Artemisia in Erboristeria: Proprietà dell'Artemisia

Artemisia in Erboristeria: Proprietà dell'Artemisia
Ultima modifica 08.04.2020
INDICE
  1. Nome Scientifico
  2. Famiglia
  3. Origine
  4. Sinonimi
  5. Parti Utilizzate
  6. Costituenti Chimici
  7. Proprietà dell'Artemisia in Erboristeria
  8. Interazioni Farmacologiche
  9. Effetti Indesiderati ed Avvertenze
  10. Controindicazioni
  11. Note

Nome Scientifico

https://www.my-personaltrainer.it/imgs/2020/04/08/artemisia-in-erboristeria-orig.jpeg Shutterstock

Artemisia vulgaris L.

Famiglia

Asteraceae (Compositae)

Origine

Pianta indigena dell'Asia e del Nord America, è diffusa anche in tutta Europa ad eccezione del sud.

Sinonimi

Erba del brigante o assenzio selvatico.

Nota bene

L'artemisia NON deve essere confusa con l'assenzio (Artemisia absinthium L.), pianta appartenente sì allo stesso genere, ma avente caratteristiche diverse.

Parti Utilizzate

La droga della pianta è costituita sia dalle radici che dalla parte aerea; in particolare, si utilizzano le punte dei ramoscelli secchi.

Costituenti Chimici

Proprietà dell'Artemisia in Erboristeria

L'artemisia viene considerata utile per favorire la digestione e come antispasmodico contro i dolori mestruali. Mancano comunque dati di carattere scientifico circa la sua efficacia e sicurezza.
La medicina popolare e la tradizione descrivono l'artemisia come una pianta diuretica, amaro-tonicaemmenagoga, antispasmodica, sudorifera, febbrifuga, colagoga, sedativa, antielmintica, anoressizzante e digestiva.

In liquoreria, l'artemisia trova impiego nella preparazione di amari.

Attività Biologica

All'artemisia sono ascritte numerose proprietà che vengono attribuite principalmente all'olio essenziale e all'estratto acquoso ottenuti dalla pianta stessa.
Fra le diverse proprietà che questa pianta vanta, a suscitare un maggior interesse sono, probabilmente, quelle digestive e antispastiche.
L'attività digestiva dell'artemisia è riconducibile alle sostanze amare in essa contenute che agiscono stimolando la secrezione gastrica.
Per quanto riguarda l'attività antispasmodica, invece, uno studio condotto sull'estratto grezzo di artemisia ha dimostrato che quest'ultimo è dotato di attività anticolinergica. È proprio questo meccanismo d'azione che potrebbe essere alla base dell'attività spasmolitica attribuita alla pianta.
Tuttavia, le evidenze scientifiche attualmente disponibili non sono sufficienti per l'approvazione delle sopra citate applicazioni dell'artemisia in ambito terapeutico.

Artemisia nella Medicina Popolare e in Omeopatia

L'artemisia viene impiegata nella medicina popolare per il trattamento di numerosi e svariati disturbi.
L'artemisia, infatti, è utilizzata come rimedio contro disturbi gastrointestinali, contro il vomito persistente e perfino contro l'epilessia. Inoltre, questa pianta è impiegata per riattivare le cessate mestruazioni, calmando i dolori che le accompagnano, ma non è finita qui. La medicina popolare sfrutta l'artemisia anche come rimedio antielmintico e sedativo, oltre che come trattamento di diversi disturbi psichiatrici, fra cui ritroviamo la depressione, l'irritabilità, gli stati d'ansia e l'insonnia.
In ambito omeopatico, invece, l'artemisia viene impiegata come rimedio contro le convulsioni, contro le dermatosi ed altre affezioni cutanee, contro il ciclo mestruale irregolare o abbondante e come tonico muscolare.
L'artemisia è facilmente reperibile in preparati omeopatici sotto forma di granuli. La dose di prodotto da assumere può variare in funzione della diluizione omeopatica che si utilizza.

Come assumerla?

Gli estratti di artemisa sono disponibili all'interno di diversi integratori alimentari e preparazioni omeopatiche da assumersi per via orale. Tuttavia, si ricorda che - anche se di origine naturale e liberamente acquistabili - simili prodotti sono potenzialmente in grado di causare effetti indesiderati e presentare controindicazioni; pertanto, il consiglio del medico è sempre opportuno.

Nota Bene

Le applicazioni dell'artemisia per il trattamento dei suddetti disturbi non sono né approvate, né supportate dalle opportune verifiche sperimentali, oppure non le hanno superate. Per questo motivo, potrebbero essere prive di efficacia terapeutica o risultare addirittura dannose per la salute.

Prima di utilizzare l'artemisia, suoi estratti o derivati e/o prodotti che la contengono, perciò, si ribadisce nuovamente l'importanza di rivolgersi al proprio medico.

Interazioni Farmacologiche

  • Amari;
  • Terapie ormonali;
  • Farmaci neurostimolanti.

Effetti Indesiderati ed Avvertenze

Importanti effetti collaterali della pianta sono nausea, vomito, diarrea e crampi addominali; sono state riportate anche reazioni allergiche.

Ad ogni modo, i prodotti contenenti artemisia e suoi estratti - se utilizzati rispettando le indicazioni fornite - sembrano essere ben tollerati.

Controindicazioni

L'artemisia e i prodotti che la contengono o che contengono i suoi estratti sono da evitare in gravidanza per la potenziale abortività; altre controindicazioni riguardano i soggetti con gastriteulcera peptica, epilessia o ipersensibilità accertata verso uno o più componenti.

Note

Le piante appartenenti al genere Artemisia che suscitano interesse sono molteplici:

  • Dall'Artemisia annua si estrae una particolare molecola - l'artemisinina - che sembra essere dotata di importanti azioni terapeutiche che potrebbero trovare impiego in campo medico.
  • Il dragoncello (Artemisia dracunculus L.) è molto utilizzato in gastronomia, ma non esiste sufficiente letteratura per un impiego a scopo curativo.
  • Il genepì (Artemisia genipi L.) è invece una tipica pianta di montagna, utilizzata dall'industria dei liquori.

Autore

Ilaria Randi

Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista