Proprietà dell'Erisimo in erboristeria, effetti e usi

Proprietà dell'Erisimo in erboristeria, effetti e usi
Ultima modifica 17.01.2024
INDICE
  1. Nome Scientifico
  2. Famiglia
  3. Origine
  4. Sinonimi
  5. Parti Utilizzate
  6. Costituenti Chimici
  7. Proprietà dell'Erisimo in erboristeria
  8. Interazioni farmacologiche
  9. Effetti indesiderati
  10. Controindicazioni

Nome Scientifico

Sisymbrium officinale

Famiglia

Brassicaceae

Origine

L'erisimo è una pianta molto comune in Africa ed Europa, dove lo si può trovare in terreni incolti e vicino a centri abitati.

Sinonimi

Erysimum officinale.

Nel linguaggio comune, la pianta è anche nota con i nomi di "erba dei cantanti" e di "erba cornacchia comune".

Parti Utilizzate

La droga è costituita dalle sommità fiorite.

Costituenti Chimici

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Proprietà dell'Erisimo in erboristeria

L'erisimo trova impieghi in fitoterapia per le attività benefiche che svolge nei confronti dell'apparato respiratorio. Pertanto, si ritiene che questa pianta sia particolarmente utile in caso di affezioni delle vie aeree.

Non sorprende, pertanto, come i suoi estratti rientrino nella composizione di diversi prodotti (parafarmaci - integratori alimentari) per favorire il benessere di mucosa orofaringea, vie aeree e tono della voce.

All'erisimo sono attribuite proprietà antinfiammatorie, espettoranti, mucoliticheemollienti e trofiche per la mucosa dell'apparato respiratorio. Tali proprietà sembrano essere imputabili ai glucosidi solforati contenuti nella stessa pianta.

L'erisimo, quindi, può rivelarsi utile per alleviare le infiammazioni della gola, per risolvere l'afonia e la raucedine associate a laringiti, faringiti e tracheiti e per placare le irritazioni delle prime vie aeree conseguenti a tosse, influenza e raffreddore. Inoltre, la pianta viene utilizzata anche come infuso per conferire sollievo in presenza di laringiti e tracheobronchiti.

Tuttavia, nonostante tutte le proprietà attribuite all'erisimo e i conseguenti utilizzi che se ne fanno, gli studi scientifici sulle sue effettive attività biologiche sono ancora piuttosto scarsi. Difatti, i suddetti impieghi derivano dai cosiddetti usi tradizionali della pianta.

Ad ogni modo, nonostante la mancanza di trial clinici sull'uomo, vi sono comunque alcuni dati (benché limitati) - inclusi test preclinici - che possono comunque fornire informazioni in merito alle attività svolte dall'erisimo e dai suoi estratti.

Attività antiossidante

Sulla base delle valutazioni ad oggi fatte, sembrerebbe che l'erisimo sia in grado di esercitare un'azione di "radical scavenger", ossia di "spazzino di radicali liberi".

Attività antinfiammatoria

Studi condotti su animali avrebbero evidenziato l'attività antinfiammatoria esercitata dagli estratti di erisimo; tuttavia, l'effetto antiflogistico, nell'ambito di questi studi, è stato raggiunto utilizzando alte concentrazioni delle preparazioni di erisimo. Pertanto, è necessario condurre ulteriori ricerche in merito per poter confermare la presenza di componenti antinfiammatori all'interno degli estratti della pianta. 

Attività antimicrobica

Secondo una ricerca, gli estratti acquosi di erisimo avrebbero mostrato di essere in grado di contrastare la crescita di alcuni tipi di batteri (sia Gram-positivi che Gram-negativi) e di alcuni tipi di funghi, evidenziando come gli estratti ottenuti dalla pianta fresca siano più efficaci di quelli ottenuti dalla pianta essiccata. Ad ogni modo, per confermare una simile attività, bisognerebbe condurre ricerche più approfondite.

Erisimo nella medicina popolare e in omeopatia

Le azioni benefiche sull'apparato respiratorio e sulla mucosa orofaringea tuttora riconosciute alla pianta derivano proprio dalla medicina popolare e dall'impiego tradizionale della pianta e dei suoi estratti che dura ormai da moltissimi anni.

La medicina popolare impiega l'erisimo proprio per il trattamento di diversi tipi di affezioni delle vie aeree. Inoltre, nell'antichità l'erisimo veniva impiegato addirittura come rimedio contro gli avvelenamenti e le infezioni.

L'erisimo viene sfruttato anche dalla medicina omeopatica, dove lo si può trovare sotto forma di granuli, tintura madre e gocce orali. In quest'ambito, la pianta viene utilizzata in caso di tracheiti, raucedine e perdita della voce.

La dose di rimedio omeopatico da assumersi può variare fra un individuo e l'altro, anche in funzione del tipo di disturbo che si necessita trattare e in funzione della tipologia di preparazione e di diluizione omeopatica che si vuole impiegare.

NOTA BENE

Le applicazioni dell'erisimo per il trattamento dei suddetti disturbi non sono né approvate, né supportate dalle opportune verifiche sperimentali, oppure non le hanno superate. Per questo motivo, potrebbero essere prive di efficacia terapeutica o risultare addirittura dannose per la salute.

Interazioni farmacologiche

L'Erisimo può interferire con l'azione di farmaci e medicinali?

L'erisimo e i suoi estratti potrebbero interferire con l'attività di alcuni farmaci. Pertanto, prima di assumere prodotti che li contengono, sarbebbe bene chiedere consiglio al medico informandolo se si stanno assumendo, sono stati recentemente assunti o si devono assuemre medicinali di qualsiasi tipo.

Effetti indesiderati

L'Erisimo può causare effetti collaterali?

I prodotti a base di erisimo sembrano ben tollerati dalla maggior parte delle persone, tuttavia, non si può escludere la comparsa di reazioni allergiche in individui sensibili.

Controindicazioni

Quando l'Erisimo NON deve essere usato

L'utilizzo dell'erisimo e dei prodotti che lo contengono o che contengono i suoi estratti è controindicato in caso di allergia nota alla pianta o ad uno qualsiasi dei suoi componenti.

L'uso di prodotti a base di erisimo è controindicato anche in caso di allergia nota agli altri componenti del prodotto che si deve impiegare (altri estratti vegetali, altre sostanze attive, eccipienti, ecc.) e in caso di allergia nota ad altre piante della famiglia delle Brassicaceae (cross-reattività).

Generalmente, si sconsiglia l'uso anche in età pediatrica, nelle donne in gravidanza e nelle madri che allattano al seno; ad ogni modo, il consiglio del pediatra, del medico e/o del ginecologo è sempre opportuno.

Il consulto preventivo con le sopra menzionate figure sanitarie è ancor più importante se si soffre di disturbi o malattie di qualsiasi tipo.

Autore

Dott.ssa Ilaria Randi

Dott.ssa Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista