Farmaci per Curare il Cancro alla Prostata
Ultima modifica 15.02.2021

Definizione

Il cancro alla prostata è una neoplasia tipica dell'età senile, e rappresenta sicuramente uno dei tumori più comuni nell'uomo. Proprio come altre tipologie di cancro (es. carcinoma epatico), anche quello alla prostata avanza assai lentamente, ostacolandone la diagnosi precoce.

Cause

Come per la stragrande maggioranza dei tumori, anche per quello alla prostata non è ancora stata individuata una causa univoca e precisa. Ad ogni modo, si sono osservati alcuni fattori di rischio per la comparsa della neoplasia: età avanzata (>55 anni), predisposizione genetica, etnia caucasica, dieta squilibrata (intesa come regime alimentare), ricca di grassi saturi e carente di frutta e verdura.

Sintomi

Anche se l'intensità e la tipologia dei sintomi dipendono dallo stadio di evoluzione del tumore, la malattia tende a progredire in maniera piuttosto lenta; tra i sintomi più frequenti si ricordano: dolore articolare, eiaculazione dolorosa, fragilità ossea, tendenza ad urinare poco e spesso, sangue nelle urine ed emissione lenta dell'urina.

 

I tipici sintomi d'esordio del cancro alla prostata si sovrappongono a quelli dell'ipertrofia prostatica: pertanto, la diagnosi differenziale è indispensabile per evitare di confondere le due malattie.


Le informazioni sui Cancro alla Prostata - Farmaci per la Cura del Cancro alla Prostata non intendono sostituire il rapporto diretto tra professionista della salute e paziente. Consultare sempre il proprio medico curante e/o lo specialista prima di assumere Cancro alla Prostata - Farmaci per la Cura del Cancro alla Prostata.

Farmaci

Le opzioni terapeutiche volte al trattamento del tumore alla prostata dipendono dal grado di evoluzione del cancro e dalla localizzazione delle cellule malate: certo è, per esempio, che la terapia mirata per il cancro circoscritto alla prostata è diversa da quella impiegata per curare il cancro alla prostata nello stadio avanzato (metastasi).
In linea di massima, le opzioni terapeutiche possibili sono:

  1. Prostatectomia radicale (asportazione della prostata e delle vescicole seminali)
  2. Radioterapia a fasci esterni (impiego di raggi X ad elevata energia)
  3. Brachiterapia prostatica permanente: terapia mininvasiva che consiste nell'impiego di radiazioni ad alta frequenza in grado di colpire solamente il tessuto danneggiato, senza intaccare le altre strutture circostanti
  4. Terapia ormonale soppressiva con un analogo della gonadorelina
  5. Blocco androgenico + assunzione di un analogo della gonadorelina
  6. Chemioterapia con Docetaxel o con altri chemioterapici
  7. Resezione chirurgica

Farmaci chemioterapici nel trattamento del cancro alla prostata


Tra i farmaci impiegati in terapia contro il cancro alla prostata, quelli di tipo ormonale rivestono sicuramente un ruolo di primo piano:


Di seguito sono riportate le classi di farmaci maggiormente impiegate nella terapia contro il tumore alla prostata, ed alcuni esempi di specialità farmacologiche; spetta al medico scegliere il principio attivo e la posologia più indicati per il paziente, in base alla gravità della malattia, allo stato di salute del malato e alla sua risposta alla cura:

  • Docetaxel (es. Docetaxel Teva Pharma, Docetaxel Teva, Docetaxel Winthrop, Taxotere): si raccomanda di iniziare ad assumere il farmaco alla posologia di 75 mg per metro quadro di superficie corporea (infusione di un'ora). In genere, questo farmaco va associato al prednisone (da assumere alla posologia di 5 mg due volte al dì). Consultare il medico.
  • Buserelina (es. Suprefact Depot, Suprefact): il farmaco è un ormone di rilascio delle gonadotropine: si tratta di un agonista del GnRH, in grado di diminuire la sintesi ipofisaria di gonadotropine. Il farmaco viene impiegato in terapia anche per il cancro al seno e nelle patologie quali endometriosi e fibromi all'utero. La posologia e la durata della terapia devono essere stabilite dal medico.
  • Goserelin (es. Zoladex): indicato per il trattamento palliativo del cancro alla prostata. Si raccomanda di assumere il farmaco per via sottocutanea, direttamente nella zona addominale alla posologia di 3,6 mg ogni 28 giorni o 10,8 mg ogni 12 settimane.
  • Leuprorelina (es. Enantone, Eligard): il farmaco (antineoplastico e immunomodulatore, appartenente al sottogruppo terapeutico degli ormoni) viene utilizzato in terapia per la cura di alcuni tumori come quello al seno e alla prostata. La posologia dev'essere indicata dal medico; ad ogni modo, in linea generale, il farmaco va assunto alla posologia di 11,25 mg, una volta ogni 12 settimane.
  • Triptorelina (es. Gonapeptyl-Depot, Fertipeptil, Decapeptyl): indicato per il trattamento palliativo del carcinoma alla prostata nello stadio avanzato. Va somministrato come singola iniezione intramuscolare in entrambe le natiche. La posologia consigliata è variabile:
    • 3,75 mg per via intramuscolare ogni 4 settimane
    • 11,25 mg per via intramuscolare ogni 12 settimane
    • 22,5 mg per via intramuscolare ogni 24 settimane
  • Bicalutamide (es. Casodex, Lutamid, Bikader, Praxis): si raccomanda di assumere per os 50 mg di farmaco una volta al dì, preferenzialmente circa sempre alla medesima ora.
  • Ciclofosfamide (es. Endoxan Baxter) è un agente alchilante chemioterapico impiegato in terapia anche per il trattamento del cancro alla prostata. È bene evidenziare che non rappresenta comunque il farmaco d'elezione per curare questo tipo di cancro. Consultare il medico.
  • Leuprolide (es. Lupron) il farmaco è un analogo della gonadorelina ed è indicato per il trattamento del cancro alla prostata alla posologia di 1 mg per iniezione sottocutanea una volta al dì, oppure 7,5 mg per via intramuscolare una volta al mese; ancora, il farmaco può essere assunto anche alla posologia di 22,5 mg per via intramuscolare ogni 3 mesi, o 65 mg per via sottocutanea una volta ogni 12 mesi. È dovere del medico scegliere il dosaggio e la via di somministrazione più indicata per il paziente malato di cancro alla prostata.