
Nome Scientifico
Cucurbita pepo
Famiglia
Cucurbitaceae
Origine
La zucca è una pianta originaria dell'America, oggi coltivata in modo ubiquitario nei climi caldi e temperati.
Parti Utilizzate
Droga costituita dai semi di zucca maturi ed essiccati o dall'estratto lipido-sterolico dei semi.
Costituenti chimici
- Triterpeni;
- Fitosterine;
- Vitamina E;
- Proteine;
- Sali minerali (selenio);
- Acidi grassi;
- Pectine;
- Acido salicilico;
- Lignani;
- Cucurbitina.
Il costituente principale è comunque l'olio (30-50%) col suo contenuto di acidi grassi tra cui oleico (24-38%), linoleico (43-56%), tocoferoli e carotenoidi (luteina e β-carotene).
Zucca in Erboristeria: Proprietà della Zucca
I semi di zucca sono da sempre considerati un ottimo rimedio contro i vermi intestinali; oggi sono proposti per il trattamento dei disturbi correlati all'ipertrofia prostatica, grazie all'attività antiflogistica, antiossidante ed enzimatica.
Attività biologica
Alla zucca sono attribuite proprietà antielmintiche ascrivibili alla cucurbitina contenuta nella stessa zucca. Inoltre, i semi di zucca si sono rivelati piuttosto efficaci nel contrastare i sintomi caratteristici dell'ipertrofia prostatica benigna e della vescica iperattiva, tanto che il loro uso è stato ufficialmente approvato per questo tipo di applicazioni terapeutiche.
Pare che gli acidi grassi contenuti nei semi siano fra i responsabili delle suddette attività, ma la capacità di generare un miglioramento nei pazienti affetti da iperplasia prostatica benigna è attribuita, senza alcun dubbio, ai delta-fitosteroli presenti negli stessi semi.
Il meccanismo esatto con cui queste molecole contrastano l'ipertrofia prostatica benigna non è ancora del tutto chiarito, ma da alcuni studi è emerso che i delta-fitosteroli sono in grado di interferire con la trasformazione del testosterone in diidrotestosterone (DHT) in colture di fibroblasti umani prostatici.
Alcuni ipotizzano che i fitosteroli inibiscano l'azione della 5-alfa-reduttasi (l'enzima deputato alla sintesi di DHT); altri ancora, invece, suggeriscono che i delta-steroli presenti nei semi di zucca ostacolino il legame del DHT ai recettori degli androgeni, prevenendo così l'iperproliferazione delle cellule prostatiche.
Della zucca si stanno indagando anche i potenziali effetti anti-diabetici. Infatti, da studi condotti su animali, sembrerebbe che sia i semi, sia la polpa della zucca possano essere in grado di esercitare un'azione ipoglicemica.
Non a caso, la zucca è utilizzata da tempo in Cina per ridurre i livelli ematici di glucosio e per aumentare quelli di insulina. Tuttavia, prima di approvare quest'ulteriore applicazione terapeutica della zucca, sono necessari altri e più approfonditi studi clinici.
Zucca contro l'ipertrofia prostatica benigna e contro la vescica iperattiva
Come sopra accennato, i semi di zucca si sono dimostrati un valido aiuto nel trattamento dell'ipertrofia prostatica benigna e della vescica iperattiva, grazie all'attività svolta dai fitosteroli e, probabilmente, anche dagli acidi grassi contenuti all'interno degli stessi semi.
A titolo indicativo, la dose generalmente consigliata è di 10 grammi di semi maturi interi o macinati, da assumersi una volta al giorno in dose unica, oppure in dosi frazionate.
Nel caso in cui, invece, si utilizzi l'olio di semi di zucca, la dose solitamente consigliata è di circa 300 mg al giorno.
N.B.: quando la zucca viene utilizzata a fini terapeutici, è essenziale utilizzare preparazioni definite e standardizzate in principi attivi (fitosteroli), poiché solo così si può conoscere la quantità esatta di sostanze farmacologicamente attive che si stanno assumendo.
Quando si utilizzano preparazioni a base di zucca, le dosi di prodotto da assumere possono variare in funzione della quantità di fitosteroli contenuta. Tale quantità, solitamente, è riportata direttamente dall'azienda produttrice sulla confezione o sul foglietto illustrativo dello stesso prodotto, pertanto, è molto importante seguire le indicazioni da essa fornite.
In qualsiasi caso, prima di assumere per fini terapeutici un qualsiasi tipo di preparazione contenente zucca, è bene rivolgersi preventivamente al proprio medico.
Zucca nella medicina popolare e in omeopatia
La medicina popolare ha riconosciuto da tempo le potenziali proprietà curative della zucca e, per questo motivo, tale pianta è impiegata in quest'ambito per trattare diversi tipi di disturbi.
Alcuni utilizzi della zucca nella medicina popolare sono piuttosto plausibili, come, ad esempio, l'impiego di questa pianta per contrastare le infestazioni intestinali da vermi. Infatti, la cucurbitina ha poi dimostrato di possedere proprietà antielmintiche. Inoltre, la zucca trova impiego nella medicina popolare anche come rimedio contro le infiammazioni dei reni.
La zucca è anche disponibile come rimedio omeopatico - generalmente sotto forma di granuli - con indicazioni per il trattamento di nausea, nausea gravidica, mal di mare e teniasi.
La posologia di prodotto da assumere può essere diversa in funzione del tipo di diluizione omeopatica che s'intende utilizzare.
N.B.: le applicazioni della zucca per il trattamento dei suddetti disturbi non sono né approvate, né supportate dalle opportune verifiche sperimentali, oppure non le hanno superate. Per questo motivo, potrebbero essere prive di efficacia terapeutica o risultare addirittura dannose per la salute.
Effetti Collaterali
Se correttamente impiegata, la zucca non dovrebbe causare effetti indesiderati di alcun tipo. Tuttavia, in certi studi condotti sui semi di zucca, alcuni pazienti hanno manifestato sintomi gastrointestinali dopo essersi sottoposti ad un trattamento a base dei suddetti semi.
Controindicazioni
Evitare l'assunzione in caso d'ipersensibilità accertata verso uno o più componenti dei semi di zucca.
A scopo precauzionale, si sconsiglia l'assunzione della zucca per fini terapeutici anche in gravidanza, durante l'allattamento e in bambini e adolescenti con meno di 18 anni di età.
Interazioni Farmacologiche
Vi è la possibilità - tuttavia, ancora non del tutto accertata - che i semi di zucca possano interferire con l'attività del warfarin (anticoagulante cumarinico), aumentando il rischio di sanguinamenti.
Un case reports ha difatti riportato casi di aumento del tempo di INR in due pazienti che hanno assunto una preparazione a base di semi di zucca e altri rimedi naturali (saw palmetto e vitamina E). Uno dei due pazienti si trovava in terapia con warfarin, mentre l'altro non era sottoposto ad alcun tipo di trattamento anticoagulante. Poiché non era chiaro se l'aumento del tempo di INR fosse dovuto ad uno dei singoli componenti del prodotto assunto o alla combinazione dei vari ingredienti, si suggerisce cautela (fonte: PDR for Herbal Medicines Fourth Edition).
Pertanto, per il principio della precauzione, qualora si stia assumendo il warfarin o qualche altro farmaco analogo, si raccomanda di utilizzare la massima cautela e di chiedere il consiglio preventivo del medico prima di assumere preparazioni a base di semi di zucca per scopi terapeutici.