Farmaci per la cura del Diabete Insipido: quali sono?
Definizione
Pur essendo conosciuta come diabete, la forma "insipida" non ha nulla a che vedere con il diabete mellito, patologia correlata ad un deficit dell'azione insulinica. Il diabete insipido, infatti, è una condizione caratterizzata da un'eccessiva emissione di urina, in risposta della quale l'organismo incrementa la sensazione di sete comportanto, perciò, una sete eccessiva.
Si possono distinguere due differenti tipologie di diabete insipido: centrale e nefrogenico.
Cause
Il diabete insipido centrale è causato da un deficit dell'ormone antidiuretico (ADH o vasopressina) che viene prodotto dall'ipofisi. Si possono distinguere forme idiopatiche, forme ereditarie e forme acquisite (queste ultime, secondarie, ad esempio, a interventi chirurgici, traumi, ecc.).
Il diabete insipido nefrogenico, invece, è causato da una ridotta sensibilità dei reni all'azione dell'ormone antidiuretico. Anche in questo caso si distinguono una forma acquisita (conseguenza, ad esempio, di patologie renali croniche, uso di alcuni tipi di farmaci, ecc.) da una forma congenita provocata da mutazioni genetiche.
Sintomi
I sintomi che caratterizzano il diabete insipido si concretizzano nella sete - permanente e difficile da soddisfare - e nell'eccessiva escrezione di urina, che può raggiungere talvolta i 18 litri al giorno; ne consegue la tendenza alla disidratazione, associata a perdita di peso e, nei casi più gravi, morte. Le urine, inoltre, presentano basso peso specifico e osmolarità.
Per approfondire: Sintomi Diabete insipidoFarmaci per la cura del Diabete Insipido
Il trattamento del diabete insipido mira soprattutto a diminuire la quantità di urina escreta e a rimpiazzare i liquidi persi con la minzione. La terapia farmacologica impiegata può variare in funzione della forma di diabete insipido che interessa il paziente.
Il diabete insipido centrale viene trattato con la somministrazione di analoghi dell'ormone antiudiuretico, quale è la desmopressina. Lo scopo è quello di colmare il deficit di questo ormone che non viene prodotto in quantità adeguate dall'ipofisi. Il dosaggio deve essere accuratamente messo a punto per ciascun paziente in modo da garantire l'equilibrio idrico e una normale produzione di urina.
Il diabete insipido nefrogeno, invece, non dipendendo da un deficit di vasopressina, non può essere trattato con la somministrazione di suoi analoghi. Solitamente, questa forma di diabete insipido viene trattata assicurando al paziente un adeguato apporto di acqua, limitando sodio e proteine nella dieta e con la correzione della causa sottostante, quando questa è nota. In alcuni casi, lo specialista potrebbe ritenere opportuno ricorrere all'uso di diuretici tiazidici. Per quanto possa sembrare paradossale la somministrazione di questo tipo di farmaci, essi potrebbero rivelarsi utili in quanto possono contribuire a ridurre la diuresi andando a diminuire il rilascio di acqua in corrispondenza delle aree vasopressina-sensibili presenti a livello dei tubuli renali collettori.
NOTA BENE
Quanto riportato in questo articolo sui farmaci per la cura del diabete insipido ha solo un fine informativo e non intende sostituire il rapporto diretto tra professionista della salute e paziente. Sarà lo specialista a stabilire la corretta terapia farmacologica per ciascun paziente. Pertanto, consultare sempre il proprio medico curante e/o lo specialista prima di assumere qualsivoglia farmaco o prodotto per il trattamento del diabete insipido e attenersi alle loro indicazioni.