Farmaci per Curare la Colangite
Ultima modifica 25.02.2020

Definizione

Detta anche angiocolite o coledocite, si definisce colangite un'infiammazione dei dotti biliari e delle vie extraepatiche, la cui causa risiede, il più delle volte, in un insulto batterico. Quando l'infiammazione è accompagnata da una cicatrizzazione e da un ispessimento dei dotti biliari, si parla più precisamente di colangite sclerosante primaria (in riferimento ad una cronicizzazione dell'infiammazione dei dotti biliari).

Cause

La maggior parte delle colangiti dipende da infezioni batteriche (Escherichia coli, streptococchi, salmonella, Pseudomonas, ecc.) o parassitarie (Ascaris lumbricoides o da Clonorchis sinensis), espressione, a loro volta, di calcoli o comunque di ostruzioni meccaniche a carico delle vie biliari. Solo di rado, la colangite è frutto di patologie del digerente (appendicite, diverticoli duodenali, fistole all'intestino, ecc). L'infezione responsabile della colangite può essere anche conseguenza di lesioni chirurgiche. Rara, seppur possibile, la colangite tossica da reflusso di succo pancreatico.

Sintomi

Non è possibile descrivere con esattezza i sintomi che contraddistinguono la colangite, dato che sono influenzati dall'agente eziologico e dalla gravità della condizione. In generale, tra i sintomi più frequenti, ricordiamo: brividi, diarrea, difficoltà digestive, dolore addominale, febbre intermittente, ittero, malessere generale, nausea, perdita di peso, vomito.


Le informazioni sui Colangite - Farmaci per la Cura della Colangite non intendono sostituire il rapporto diretto tra professionista della salute e paziente. Consultare sempre il proprio medico curante e/o lo specialista prima di assumere Colangite - Farmaci per la Cura della Colangite.

Farmaci

Considerato che, nella maggior parte dei casi, la colangite è frutto di un attacco batterico, gli antibiotici sono sicuramente i farmaci più appropriati: allontanando il patogeno, l'infiammazione dei dotti biliari svanisce. Chiaramente, abbiamo analizzato che la colangite è strettamente associata ad un'ostruzione dei dotti biliari (es. calcoli), perciò il trattamento prevede anche e soprattutto la cura della causa di fondo: solo in questo modo, la patologia può essere completamente rovesciata, assicurando così la guarigione del paziente.

 

Nonostante la colangite si possa risolvere con strategie terapeutiche piuttosto semplici, è indispensabile intervenire prontamente: la malattia, infatti, quando non curata, può degenerare in complicanze molto serie, fino a mettere a repentaglio la vita stessa del soggetto: ascesso epatico, cirrosi biliare secondaria, insufficienza renale e shock septico.

 

Di seguito sono riportate le classi di farmaci maggiormente impiegate nella terapia contro la colangite, ed alcuni esempi di specialità farmacologiche; spetta al medico scegliere il principio attivo e la posologia più indicati per il paziente, in base alla gravità della malattia, allo stato di salute del malato ed alla sua risposta alla cura:

 

Farmaci antibiotici per il trattamento della colangite: la scelta dell'antibiotico è sempre dipendente dal patogeno che ha scatenato l'infezione.

  • Levofloxacina (es. Levofloxacina, Tavanic, Aranda, Fovex): appartenente alla classe dei chinoloni, la levofloxacina è utile per trattare la colangite dipendente da un'infezione da streptococco. Indicativamente, assumere 500 mg di farmaco per via orale o per via endovenosa, una volta al giorno, per una settimana, salvo ulteriori indicazioni del medico.
  • Procaina + penicillina: si tratta di una preparazione farmacologica formulata con una penicillina associata ad un anestetico, che trova indicazione anche per la cura della colangite dipendente da un'infezione da streptococco: si consiglia di assumere 600-1000 unità di farmaco al giorno per via intramuscolare, per almeno 10 giorni.  È possibile associare a questo antibiotico anche la benzatina (es. Fatromicina).
  • Cipro (es. Ciprofloxac, Samper, Periactin): il farmaco appartiene alla classe dei fluorochinoloni e viene impiegato in terapia per la cura della colangite dipendente da un'infezione da E. coli. Si raccomanda di assumere 500 mg di farmaco (compresse) ogni 12 ore; la durata della terapia è di 5-7 gg. Consultare il medico.
  • Azitromicina (es. Azitromicina, Zitrobiotic, Rezan, Azitrocin): si tratta di un antibiotico macrolide, indicato per la cura della colangite dipendente da infezioni sostenute da E. coli. Sotto forma di compresse a rilascio immediato, si raccomanda di assumere 500 mg di farmaco il primo giorno, seguiti da 250 mg di attivo nei 4 giorni seguenti. Consultare il medico per ulteriori informazioni.
  • Cefotaxima (es.  Cefotaxima, Aximad, Lirgosin, Lexor): per trattare le infezioni sostenute da Pseudomonas e da salmonella nel contesto della colangite. Indicativamente, assumere 1-2 grammi di farmaco per via endovenosa o intramuscolare ogni 8 ore per 14 giorni.
  • Gentamicina (es. Gentamicina, Ciclozinil, Genbrix, Gentalyn): antibiotico aminoglicosidico. Per il trattamento della colangite da Pseudomonas aeruginosa, si consiglia di somministrare 2 mg/kg di farmaco (dose di carico) seguiti da 1,7 mg/kg e.v. ogni 8 ore; in alternativa, somministrare 5 mg/kg (dopo la dose di carico) ogni 24 ore. Continuare con questa posologia per 2 settimane.

