovra medica, non è raro che la mucosa anale si irriti, al punto da stimolare il ramo sacrale del nervo vago, dunque diminuire la frequenza cardiaca.


La rimozione chirurgica del fecaloma è un tentativo estremo, seppur possibile: alcuni pazienti, specie quelli affetti da megacolon o da occlusione intestinale, non sono in grado di evacuare il fecaloma né con la frantumazione manuale del contenuto fecale, né tantomeno con l'applicazione di clismi di glicerina. In simili frangenti, la rimozione chirurgica del fecaloma costituisce l'unica opzione terapica possibile.
A seguito del trattamento, sia chirurgico che manuale, si raccomanda di seguire alcuni semplici accorgimenti di tipo alimentare e comportamentale per prevenire le eventuali ricomparse del fecaloma.


Di seguito sono riportate le classi di farmaci maggiormente impiegate nella terapia per il fecaloma, ed alcuni esempi di specialità farmacologiche; spetta al medico scegliere il principio attivo e la posologia più indicati per il paziente, in base alla gravità della malattia, allo stato di salute del malato ed alla sua risposta alla cura:

 

Farmaci ad azione emolliente e lubrificante: la paraffina liquida è il protagonista di questa categoria; la sua somministrazione è indicata per ammorbidire il contenuto fecale, quindi nella cura della stitichezza e nella cura del fecaloma. La somministrazione di questi attivi trova indicazione in particolare per i bambini e gli anziani che faticano a rispettare le precise indicazioni dettate dal medico per la prevenzione/ricomparsa del fecaloma.

  • Paraffina liquida (es. Lacrilube, Paraf L BIN): la posologia indicativa è 10-30 ml, quando necessario.
  • Olio di arachidi: formulato sotto forma di clismi, lubrifica ed ammorbidisce il contenuto intestinale (compatto), favorendo la motilità intestinale.
  • Glicerina (es. Supposte di glicerina San Pellegrino): sotto forma di clismi, assumere 5,6 grammi di farmaco per via rettale; in alternativa, inserire una supposta da 2-3 grammi, al bisogno.

Non abusare di farmaci lubrificanti: un impiego smodato può alterare l'assorbimento delle vitamine liposolubili e di alcuni minerali, come calcio e fosforo.


Farmaci lassativi per os: in genere, i pazienti affetti da fecaloma tendono a soffrire di stitichezza cronica. A tal proposito, è possibile assumere saltuariamente lassativi per via orale, per facilitare la motilità intestinale. Si raccomanda, comunque, di non abusare di lassativi, in quanto possono causare importanti alterazioni elettrolitiche, atonia intestinale e, paradossalmente, favorire il fecaloma.

  • Lattulosio (es. Duphalac, Epalfen, Normase): il farmaco agisce con un meccanismo osmotico, trattenendo i liquidi nell'intestino o modulando la distribuzione degli stessi all'interno della massa fecale. Si raccomanda di iniziare la cura con una posologia bassa (15 ml di soluzione al 62-74%), due volte al dì. La dose va modificata secondo la gravità della condizione. Un abuso di lassativi osmotici può indurre crampi addominali e distensione addominale.

Di seguito, alcuni accorgimenti da mettere in pratica per prevenire il fecaloma e la sua eventuale ricomparsa:

  • seguire una dieta bilanciata, sana e ricca di frutta e verdura
  • bere molti liquidi
  • evitare di introdurre troppe fibre
  • non ingerire quantità eccessive di cibo (dilazionare l'introito alimentare in tanti piccoli spuntini)