Proprietà del Tamarindo in Erboristeria: quali sono?

Proprietà del Tamarindo in Erboristeria: quali sono?
Ultima modifica 20.11.2020
INDICE
  1. Nome Scientifico
  2. Famiglia
  3. Origine
  4. Parti Utilizzate
  5. Costituenti Chimici
  6. Proprietà del Tamarindo in Erboristeria
  7. Interazioni Farmacologiche
  8. Effetti Collaterali
  9. Controindicazioni

Nome Scientifico

https://www.my-personaltrainer.it/imgs/2020/11/20/tamarindo-in-erboristeria-orig.jpeg Shutterstock

Tamarindus indica

Famiglia

Cesalpinaceae

Origine

La pinata di tamarindo è originaria dell'Africa Tropicale, ma è naturalizzata nel Nord e Sud america, dalla Florida al Brasile. Inoltre, la pianta viene coltivata in Cina, India, Pakistan, Filippine, Java, Vietnam e Spagna.

Parti Utilizzate

La droga del tamarindo è costituita dalla polpa dei frutti e dai semi essiccati.

Costituenti Chimici

Proprietà del Tamarindo in Erboristeria

Che Cos'è il Tamarindo e quali Proprietà gli vengono attrbuite?

Il tamarindo è un albero sempreverde tipico dell'Africa Tropicale che può arrivare a raggiungere i 25 metri di altezza. In campo alimentare, la polpa dei frutti di tamarindo viene utilizzata per la produzione di succhi e bibite rinfrescanti.

In campo erboristico, alla pianta vengono attribuite proprietà lassative. In commercio è possibile reperire diversi prodotti (interatori alimentari) contenenti estratti di tamarindo utilizzati per ottenere il suddetto effetto; inoltre, è altresì possibile reperire la marmellata di tamarindo.

Attività Biologica

Le proprietà lassative costituiscono le principali attività ascritte al tamarindo. Più nel dettaglio, l'azione lassativa svolta è di tipo osmotico ed è attribuita ai costituenti chimici presenti all'interno della polpa dei frutti di tamarindo.

Tuttavia, su questa pianta e sui suoi estratti sono state svolte diverse ricerche per indagarne ulteriori proprietà da poter sfruttare, in futuro, in ambito terapeutico.

A tal proposito, uno studio del 2015, condotto in vitro su cellule epatiche HepG2, ha dimostrato come l'estratto metanolico di foglie di tamarindo sia in grado di esercitare un'azione antiossidante sulle suddette linee cellulari epatiche, attraverso l'inibizione della perossidazione lipidica, la soppressione della produzione di radicali liberi contenenti ossigeno (altrimenti definiti ROS, dall'inglese "Reacting Oxygen Species") e l'aumento dell'attività degli enzimi ad azione antiossidante.

Un altro studio condotto su animali ha confermato l'attività antiossidante della pianta. Infatti, da questo studio è emerso che il decotto ottenuto dalle foglie di tamarindo è in grado di esercitare un'azione epatoprotettiva grazie alla sua attività antiossidante esercitata attraverso l'inibizione della perossidazione lipidica.

Un altro interessante studio, invece, ha evidenziato come l'estratto di semi di tamarindo possa essere un potenziale aiuto nel trattamento dell'artrite, grazie all'azione svolta nei confronti degli enzimi deputati alla degradazione della cartilagine e grazie alle attività antinfiammatorie (diminuzione degli aumentati livelli d'interleuchine, TNF-α e COX-2) e antiossidanti (diminuzione dei livelli di ROS) esercitate dallo stesso estratto.

Tuttavia, nonostante i risultati ottenuti, le sopra citate applicazioni del tamarindo non sono approvate e necessitano di ulteriori e approfonditi studi per poter essere confermate.

Tamarindo nella Medicina Popolare e in Omeopatia

La polpa dei frutti di tamarindo è da sempre impiegata nella medicina popolare come rimedio per contrastare la costipazione, sia acuta che cronica, e per il trattamento dei disturbi di cistifellea e fegato.

Nella medicina indiana, invece, la pianta viene utilizzata nel trattamento di faringitifebbrestomatitiemorroidi e costipazione; oltre ad essere impiegata come rimedio per contrastare il vomito biliare e le intossicazioni da alcool.

Un altro interessante utilizzo non approvato del tamarindo è quello che viene effettuato da parte delle popolazioni del deserto. Questi popoli, infatti, sono soliti masticarne le foglie per combattere la sete.

Il tamarindo viene sfruttato anche dalla medicina omeopatica, all'interno della quale trova impiego come rimedio contro il mal di stomaco.

La quantità di rimedio omeopatico da assumere può variare da individuo a individuo, anche in funzione del tipo di preparazione e del tipo di diluizione omeopatica che s'intende impiegare.

NOTA BENE

Le applicazioni del tamarindo per il trattamento dei suddetti disturbi nell'ambito di medicine alternative e popolari non sono né approvate, né supportate dalle opportune verifiche sperimentali, oppure non le hanno superate. Per questo motivo, potrebbero essere prive di efficacia terapeutica o risultare addirittura dannose per la salute.

Il consiglio, quindi, è sempre quello di consultare il medico prima di assumere prodotti a base di tamarindo di qualsivoglia tipo.

Interazioni Farmacologiche

Il tamarindo potrebbe interferire con l'azione di farmaci e medicinali che si stanno assumendo. Per tale ragione, se si stanno seguendo terapie farmacologiche, prima di assumere i prodotti a base di tamarindo è opportuno consultare il medico.

Effetti Collaterali

Se correttamente impiegato, il tamarindo non dovrebbe causare effetti indesiderati. Tuttavia, non si può escludere l'insorgenza di reazioni allergiche in individui sensibili.

Controindicazioni

Il tamarindo e i prodotti che lo contengono non devono essere assunti in caso di allergia nota allo stesso tamarindo e/o ad uno o più dei componenti presenti nel prodotto che si vorrebbe utilizzare.

In caso di dubbi, si rinnova l'invito al consulto con il proprio medico.

Per approfondire: Tamarindo: Cos'è, Proprietà, Modo d'uso

Autore

Ilaria Randi

Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista