Celidonia in Erboristeria: Proprietà della Celidonia

Ultima modifica 12.02.2020
celidonia

Nome Scientifico

Chelidonium majus L.

Famiglia

Papaveraceae

Origine

Erba molto comune presente ovunque

Sinonimi

Chelidonia

Parti Utilizzate

Droga data dalle parti aeree e dal latice ottenuto incidendo il fusto

Costituenti chimici

Celidonia in Erboristeria: Proprietà della Celidonia

La celidonia, in passato, veniva usata come coleretico ed antispastico delle vie biliari, ma oggi è stata abbandonata per assenza di dati circa la sicurezza d'impiego. L'attività spasmolitica, rivolta soprattutto allo sfintere di Oddi, unita ad un'azione drenante epato-biliare, giustificava l'impiego della celidonia in presenza di coliche biliari e difficoltà digestive di origine epatica.

Attività biologica

Come accennato, in passato la celidonia veniva utilizzata per il trattamento di disturbi epatobiliari, in virtù delle proprietà colagoghe, coleretiche ed antispasmodiche ad essa ascritte. Tuttavia, a causa della mancanza di adeguati studi clinici in grado di dimostrare la sua reale efficacia e la sua effettiva sicurezza d'uso, quest'impiego è stato oggi abbandonato.
Alla celidonia, inoltre, sono ascritte attività antinfiammatorie, analgesiche, citostatiche ed immunostimolanti.
Un recente studio (2016) condotto su animali ha dimostrato che, in effetti, gli estratti di celidonia sono in grado di esercitare un'azione antidolorifica ed antinfiammatoria; tuttavia, l'esatto meccanismo d'azione con cui ciò avviene non è stato ancora identificato.
Un altro recente studio (2015) ha, invece, dimostrato che la chelidonina contenuta nella pianta può essere utile nel trattamento dell'asma allergica, poiché tale molecola è in grado di inibire la sintesi delle IgE ed è anche in grado di esercitare un'azione antinfiammatoria sulle vie aeree attraverso l'inibizione della sintesi di interleuchine.
Altri studi ancora, invece, hanno messo in luce le potenziali attività citotossiche ed antitumorali della celidonia. Da tali studi, infatti, è emerso che gli estratti di questa pianta sono in grado di indurre l'apoptosi in diversi tipi di cellule maligne.
Tuttavia, prima di poter approvare simili applicazioni mediche della celidonia, è necessario effettuare ulteriori e più approfonditi studi.
Attualmente, della celidonia si utilizza il latice giallo ocra che fuoriesce dagli steli, impiegato con successo come rimedio esterno contro verruche e condilomi. Gli estratti di celidonia sono altresì sfruttati per la formulazione di shampoo antiforfora, in associazione sinergica con lichene islandico e catrami vegetali.

Celidonia nella medicina popolare e in omeopatia

Nella medicina popolare, la celidonia veniva utilizzata per il trattamento di affezioni cutanee come le eruzioni bollose e come rimedio per il trattamento di verruche e scabbia, ma non solo. Questa pianta, infatti, veniva impiegata dalla medicina tradizionale per il trattamento di una grande varietà di disturbi, quali colecistiti, colelitiasi, disturbi epatobiliari, ittero, gastroenteriti, angina pectoris, arteriosclerosi, ipertensione, asma, gotta, edemi e, addirittura, per il trattamento di polipi intestinali, noduli al seno e cancro allo stomaco.
Inoltre, nella medicina popolare, le radici di celidonia venivano masticate per contrastare il mal di denti.
Nella medicina tradizionale cinese, invece, la celidonia è impiegata come rimedio per regolarizzare il ciclo mestruale e come rimedio per il trattamento di infiammazioni palpebrali, dermatiti ulcerative, verruche, edemi, asciti e perfino per il trattamento di carcinomi gastrici.
La celidonia viene sfruttata anche dalla medicina omeopatica, dove la si può trovare sotto forma di gocce, granuli, tintura madre e pomata.
In quest'ambito, la pianta viene utilizzata in caso di calcoli biliari, ittero, epatiti acute, reumatismi, infiammazioni dei polmoni e della pleura, asma, dispnea, tosse e disturbi dispeptici.
La quantità di rimedio omeopatico da assumersi può variare da paziente a paziente, anche in funzione della tipologia di disturbo che si deve trattare e a seconda del tipo di preparazione e di diluizione omeopatica che s'intende impiegare.

N.B.: le applicazioni della celidonia per il trattamento dei suddetti disturbi non sono né approvate, né supportate dalle opportune verifiche sperimentali, oppure non le hanno superate. Per questo motivo, potrebbero essere prive di efficacia terapeutica o risultare addirittura dannose per la salute.

Effetti collaterali

In seguito all'uso interno di celidonia o sue preparazioni potrebbero manifestarsi irritazione gastrointestinale, epato-tossicità e leucopenia. Inoltre, il contenuto in alcaloidi della pianta può portare all'insorgenza di spasmi muscolari e paralisi.

Avvertenze

Il contatto fra la celidonia o le sue preparazioni e gli occhi deve essere evitato, a causa dei potenziali effetti avversi che potrebbero manifestarsi.

Controindicazioni

Evitare l'assunzione di celidonia e sue preparazioni in caso d'ipersensibilità accertata verso uno o più componenti, in gravidanza e durante l'allattamento.

Interazioni Farmacologiche

  • sedativi del SNC.

Autore

Ilaria Randi

Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista