
Nome Scientifico
Ilex paraguariensis
Famiglia
Aquifoliaceae
Origine
America meridionale, Paraguay
Parti Utilizzate
Droga data dalle foglie
Costituenti chimici
- Derivati dell'acido clorogenico;
- Metilxantine;
- Tannini;
- Olio essenziale;
- Flavonoidi;
- Triterpeni.
Matè in Erboristeria: Proprietà del Matè
Il matè viene usato prevalentemente come diuretico e al tempo stesso come fonte di caffeina; infatti, costituisce la "bevanda nazionale" in molti paesi del Sud America.
Guarda la Ricetta per Preparare il matè a Casa Tua
Attività biologica
Il matè è una pianta dotata di proprietà toniche e stimolanti, grazie all'acido clorogenico e soprattutto alla caffeina in esso contenuti. Quest'ultima molecola, in particolare, esercita un'azione stimolante sul sistema nervoso centrale attraverso l'antagonizzazione dei recettori dell'adenosina.
Tali attività sono state ampiamente confermate, tanto che l'utilizzo di questa pianta ha ottenuto l'approvazione ufficiale per il trattamento di stress e affaticamento fisico e mentale.
Inoltre, al matè sono attribuite proprietà diuretiche, inotrope e cronotrope positive e dimagranti. Tutte queste attività sono imputabili al contenuto di caffeina della pianta.
Tuttavia, l'azione dimagrante del matè - benché sia plausibile, poiché la caffeina è in grado di stimolare la lipolisi e di favorire il rilascio di acidi grassi dai loro depositi verso il circolo sanguigno - non è supportata da adeguati studi clinici condotti in merito; pertanto, non è stata ufficialmente confermata.
Matè contro affaticamento e stress psicofisici
Come accennato, grazie all'attività tonica e stimolante che il matè è in grado di esercitare, l'uso di questa pianta costituisce un valido rimedio nei casi in cui vi siano carenza di energie, affaticamento e stress sia mentali che fisici.
Generalmente, per il trattamento dei sopra citati disturbi, si raccomanda l'assunzione di circa tre grammi di droga al giorno.
N.B.: quando il matè viene utilizzato per scopi terapeutici, è essenziale utilizzare preparazioni definite e standardizzate in principi attivi, poiché solo così si può conoscere la quantità esatta di sostanze farmacologicamente attive che si stanno assumendo.
Quando si utilizzano preparazioni a base di matè, le dosi di prodotto da assumere possono variare in funzione della quantità di sostanze attive contenuta. Tale quantità, solitamente, è riportata direttamente dall'azienda produttrice sulla confezione o sul foglietto illustrativo dello stesso prodotto, pertanto, è molto importante seguire le indicazioni da essa fornite.
In qualsiasi caso, prima di assumere per fini terapeutici un qualsiasi tipo di preparazione contenente matè, è bene rivolgersi preventivamente al proprio medico.
Matè nella medicina popolare e in omeopatia
Nella medicina popolare, il matè viene utilizzato come rimedio interno in caso di reumatismi, neurastenia, anemia, ulcere, depressione e oliguria, oltre ad essere impiegato come rimedio per prevenire l'insorgenza di febbre e infezioni.
Esternamente, invece, la medicina tradizionale utilizza il matè all'interno di cataplasmi, che vengono impiegati in caso di ulcere e infiammazioni cutanee.
Il matè, inoltre, viene sfruttato anche dalla medicina omeopatica, dove lo si può trovare sotto forma di granuli, gocce orali e tintura madre.
In quest'ambito la pianta viene utilizzata in caso di dolore o bruciore di stomaco, anoressia, sonnolenza, spossatezza fisica e mentale, stress, depressione e obesità.
La quantità di rimedio omeopatico da assumersi può variare fra un individuo e l'altro, anche in funzione del tipo di disturbo che si necessita trattare e a seconda della tipologia di preparazione e di diluizione omeopatica che si vuole impiegare.
N.B.: le applicazioni del matè per il trattamento dei suddetti disturbi non sono né approvate, né supportate dalle opportune verifiche sperimentali, oppure non le hanno superate. Per questo motivo, potrebbero essere prive di efficacia terapeutica o risultare addirittura dannose per la salute.
Controindicazioni
Evitare l'assunzione in caso di ipersensibilità accertata verso uno o più componenti.
Matè - Avvertenze
In alcuni studi clinici l'elevato consumo di matè è stato correlato con un aumentato rischio di carcinoma dell'esofago.
Interazioni Farmacologiche
- I-MAO: crisi ipertensive;
- contraccettivi orali, cimetidina, verapamil, disulfiram, fluconazolo e chinolonici inibiscono il metabolismo della caffeina, con possibile aumento dei suoi effetti stimolanti;
- ormoni tiroidei, adrenalina, alcaloidi della segale cornuta, efedra, sinefrina: ne potenzia gli effetti;
- anticoagulanti orali: ne riduce l'attività;
- fenilpropanolamina: aumento della pressione arteriosa;
- litio: riduzione dei livelli di litio nel sangue;
- benzodiazepine: riduzione degli effetti sedativi;
- antiaritmici: aumento della concentrazione plasmatica di caffeina;
- ferro: ne riduce l'assorbimento;
- Aspirina: la caffeina ne aumenta la biodisponibilità;
- fenitoina: aumenta il metabolismo della caffeina;
- fluorochinolonici: aumentano la concentrazione di caffeina nel sangue;
- ipriflavone: possibile aumento della concentrazione di caffeina nel sangue;
- induttori enzimatici: riduzione della caffeina nel sangue;
- macrolidi: aumento della caffeina nel sangue;
- ticlopidina: aumento della caffeina nel sangue.