Amamelide in Erboristeria: Proprietà dell'Amamelide

Ultima modifica 10.01.2020
Amamelide

Nome Scientifico

Hamamelis virginiana L.

Famiglia

Hamamelidaceae

Origine

Virginia (USA).

Parti Utilizzate

Droga costituita da foglie e corteccia della pianta.

Costituenti chimici

  • Tannini (3-12%), fra cui il costituente principale è l'amamelitannino;
  • Catechine;
  • Procianidine;
  • Flavonoidi (fra cui ritroviamo la quercetina, la mircetina, l'astragalina e il kaempferolo);
  • Olio essenziale (0,01-0,5%), nel quale ritroviamo esanale, safrolo, acetaldeide, alcoli, fenoli.

Amamelide in Erboristeria: Proprietà dell'Amamelide

L'amamelide ha proprietà flebotoniche, astringenti, vasocostrittrici, emostatiche e analgesico-antiflogistiche. E' quindi indicata contro emorroidi e vene varicose; l'amamelide esibisce proprietà antidiarroiche, antiemorragiche, emostatiche, ed antiflogistiche contro gengiviti e infiammazioni orali.
Per uso esterno, gli estratti di amamelide si impiegano in presenza di pelli grasse e impure, con eccessiva secrezione sebacea, e risultano indicati anche in presenza di ragadi, flebiti e ulcere venose degli arti inferiori.

Attività biologica

Come accennato, l'amamelide è una pianta dotata di interessanti proprietà antinfiammatorie, astringenti, emostatiche locali, vasocostrittrici e flebotoniche.
Tali attività sono imputabili soprattutto ai tannini contenuti all'interno della stessa pianta e sono state confermate da numerosi studi, tanto che l'uso dell'amamelide ha ottenuto l'approvazione ufficiale per il trattamento di disturbi correlati alla circolazione venosa, infiammazioni di cute e mucose, ferite e scottature.
Inoltre, da uno studio relativamente recente (2014) condotto in vitro, è emerso che gli estratti di corteccia di amamelide sono dotati di un'interessante attività antivirale, esplicata, in particolar modo, nei confronti del virus dell'influenza A e del papilloma virus umano (HPV).
Tuttavia, quest'ultimo utilizzo dell'amamelide in ambito medico non è ancora stato approvato, poiché è necessario condurre studi più approfonditi in merito.

Amamelide contro insufficienza venosa ed emorroidi

Grazie alle attività flebotoniche, vasocostrittrici, astringenti ed emostatiche conferitele dai tannini in essa contenuti, l'amamelide costituisce un valido rimedio, che può essere utilizzato in caso di insufficienza venosa ed emorroidi.
Generalmente, per il trattamento dei suddetti disturbi, l'amamelide viene assunta internamente.
Nel caso in cui s'impieghi l'estratto liquido della pianta (rapporto droga/solvente 1:1, utilizzando etanolo al 45% come solvente di estrazione), di solito, si consiglia l'assunzione di circa 2-4 ml di prodotto tre volte al dì.

Amamelide contro le infiammazioni della cute e del cavo orofaringeo

L'amamelide si è rivelata un utile e valido rimedio nel contrastare le infiammazioni della cute e della mucosa orofaringea, grazie all'azione antiflogistica di cui è dotata.
Per il trattamento di questi disturbi l'amamelide viene impiegata esternamente; in genere, la si trova all'interno di preparazioni per uso esterno, come pomate, gel, unguenti o soluzioni da applicarsi direttamente sulla zona di cute interessata, oppure da utilizzare per effettuare sciacqui e gargarismi più volte al dì.


N.B.: quando l'amamelide viene utilizzata per fini terapeutici, è essenziale utilizzare preparazioni definite e standardizzate in principi attivi (tannini), poiché solo così si può conoscere la quantità esatta di sostanze farmacologicamente attive che si stanno assumendo.
Quando si utilizzano preparazioni a base di amamelide, le dosi di prodotto da assumere possono variare in funzione della quantità di tannini contenuta. Tale quantità, solitamente, è riportata direttamente dall'azienda produttrice sulla confezione o sul foglietto illustrativo dello stesso prodotto, pertanto, è molto importante seguire le indicazioni da essa fornite.
In qualsiasi caso, prima di assumere per fini terapeutici un qualsiasi tipo di preparazione contenente amamelide, è bene rivolgersi preventivamente al proprio medico.

Amamelide nella medicina popolare e in omeopatia

Nella medicina popolare, l'amamelide viene impiegata come rimedio interno in caso di diarrea aspecifica, emottisi, ematemesi e disturbi mestruali.
Esternamente, invece, la medicina tradizionale utilizza l'amamelide per il trattamento di infiammazioni di cute e mucose, emorroidi e vene varicose.
L'amamelide viene sfruttata anche in ambito omeopatico, dove la si può trovare sotto forma di granuli, gocce, tintura madre e pomate.
La medicina omeopatica utilizza questa pianta in caso di infiammazioni cutanee, sanguinamenti delle mucose, vene varicose, congestione venosa, sensazione di gambe pesanti, emorroidi, epistassi, metrorragia e per il trattamento del dolore associato a retinopatie.
La quantità di rimedio omeopatico da assumersi può variare da individuo a individuo, anche in funzione del tipo di disturbo che si necessita trattare e in funzione della tipologia di preparazione e di diluizione omeopatica che s'intende impiegare.


N.B.: le applicazioni dell'amamelide per il trattamento dei suddetti disturbi non sono né approvate, né supportate dalle opportune verifiche sperimentali, oppure non le hanno superate. Per questo motivo, potrebbero essere prive di efficacia terapeutica o risultare addirittura dannose per la salute.


Guarda il video

Guarda il Video

Amamelide - Effetti collaterali

Stipsi e ad alti dosaggi possibili danni alla mucosa gastrica (specialmente in soggetti sensibili ai tannini).

Controindicazioni

L'amamelide non dev'ssere utilizzata in persone con epatopatie oppure con ipersensibilità accertata verso uno o più componenti.

Interazioni Farmacologiche

Non note.


Autore

Dott.ssa Ilaria Randi

Dott.ssa Ilaria Randi

Chimica e Tecnologa Farmaceutica
Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha sostenuto e superato l’Esame di Stato per l’Abilitazione alla Professione di Farmacista