Fitolacca in Erboristeria: Proprietà della Fitolacca

Ultima modifica 10.01.2020
Fitolacca

Nome Scientifico

Phytolacca decandra

Famiglia

Phytolaccaceae

Origine

America settentrionale. La fitolacca è una pianta coltivata, anche a scopo ornamentale, che cresce spontanea anche nel nostro paese.

Parti Utilizzate

Della fitolacca si usano come droga le foglie essiccate.

Costituenti chimici

Fitolacca in Erboristeria: Proprietà della Fitolacca

La fitolacca è considerata una pianta tossica. Tuttavia, in passato si utilizzavano le foglie essiccate in decotto come purgante.

Attività biologica

Come accennato, la fitolacca è considerata una pianta tossica a causa delle saponine in essa contenute. Tuttavia, pare che i frutti di fitolacca siano dotati di proprietà antivirali e che le radici siano, invece, dotate di attività antiedemigena e immunostimolante.
Ad ogni modo, a causa delle saponine altamente tossiche in essa contenute, l'utilizzo della fitolacca non ha ottenuto l'approvazione ufficiale per alcun tipo d'indicazione terapeutica.

Fitolacca nella medicina popolare e in omeopatia

In passato, la fitolacca veniva utilizzata come rimedio contro la stitichezza, le ulcere cutanee, i disturbi reumatici, le tonsilliti, le faringiti, le congiuntiviti, i disturbi dispeptici e la dismenorrea; trovava impiego perfino per il trattamento delle infestazioni da vermi, della scabbia e della sifilide.
Attualmente, la fitolacca viene impiegata soltanto in ambito omeopatico, dove la si può trovare sotto forma di granuli, gocce orali, tintura madre, capsule, compresse e pomata.
La medicina omeopatica sfrutta questa pianta - da sola o in associazione ad altri rimedi omeopatici - per il trattamento di una grande varietà di disturbi, quali: infiammazioni delle mucose (in particolar modo, quelle del tratto respiratorio), faringiti, tonsilliti, bronchiti, disturbi reumatici, infiammazioni delle ghiandole mammarie, dismenorrea, sintomi della sindrome premestruale (come, ad esempio, emicrania, nervosismo e nausea), patologie infettive di diversa origine e natura, dolore associato alla dentizione nei bambini e ulcere del cavo orale.
La quantità di rimedio omeopatico da assumersi può essere diversa fra un individuo e l'altro, anche in funzione del tipo di disturbo che si vuole trattare e a seconda della tipologia di preparazione e di diluizione omeopatica che s'intende impiegare.


N.B.: le applicazioni della fitolacca per il trattamento dei suddetti disturbi non sono né approvate, né supportate dalle opportune verifiche sperimentali, oppure non le hanno superate. Per questo motivo, potrebbero essere prive di efficacia terapeutica o risultare addirittura dannose per la salute.

Effetti collaterali

La fitolacca è una pianta tossica; tossici sono i frutti (bacche raccolte in grappoli), ma anche le foglie e le radici. La loro ingestione provoca gravi segni di intossicazione da saponine: nausea, vomito, diarrea, midriasi e scompenso cardiocircolatorio.

Controindicazioni

Dal momento che la fitolacca è una pianta estremamente tossica, la sua assunzione è controindicata in qualsiasi caso.

Interazioni Farmacologiche

  • non essendo utilizzata in terapia perché pianta tossica, non sono note interazioni della fitolacca con altri farmaci.

Autore

Ilaria Randi
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista