
Nome Scientifico
Uncaria tomentosa
Famiglia
Rubiaceae
Origine
Amazzonia
Parti Utilizzate
Droga costituita dalla corteccia della pianta
Costituenti chimici
- Alcaloidi ossindolici pentaciclici;
- Triterpeni;
- Glicosidi dell'acido quinovico;
- Polifenoli (procianidine, epicatechine);
- Mucillagini;
- Sali minerali;
- Vitamine;
- Fitosteroli (beta-sitosterolo, sigmasterolo, capesterolo).
Uncaria in Erboristeria: Proprietà della Uncaria
L'uncaria è una pianta dotata di una spiccata attività immunostimolante: indicata soprattutto in caso di malattie da raffreddamento oppure a scopo profilattico in associazione ad altre piante del genere.
Attività biologica
All'uncaria sono attribuite numerose proprietà, fra cui ricordiamo quelle immunostimolanti, antinfiammatorie, antivirali, antiossidanti, contraccettive e antitumorali.
Le proprietà antinfiammatorie e antiossidanti ascritte alla pianta sono state confermate da studi condotti sia in vitro, sia in vivo. L'azione antiflogistica sembra essere esercitata attraverso l'inibizione del TNF-α (fattore di necrosi tumorale alfa) ed è imputabile soprattutto ai fitosteroli e ai triterpeni contenuti nella pianta, anche se le esatte molecole responsabili di quest'attività non sono ancora state individuate.
Altri studi condotti su animali hanno, invece, dimostrato che gli estratti di uncaria sono in grado di esercitare un'azione antiossidante attraverso la riduzione dello stress ossidativo e attraverso un'azione protettiva sul DNA nei confronti dei danni esercitati dai radicali liberi.
Gli alcaloidi ossindolici contenuti nell'uncaria, invece, sono i responsabili dell'attività immunostimolante attribuita alla pianta. Da studi condotti su animali, infatti, è emerso che queste molecole sono in grado di stimolare la produzione di interleuchina-1 ed interleuchina-6 (IL-1 e IL-6) a livello dei macrofagi alveolari in maniera dose-dipendente.
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Studi condotti in vitro, inoltre, hanno evidenziato come alcuni dei suddetti alcaloidi siano anche in grado di aumentare in modo significativo la fagocitosi.I glicosidi dell'acido quinovico, invece, hanno dimostrato di possedere attività antivirale in vitro, in particolar modo nei confronti del virus della stomatite vescicolare (VSV) e nei confronti del rhinovirus umano 1B (HRV 1B).
Altri studi condotti in vitro hanno, invece, dimostrato che gli estratti acquosi di uncaria possiedono interessanti proprietà antitumorali, esercitate attraverso l'inibizione della crescita e l'induzione dell'apoptosi in diversi tipi di cellule maligne.
Infine, per quel che riguarda l'azione contraccettiva, al momento non vi sono abbastanza studi in grado di confermarla.
Uncaria nella medicina popolare e in omeopatia
Nella medicina popolare, l'uncaria viene utilizzata per il trattamento di disturbi quali reumatismi, gastriti, diarrea e per il trattamento delle ferite.
Inoltre, la medicina tradizionale sfrutta questa pianta come rimedio coadiuvante in caso di ciclo mestruale irregolare ed asma.
Infine, le popolazioni del Perù erano solite impiegare l'uncaria come rimedio contraccettivo.
L'uncaria trova impieghi anche in ambito omeopatico, dove la si può facilmente trovare all'interno di capsule e gocce orali in associazione ad altri rimedi omeopatici con proprietà analoghe o complementari alle sue.
Le preparazioni contenenti uncaria, solitamente, vengono impiegate dalla medicina omeopatica in caso di infiammazioni acute e croniche, artrosi, reumatismi e infezioni recidivanti; oltre ad essere utilizzate come rimedio preventivo di patologie tipicamente invernali (come influenze e raffreddori) e come rimedio immunostimolante.
La quantità di rimedio omeopatico da assumersi può variare fra un individuo e l'altro, anche in funzione del tipo di disturbo che si necessita trattare e a seconda della tipologia di preparazione e di diluizione omeopatica che s'intende impiegare.
N.B.: le applicazioni dell'uncaria per il trattamento dei suddetti disturbi non sono né approvate, né supportate dalle opportune verifiche sperimentali, oppure non le hanno superate. Per questo motivo, potrebbero essere prive di efficacia terapeutica o risultare addirittura dannose per la salute.
Controindicazioni
Evitare l'uso di uncaria in caso d'ipersensibilità accertata verso uno o più componenti, in pazienti affetti da patologie autoimmuni, in pazienti in terapia con farmaci immunosoppressori, in gravidanza e durante l'allattamento.
Interazioni Farmacologiche
L'uncaria può interferire con l'attività di:
- Farmaci immunosoppressori;
- Anticoagulanti, eparine a basso peso molecolare, antiaggreganti piastrinici e agenti trombolitici.
Avvertenze
In fitoterapia occorre evitare il chemiotipo ad alcaloidi tetraciclici, in quanto questi si sono dimostrati dotati di attività immunodeprimente, sedativa sul SNC e ipotensiva.