
Nome Scientifico
Veronica officinalis
Famiglia
Scrophulariaceae
Origine
Europa
Sinonimi
Tè svizzero, tè europeo, veronica maschio
Parti Utilizzate
Droga data dalle parti aeree
Costituenti chimici
- Glucosidi iridoidi;
- Flavonoidi;
- Saponine triterpeniche;
- Derivati dell'acido caffeico;
- Olio essenziale;
- Polisaccaridi.
Veronica in Erboristeria: Proprietà della Veronica
La veronica è usata (anche se non si ha un vero e proprio riscontro scientifico) a scopo antinfiammatorio per la presenza di glucosidi iridoidi, oppure sotto forma di infuso con attività diuretica e digestiva.
Attività biologica
Benché l'utilizzo della veronica non abbia ottenuto l'approvazione ufficiale per alcun tipo di applicazione terapeutica, a questa pianta vengono attribuite proprietà antinfiammatorie imputabili ai glucosidi iridoidi in essa contenuti.
Inoltre, alla pianta vengono ascritte anche proprietà astringenti e si ritiene che possa favorire la guarigione delle ulcere.
Uno studio relativamente recente (2012) - condotto in vitro su linee cellulari di polmone umano - ha dimostrato che l'estratto di veronica è effettivamente in grado di esercitare un'azione antinfiammatoria, attraverso un meccanismo che prevede l'inibizione dell'espressione della ciclossigenasi di tipo 2 (o COX-2), ossia dell'enzima deputato alla sintesi delle prostaglandine responsabili dei processi infiammatori. Tuttavia, nonostante il risultato ottenuto in vitro, sono certamente necessari approfonditi studi in vivo per stabilire quali siano la reale efficacia terapeutica e l'effettiva sicurezza d'uso della pianta.
Un altro studio condotto in vitro, invece, ha messo in evidenza le proprietà antiossidanti e antimicrobiche della veronica. Tali attività sembrano essere esercitate soprattutto dai flavonoidi e dagli acidi fenolici contenuti nella pianta. Più nel dettaglio, dallo studio è emerso che l'attività antibatterica della veronica risulta essere particolarmente efficace nei confronti di ceppi di Staphylococcus aureus, di Listeria monocytogenes e di Listeria ivanovii.
Veronica nella medicina popolare e in omeopatia
Nella medicina popolare la veronica viene utilizzata internamente per il trattamento di disturbi di diversa origine e natura, quali affezioni del tratto gastrointestinale, disturbi epatici, affezioni renali e disturbi delle basse vie urinarie. Inoltre, la medicina tradizionale sfrutta questa pianta anche per il trattamento della gotta e dei disturbi reumatici; oltre ad impiegarla come rimedio per purificare il sangue e per contrastare l'agitazione.
Esternamente, invece, la veronica rientra nella composizione di soluzioni per gargarismi che vengono impiegate contro le infiammazioni della mucosa orofaringea. La pianta, inoltre, viene utilizzata come rimedio esterno per favorire la guarigione delle ferite e come rimedio contro disturbi cutanei, pruriti e gonfiore dei piedi.
La veronica trova impiego anche all'interno della medicina omeopatica, dove la si può facilmente reperire sotto forma di tintura madre, gocce orali e granuli. In quest'ambito, la pianta viene utilizzata in caso di raffreddori, bronchiti ed eczemi.
La dose di rimedio omeopatico da assumersi può variare da individuo a individuo, anche in funzione del tipo di disturbo che si necessita trattare e in funzione della tipologia di preparazione e di diluizione omeopatica che si vuole utilizzare.
N.B.: le applicazioni della veronica per il trattamento dei suddetti disturbi non sono né approvate, né supportate dalle opportune verifiche sperimentali, oppure non le hanno superate. Per questo motivo, potrebbero essere prive di efficacia terapeutica o risultare addirittura dannose per la salute
Controindicazioni
Evitare l'uso in caso di ipersensibilità accertata verso uno o più componenti.
Interazioni Farmacologiche
- non note