Erba medica in Erboristeria: Proprietà dell'Erba medica
Nome Scientifico
Medicago sativa
Famiglia
Leguminosae
Origine
Pianta coltivata ovunque, principalmente come foraggera
Sinonimi
Erba medica o Alfaalfa
Parti Utilizzate
Droga costituita dalle foglie
Costituenti chimici
- Saponine (acido medicagenico ed ederagenina);
- Fibre solubili ed insolubili;
- Fitoestrogeni (cumestrolo);
- Vitamine (B, E, D, provitamina A, K);
- Pigmenti ad attività antiossidante;
- Sali minerali.
Erba medica in Erboristeria: Proprietà dell'Erba medica
L'erba medica, coltivata in agricoltura come foraggio per il bestiame, è ritenuta un valido rimedio ricostituente. Viene assunta come fonte di vitamine e minerali o come integratore preventivo su alcuni fenomeni di degenerazione cancerosa delle cellule intestinali. Molto utilizzata durante la convalescenza, all'erba medica si ascrivono proprietà stimolanti l'appetito e le funzioni epato-biliari.
Sono sconsigliati l'infuso e gli estratti idroalcolici non titolati in principi attivi.
Per uso esterno, l'erba medica trova impiego per le sue proprietà dermofunzionali nutrienti, elasticizzanti ed emollienti.
Attività biologica
Come accennato, l'erba medica viene utilizzata soprattutto per il suo elevato contenuto di vitamine e minerali, anche se a questa pianta sono attribuite interessanti proprietà.
Infatti, sembra che le saponine contenute nell'erba medica siano dotate di potenziali attività terapeutiche.
Un interessante studio condotto sulle sopra citate saponine, ha dimostrato come queste molecole siano in grado di legarsi agli acidi biliari, interferendo in questo modo con l'assorbimento del colesterolo ed esercitando, quindi, un'azione ipocolesterolemizzante.
Tuttavia, si ritiene che l'azione ipolipidemizzante non sia da ascriversi esclusivamente alle saponine, ma anche ad altre molecole presenti all'interno della pianta. Infatti, da studi condotti sull'uomo, è emerso che l'assunzione di preparati a base di erba medica genera una moderata riduzione dei livelli ematici di colesterolo, mentre l'assunzione delle sole saponine estratte dalla pianta non influenza in alcun modo la colesterolemia.
Un altro studio condotto su animali, invece, ha dimostrato che l'erba medica esercita un'azione ipoglicemizzante in ratti diabetici, mentre non influenza i livelli di glicemia in ratti sani.
Infine, l'erba medica ha dimostrato di possedere anche proprietà antifungine, imputabili sempre alle saponine in essa contenute.
Ad ogni modo, nonostante i risultati ottenuti finora, al momento l'utilizzo dell'erba medica non ha ottenuto l'approvazione ufficiale per alcun tipo di applicazione terapeutica.
Erba medica nella medicina popolare e in omeopatia
Nella medicina popolare, l'erba medica viene utilizzata come rimedio per trattare patologie quali il diabete e i malfunzionamenti della ghiandola tiroidea.
L'erba medica viene sfruttata anche in ambito omeopatico, dove la si può trovare sotto forma di tintura madre, granuli e gocce.
La medicina omeopatica, generalmente, utilizza questa pianta in caso di affaticamento fisico, stanchezza, debolezza e mancanza di appetito; oltre ad utilizzarla come rimedio per favorire la produzione di latte materno dopo il parto e come rimedio per contrastare i sintomi della menopausa.
La dose di prodotto da assumersi può variare fra un individuo e l'altro, anche in funzione del tipo di disturbo che si deve trattare e in funzione della tipologia di preparazione e di diluizione omeopatica che si vuole impiegare.
N.B.: le applicazioni dell'erba medica per il trattamento dei suddetti disturbi non sono né approvate, né supportate dalle opportune verifiche sperimentali, oppure non le hanno superate. Per questo motivo, potrebbero essere prive di efficacia terapeutica o risultare addirittura dannose per la salute.
Effetti collaterali
Questi estratti presentano pochi effetti avversi, anche se è stata descritta una sindrome lupoide da canavanina, un costituente aminoacidico dell'erba medica.
Inoltre, in seguito all'utilizzo di erba medica e suoi preparati sono stati anche riportati casi d'insorgenza di disturbi gastrointestinali, ipokaliemia e infezioni da Escherichia coli e Salmonella.
Controindicazioni
Evitare l'uso di erba medica in caso d'ipersensibilità accertata verso uno o più componenti e in pazienti affetti da gotta e/o da lupus eritematoso sistemico.
Avvertenze
Quando si usa un estratto a base di fibre, bisogna fare attenzione a non assumere contemporaneamente altri farmaci, per la possibile riduzione dell'assorbimento dei medicinali. Attenzione all'attività estrogenica dell'erba medica, che varia con la sua crescita: è massima in Aprile-Maggio e nulla a Luglio.
Interazioni Farmacologiche
Possono verificarsi interazioni farmacologiche tra gli estratti di erba medica e:
- Azatioprina e ciclosporina, poiché l'erba medica può diminuire l'attività immunosoppressiva di questi farmaci;
- Prednisone, poiché la pianta può ridurne l'efficacia;
- Anticoagulanti orali, poiché, a causa del suo contenuto di vitamina K, l'erba medica può ridurre l'efficacia di questi farmaci;
- Antidiabetici;
- Terapie ormonali (tamoxifene).