Definizione
Il termine "dispepsia" origina dal greco e significa letteralmente "digestione difficile". Con questo termine, infatti, s'indica quella condizione - o quell'insieme di condizioni - che il paziente descrive nel complesso come una "cattiva digestione".
Questo disturbo è piuttosto diffuso nei paesi occidentali ed è strettamente connesso alle abitudini alimentari di queste popolazioni.
Cause
Le cause che provocano la dispepsia possono essere diverse. Fra queste, ricordiamo una cattiva alimentazione, l'obesità, la presenza d'infezioni sostenute da Helicobacter pylori, alcuni tipi di patologie gastrointestinali, come la gastrite, l'ulcera gastrica e la malattia da reflusso gastroesofageo, l'utilizzo di alcuni tipi di medicinali (come, ad esempio, i FANS, la teofillina, il ferro, ecc.) e l'abuso di fumo e/o sostanze alcoliche.
Sintomi
I sintomi scatenati dalla dispepsia, di solito, interessano la parte superiore dell'addome e consistono in eruttazioni, bruciore di stomaco, alitosi, rigurgito acido, dolore all'addome superiore e sensazione di digestione lunga e difficile.
Inoltre, in alcuni casi, i pazienti che soffrono di dispepsia possono anche manifestare difficoltà di deglutizione, vomito, tosse e mal di testa.
Le informazioni sui Dispepsia - Farmaci per Curare la Cattiva Digestione non intendono sostituire il rapporto diretto tra professionista della salute e paziente. Consultare sempre il proprio medico curante e/o lo specialista prima di assumere Dispepsia - Farmaci per Curare la Cattiva Digestione.
Farmaci
Dal momento che la dispepsia può essere provocata da diversi fattori, appare chiaro fin da subito che il trattamento di prima linea deve essere mirato a curare la causa primaria che ha dato origine alla cattiva digestione.
Ad esempio, se la dispepsia origina da un'infezione sostenuta da Helicobacter pylori, è necessario istituire un'adeguata terapia antibiotica per contrastare l'agente infettivo (per indicazioni più approfondite si rimanda all'articolo "Triplice terapia per l'eradicazione di Helicobacter pylori").
Allo stesso modo, se la dispepsia è provocata da una cattiva alimentazione, oppure dall'abuso di alcool e/o fumo, è necessario intervenire direttamente sulla dieta e sullo stile di vita dei pazienti.
Ad ogni modo, alcuni farmaci possono essere utilizzati per alleviare i sintomi causati dalla cattiva digestione, si può quindi intraprendere un trattamento di tipo sintomatico. I farmaci più utilizzati sono soprattutto gli antiacidi, i procinetici, gli inibitori di pompa protonica e gli antagonisti dei recettori H2. Queste ultime due classi di farmaci, tuttavia, vengono impiegate perlopiù quando la dispepsia è causata da patologie gastrointestinali come la gastrite, la malattia da reflusso gastroesofageo e l'ulcera gastrica.

Di seguito sono riportate le classi di farmaci maggiormente impiegate nella terapia contro la dispepsia ed alcuni esempi di specialità farmacologiche; spetta al medico scegliere il principio attivo e la posologia più indicati per il paziente, in base alla gravità della malattia, allo stato di salute del malato ed alla sua risposta alla cura.
Antiacidi
Gli antiacidi sono farmaci impiegati nel trattamento sintomatico dei bruciori di stomaco che possono essere causati dalla dispepsia. Il loro effetto è rapido e temporaneo.
Fra i vari antiacidi che si possono impiegare, ricordiamo:
- Idrossido di magnesio e idrossido di alluminio (Maalox ®): questi due composti vengono impiegati in associazione contro l'acidità di stomaco. Sono disponibili in diverse formulazioni farmaceutiche adatte alla somministrazione per via orale. Quando somministrati sotto forma di compresse masticabili, la dose abitualmente utilizzata in adulti e adolescenti con più di 18 anni di età è di 1-2 compresse (contenenti 400 mg di ciascun idrossido), da assumersi fino a quattro volte al giorno, dopo i pasti e prima di coricarsi.
Procinetici
I procinetici sono farmaci che aiutano e stimolano la motilità intestinale. Inoltre, possono essere utilizzati anche per contrastare il vomito. Fra i principi attivi maggiormente utilizzati, troviamo:
-
Domperidone (Peridon ®, Motilium ®): il domperidone è disponibile in formulazioni farmaceutiche adatte alla somministrazione orale (compresse e soluzioni orali) e rettale (supposte).
La dose di domperidone abitualmente somministrata per via orale in adulti e adolescenti con più di 12 anni di età è di 10 mg, da assumersi fino a un massimo di tre volte al dì. In qualsiasi caso, è sempre bene chiedere il consiglio del medico e attenersi alle indicazioni da esso fornite. -
Metoclopramide (Plasil ®): la metoclopramide è un farmaco disponibile per la somministrazione orale e parenterale.
Generalmente, la dose impiegata per via orale nei pazienti adulti è di 10 mg di farmaco, da assumersi al massimo tre volte al giorno. Ad ogni modo, anche in questo caso, quando si utilizza il farmaco, è necessario seguire le istruzioni fornite dal medico.
Inibitori di pompa protonica e antagonisti dei recettori H2
Gli inibitori di pompa protonica e gli antagonisti dei recettori H2 sono farmaci che agiscono riducendo la secrezione di acido cloridrico a livello gastrico.
Tuttavia, come accennato, questi medicinali vengono utilizzati quando la dispepsia è causata da particolari affezioni gastrointestinali.
Infatti, queste classi di farmaci possiedono indicazioni terapeutiche specifiche per il trattamento di patologie quali gastriti, malattie da reflusso gastroesofageo e ulcere gastriche e duodenali.
Pertanto, i suddetti farmaci non vengono impiegati per curare la dispepsia in sé, ma per curare la possibile causa che sta alla base della sua insorgenza.
Per informazioni più dettagliate riguardanti il trattamento di questi disturbi si rimanda agli articoli dedicati già presenti su questo sito ("Farmaci per Curare la Gastrite", "Farmaci per la Cura del Reflusso Gastroesofageo", "Farmaci per Curare l'Ulcera").