Farmaci antidolorifici e antispastici per il controllo del dolore: la colangite è sempre accompagnata dal dolore, perciò, quando eccessivo, può richiedere la somministrazione di farmaci rilassanti della muscolatura ed antinfiammatori:

  • Meperidina o Petidina (es. Demerol, Petid C): farmaco analgesico oppioide da assumere per via orale alla posologia di 50-100 mg ogni 4 ore, al bisogno. Oppure, per via intramuscolare/endovenosa o sottocutanea, alla posologia di 25-100 mg ogni 4 ore. In alternativa, per infusione endovenosa lenta, si raccomanda di somministrare il farmaco alla posologia di 25-50 mg (ripetere dopo 4 ore). I dosaggi appena descritti sono indicati per mascherare il dolore che la colangite comporta.
  • Diclofenac (es. Fastum Antidolorifico, Dicloreum): preferibile alla petidina. Assumere 50 mg di farmaco per os 3 volte al dì (compresse); in alcuni pazienti, è necessaria una dose iniziale di 100 mg, per poi passare a 50 mg. Dopo il primo giorno, la dose totale giornaliera non deve superare i 150 mg.
  • Scopolamina butilbromuro (es. Buscopan, Addofix, Erion): il farmaco è indicato per rilassare la muscolatura liscia del tratto genitourinario. Si raccomanda la somministrazione di 1-2 compresse da 10 mg 3 volte al dì per adulti e ragazzi di età superiore ai 14 anni. Il farmaco è indicato anche per placare il vomito nel contesto della colangite. In caso di bambini di età compresa tra i 6 e i 14 anni, è indispensabile consultare il medico prima di assumere il farmaco.
  • Belladonna e papaverina cloidrato (es. Antispasmina colica): la belladonna esercita un'azione anticolinergica, riducendo lo spasmo della muscolatura liscia (significativa riduzione del dolore). Assumere 2-6 confetti - costituiti da 10 mg di papaverina e da 10 mg di belladonna - al giorno per il dolore medio causato dalla colangite. In caso di severità, assumere 1-3 compresse da 50 mg di papaverina e 10 mg di belladonna al giorno.

Farmaci per trattare nausea e vomito nel contesto della colangite: il dolore a carico delle vie biliari potrebbe manifestarsi così intensamente da indurre nausea e vomito; pertanto, la somministrazione di farmaci antiemetici può aiutare ad alleviare questi sintomi secondari. Gli antiemetici non aiutano in alcun modo a curare la causa scatenante. In questa categoria, oltre alla scopolamina già precedentemente analizzata, ricordiamo:

  • Metoclopramide (es. Plasil): appartiene alla classe dei bloccanti dei recettori della dopamina. Si tratta di un farmaco antiemetico e stimolante la motilità intestinale, indicato anche per favorire la peristalsi intestinale e la digestione. Per via parenterale, assumere 10 mg di farmaco, tre volte al dì, preferibilmente prima dei pasti. Disponibile anche in compresse e sciroppo.
  • Domperidone (es. Motilium, Peridon): il farmaco è uno stimolante della motilità intestinale per il trattamento del vomito. Si raccomanda di assumere il farmaco alla posologia di 10-20 mg, 3-4 volte al dì, per via orale. Non superare gli 80 mg. Il farmaco è disponibile anche sotto forma di supposte da 60 mg: applicare 2 supposte al dì, al bisogno. È indicato anche per il trattamento del vomito associato a chemioterapia.
  • Perfenazina (es. Trilafon): in caso di nausea e/o vomito nel contesto della colangite, si raccomanda di assumere il farmaco alla posologia di 8-16 mg, frazionati in più dosi durante le 24 ore.

Per approfondimenti: vedi l'articolo sui farmaci per la cura del vomito

 

Altri farmaci utilizzati in terapia per il controllo dei sintomi da colangite: la colangite si manifesta spesse volte con un'alterazione del colore di pelle, mucose e sclere, che assumono un colorito giallognolo.

  • Acido ursodesossicolico o ursodiolo (es. Ursobil HT, Acido Ursodes AGE, Litursol): la somministrazione di questi farmaci si è rivelata particolarmente indicata per la dissoluzione dei calcoli di colesterolo della cistifellea, specie se associata ad ittero e all'infiammazione dei dotti biliari (colangite). La posologia raccomandata è la seguente: 8-12 mg/kg per os al dì, in dose unica, la sera o in due dosi frazionate; prolungare la terapia fino a due anni (terapia di mantenimento: 250 mg al dì). Il rispetto della modalità d'assunzione del farmaco è indispensabile per la guarigione della malattia (calcoli) e per cancellare gli effetti secondari (in questo caso, ittero). Consultare il medico.
  • Acido chenodesossicolico: è il più importante acido biliare prodotto dal fegato. Il principio attivo viene utilizzato in terapia per aiutare a sciogliere i calcoli della cistifellea, anche nel contesto dell'ittero e della colangite; il trattamento con questo farmaco è in grado di dissolvere, parzialmente o totalmente, i calcoli della cistifellea (costituiti da colesterolo), risolvendo pertanto l'ittero dipendente da calcoli alla colecisti, dunque da colangite (in questo specifico caso).