Poligala in Erboristeria: Proprietà della Poligala

Ultima modifica 24.03.2020
Poligala

Nome Scientifico

Polygala senega

Famiglia

Polygalaceae

Origine

America settentrionale, Canada

Parti Utilizzate

Droga costituita dalle radici (Farmacopea Ufficiale)

Costituenti chimici

Poligala in Erboristeria: Proprietà della Poligala

La poligala viene utilizzata - sotto forma di infuso, polvere o estratto fluido - come espettorante in caso di bronchite, oppure a scopo antinfiammatorio e lassativo.
La droga deve comunque essere assunta a dosaggi molto bassi, altrimenti potrebbe indurre il vomito.

Attività biologica

La poligala è una pianta dotata di attività espettorante di tipo secretolitico, conferitale dalle saponine contenute al suo interno.
Alla pianta, inoltre, sono ascritte proprietà diuretiche, lassative e antinfiammatorie.
L'azione antiflogistica sembra essere esercitata attraverso la riduzione dei livelli di interleuchina-1, interleuchina-6 e TNF-α.
Inoltre, alcuni studi hanno messo in luce le potenziali proprietà antitumorali degli estratti di radice di poligala. Pare, infatti, che i sopra citati estratti siano potenzialmente in grado di inibire sia lo sviluppo delle cellule maligne, sia i processi di angiogenesi a livello delle masse tumorali.
A ogni modo, nonostante i risultati finora ottenuti, sono necessari studi più approfonditi prima di poter approvare simili applicazioni della poligala in ambito medico, in modo tale da determinarne la reale efficacia terapeutica e l'effettiva sicurezza d'uso.

Poligala contro bronchiti e tosse

Come accennato, grazie all'azione secretolitica esercitata dalle saponine contenute all'interno della poligala, l'utilizzo di questa pianta ha ottenuto l'approvazione ufficiale per il trattamento di affezioni catarrali delle vie aeree, quali tossi e bronchiti.
Naturalmente, per il trattamento dei suddetti disturbi, la poligala deve essere assunta internamente.
Se la poligala viene utilizzata sotto forma di estratto liquido (rapporto droga/solvente 1:2), generalmente, si consiglia l'assunzione di 1,5-3 grammi di prodotto al dì.
Se, invece, la poligala viene utilizzata sotto forma di tintura (rapporto droga/solvente 1:10), allora si consiglia l'assunzione di circa 2-7 grammi di prodotto al giorno.


N.B.: quando la poligala viene utilizzata a fini terapeutici, è essenziale utilizzare preparazioni definite e standardizzate in principi attivi, poiché solo così si può conoscere la quantità esatta di sostanze farmacologicamente attive che si stanno assumendo.
Quando si utilizzano preparazioni a base di poligala, le dosi di prodotto da assumere possono variare in funzione della quantità di sostanze attive contenuta. Tale quantità, solitamente, è riportata direttamente dall'azienda produttrice sulla confezione o sul foglietto illustrativo dello stesso prodotto, pertanto, è molto importante seguire le indicazioni da essa fornite.
In qualsiasi caso, prima di assumere per fini terapeutici un qualsiasi tipo di preparazione contenente poligala, è bene rivolgersi preventivamente al proprio medico.

Poligala nella medicina popolare e in omeopatia

Le proprietà espettoranti della poligala sono note anche alla medicina popolare, che utilizza questa pianta proprio per contrastare le affezioni catarrali che colpiscono le vie aeree e per il trattamento delle tracheiti.
I nativi americani - oltre che per trattare i sopra citati disturbi - utilizzano questa pianta anche come rimedio antinfiammatorio e diuretico e come rimedio per il trattamento di mal di gola, raffreddori, mal di denti e perfino convulsioni.
La poligala trova impieghi anche in ambito omeopatico, dove la si può facilmente reperire sotto forma di granuli.
La medicina omeopatica sfrutta questa pianta in caso di bronchiti acute (soprattutto in pazienti anziani e bambini), tossi caratterizzate da difficoltà nell'espettorare, asma, attacchi asmatici e difficoltà respiratorie (come dispnea e senso di oppressione).
La quantità di rimedio omeopatico da assumersi può variare fra un individuo e l'altro, anche in funzione del tipo di disturbo che si necessita trattare.


N.B.: le applicazioni della poligala per il trattamento dei suddetti disturbi non sono né approvate, né supportate dalle opportune verifiche sperimentali, oppure non le hanno superate. Per questo motivo, potrebbero essere prive di efficacia terapeutica o risultare addirittura dannose per la salute.

Effetti collaterali

Se adeguatamente impiegata, la poligala non dovrebbe provocare effetti collaterali. Tuttavia, in seguito ad un utilizzo prolungato, potrebbe manifestarsi irritazione gastrointestinale.
In caso di sovradosaggio, invece, possono insorgere disturbi gastrointestinali, nausea, vomito e diarrea.

Controindicazioni

Evitare l'uso di poligala in caso d'ipersensibilità accertata verso uno o più componenti, in pazienti affetti da gastrite e/o ulcera peptica e in gravidanza.

Interazioni Farmacologiche

Avvertenze

In campo fitoterapico la pianta, anche se presente in Farmacopea, non è più utilizzata.


Autore

Ilaria Randi

Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista